F1 | Chiusura ad Andretti-Cadillac, Popov a gamba tesa sulle motivazioni di Liberty Media

"Brawn e Red Bull avevano partner esclusivi? Andretti è un nome leggendario, il comunicato di ieri è irrispettoso", ha affermato il russo

F1 | Chiusura ad Andretti-Cadillac, Popov a gamba tesa sulle motivazioni di Liberty Media

F1 Andretti Cadillac – Continua il “valzer” degli insider sulla clamorosa chiusura di Liberty Media nei confronti del binomio Andretti-Cadillac. Dopo Michael Schmidt, anche Alexey Popov non ha usato parole dolci nei confronti del management capitanato da Stefano Domenicali, precisando come la scelta di tagliare fuori la compagine americana potrebbe rivelarsi un clamoroso autogol per la Formula 1, soprattutto per il modo in cui è arrivata.

Secondo Popov, le motivazioni espresse nel comunicato di ieri non reggono assolutamente il gioco e fanno letteralmente a botte con la storia moderna della Formula 1, la quale ha visto l’ingresso di marchi come Jordan, Brawn e Red Bull senza partner esclusivi e/o motori di fattura propria. Un “no” di cattivo gusto che non rende merito ad un nome glorioso come quello della famiglia Andretti.

Popov incredulo sulla chiusura ad Andretti-Cadillac

“Il comunicato rilasciato ieri è abbastanza chiaro e afferma che se avessero avuto un motore GM già dal 2026 sarebbero dentro. Scusate, ma Brawn e Red Bull hanno avuto subito a disposizione un partner esclusivo o addirittura un proprio motore? Immaginate se a Stewart non fosse stato permesso di entrare nel 1997. Oggi non avremmo la Red Bull, la quale non è uscita fuori dal nulla.

Se la BAR non fosse stata ammessa oggi non ci sarebbe sulla griglia la Mercedes. Senza Jordan non ci sarebbe Aston Martin. Negli anni ’50 sarebbero riusciti a tenere fuori anche la Ferrari. Non sono mai stato un fan di Michael Andretti, ma il loro marchio è qualcosa di leggendario nel motorsport. Hanno vinto tutto e non è possibile chiudergli la porta in questo modo”.

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