Ecclestone attacca lo Strategy Group: “C’è troppa democrazia in Formula Uno”
"Nelle riunioni parliamo sempre degli stessi argomenti"
Bernie Ecclestone è tornato all’attacco dello Strategy Group e della ‘democrazia’ sui regolamenti instaurata qualche anno fa da Jean Todt. In un’intervista rilasciata ad Adam Cooper, l’attuale Super Boss della Formula Uno ha spiegato che nessuno dei top team vuole mettere da parte il proprio tornaconto per il bene del Circus. Una situazione inusuale che conferma la grande importanza delle squadre nel nuovo sistema democratico di Todt.
Ecclestone ritiene che nel sistema di oggi manca una figura “super partes” capace di imporre le proprie idee. Personaggi come Jean-Marie Balestre o Max Mosley hanno scritto la storia della F1 con decisioni dure, in alcuni casi anche poco popolari, e secondo ‘Mr E’ è di fondamentale importanza ritornare ad una politica di quel tipo.
Ecco le parole di Bernie Ecclestone: “Cosa mi aspetto dalla prossima riunione dello Strategy Group? Beh, passeremo quattro o cinque ore chiusi dentro una stanza per poi alla fine organizzare l’incontro successivo. Lo scopo finale della nostra riunione sarà quello di decidere la data della riunione successiva. Sai qual’è il vero problema della Formula Uno di oggi? C’è troppa democrazia e questo non va affatto bene”.
“Non mi piacciono le democrazie, non mi sono mai piaciute” ha proseguito. “Non riusciamo mai a mettere insieme le idee dell’intero gruppo e si finisce sempre col tornare al punto di partenza. Tant’è che parliamo da mesi dei soliti argomenti. Chi vince non vuole cambiare mentre chi perde vuole una rivoluzione e così si finisce per discutere ore e ore sul nulla. In Formula Uno serve un organo super partes capace di mettere d’accordo tutti”.
Roberto Valenti
Twitter: @RobertoVal94
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