F1 | Alfa Romeo, Vasseur: “Schumacher dovrebbe concentrarsi sulla F2”
"Per ora restiamo in disparte, so quanto valgono i miei piloti"
Si sa, il cognome Schumacher suscita sentimenti e ricordi nel cuore di milioni di appassionati di motorsport ed è normale, quindi, avere alte aspettative sul figlio del sette volte campione di F1, Mick Schumacher e sul suo approdo nella categoria suprema.
Il pilota tedesco ha corso la sua prima stagione in Formula 2 nel 2019, dove ha collezionato la sua prima vittoria ed è finito 12° nella classifica iridata.
Sono in tanti quelli che vogliono il ventunenne già alla guida di una F1, tra cui Jean Todt, presidente della FIA e amico della famiglia Schumacher, che ha definito il giovane pilota “intelligente, maturo e umile“.
Grandi caratteristiche, che però non bastano nell’abitacolo, e ne è convinto anche Frederic Vasseur, team principal del team Alfa Romeo.
Schumacher fa infatti parte della Ferrari Driver Academy e con molta probabilità potrebbe salire nuovamente su una Alfa Romeo per delle sessioni di test durante la stagione.
Vasseur, però, non lo da per scontato e anzi, precisa di volersi tenere lontano dalla silly season per il momento.
“E’ stato molto strano, non hanno percorso nemmeno un chilometro” ha commentato il team principal riguardo i primi spostamenti di mercato di Vettel, Sainz e Ricciardo.
“Noi restiamo in disparte, per ora. Kimi Raikkonen ha ancora un contratto fino alla fine della stagione, poi vedremo. Non devo ripetere quanto i miei piloti valgano, e Antonio Giovinazzi è migliorato tanto alla fine del 2019” ha detto Vasseur al giornale svizzero Blick.
Riguardo Schumacher e il suo eventuale approdo in Alfa Romeo nel 2021, il francese ha invece aggiunto: “Ognuno ha la sua opinione, noi abbiamo la nostra. Penso, però, che Mick dovrebbe concentrarsi prima sulla sua carriera in F2“.
Nell’intervista, Vasseur ha anche sottolineato come l’azienda sia riuscita a tenere tutti i 500 dipendenti durante questo periodo di crisi economica causato dalla pandemia, commentando anche il comportamento di alcuni suoi colleghi.
“In tempi in cui Formula 1 vuol dire sopravvivenza, ti rendi conto di chi sono i tuoi avversari. Sono rimasto stupito dalla mentalità ristretta di alcuni di loro che non riescono a guardare al quadro completo. Dovrebbero capire che il mondo può sopravvivere senza la Formula 1” ha concluso il team principal.
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