Alonso risponde alle curiosità dei tifosi

Il ferrarista ha parlato con i suoi tifosi di Twitter e Facebook

Così come è forte e determinato in pista, lo spagnolo appare serio e coscienzioso fuori: dalle interviste dei suoi fan emerge un bel ritratto del campione del Cavallino
Alonso risponde alle curiosità dei tifosi

Fernando Alonso ha concluso le sue risposte alle numerose domande che lo hanno raggiunto tramite i suoi account di Twitter e Facebook e sul sito del pilota spagnolo, www.fernandoalonso.com. Il pilota della Ferrari si è divertito a commentare le questioni che gli sono arrivate: emerge un pilota che non ti ti aspetti, prudente alla guida in strada, tranquillo e cordiale con tutti.

“Ho sempre cercato di combattere con tutto quello che avevo a disposizione, ma è vero che quando ero bambino le regole erano più rigide e una bandiera nera significava non guidare più per il resto del weekend”, ha spiegato l’asturiano a chi gli chiedeva se una volta i piloti fossero più nobili. “Nelle Asturie e in Spagna ho avuto la fortuna di avere a che fare con direttori di gara particolarmente severi in materia di rispetto, quello che si deve avere nei confronti degli altri piloti, fondamentale con i go-kart e nelle categorie promozionali”. Alonso poi spiega una sua mania: “Colleziono i caschi dei miei compagni di corse, me ne mancano pochi, li ho quasi tutti. Mi piace scambiarli con gli altri piloti alla fine della stagione. Ho quasi tutti i caschi dei piloti con cui ho corso”. Spiega poi che per ogni gara si fa un gran uso di indumenti specifici: “Ogni volta portiamo otto tute, cinque paia di scarpe, cinque paia di guanti e quattro o cinque caschi. Ovviamente non li usiamo tutti, così si conservano per altre gare. Direi che ogni anno utilizziamo: 14 – 15 tute, 10 paia di stivali, 15 – 20 paia di guanti e 11 – 12 caschi. Alcune tute, stivali e guanti vengono consegnati agli sponsor, messi all’asta per beneficenza o conservati nel Museo Ferrari”

Ma Fernando appare un uomo molto serio e quasi timido, malgrado l’ardore che lo contraddistingue in pista: “Prima di ogni gara faccio due o tre interviste sulla griglia di partenza, ma di solito sono per la televisione spagnola. Certamente penso che quei momenti dovrebbero rimanere ‘privati’ ed essere dedicati principalmente a trovare la concentrazione. Solitamente in auto non ho mai paura, con altri piloti sono tranquillo, perché di solito reagiscono in modo simile al mio. Forse a volte con un’altra persona o con un amico, perché non so bene se hanno la situazione sotto controllo o no… Come passeggero sono silenzioso: finchè il guidatore rispetta il limite di velocità e la legge, non dico nulla . In città guido con tranquillità, dopo aver lasciato tutta l’adrenalina in pista. Mi piace conoscere le culture e i paesi che visito, mentre per gli sport pericolosi non ci è proibito farli, dobbiamo solo usare il buon senso per evitare rischi, sia durante la stagione che in vacanza”. Insomma, un bravo ragazzo, tranquillo e coscienzioso, serio e impegnato: ma un pilota anche straordinario, che in pista è capace di lottare come un leone. E visto che il suo matrimonio con la Ferrari giungerà fino al traguardo del 2016, avremo modo di vederne ancora delle belle dall’accoppiata tra la Rossa e lo spagnolo.

Lorena Bianchi

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