Alonso e quel ritiro in sordina: “Cara F1 non mi piaci più, a fine 2017 me ne vado”
In una intervista a Repubblica Fernando Alonso anticipa di fatto le sue scelte future
Sono parole dall’eco assordante, stordente, perché quando saluta un mostro sacro così è normale che qualcosa cambi, che finisca una epoca. Fernando Alonso – in una intervista al quotidiano La Repubblica – lascia intendere che la sua avventura in F1 sta per giungere al capolinea, che è ora di tirare somme e guardare avanti, oltre una Formula 1 diventata “lenta” e troppo “tecnologica” per chi ha debuttato in una epoca in cui il pilota poteva e doveva fare ancora la differenza.
“Probabilmente in McLaren ci rimarranno male ma il problema non sono loro, anzi…il problema sono io. Questa F1 che non mi diverte più – ha ammesso Nando – Le macchine sono troppo pesanti e troppo lente, tutto è affidato alla tecnologia. Ho nostalgia di quando ho cominciato quindici anni fa, quando il talento del pilota contava molto di più, le vetture che avevamo in mano erano il massimo della velocità. Ora invece la Gp2, la serie B, è solo 3 secondi più lenta di noi, che tristezza. Il problema non sono le motivazioni o le vittorie, anche vedere la McLaren migliorare mi dà stimoli così come lottare ruota a ruota con altri piloti. Io proprio mi scoccio di guidare dovendo pensare a gestire gomme e benzina. Non è più la mia F1 – un attacco duro, un’anticipazione di quello che (non) sarà, un anno ancora di F1 e poi via – Sono contento che le persone sostengono che ho vinto poco rispetto al mio talento. Nel 2010 ero ad un bivio: il mio sogno, la Rossa, o una bibita energetica. Ho scelto la Ferrari, ma a vincere sono stati quegli altri. Non fa niente, sono andato via da Maranello quando il mio ciclo era finito, ora mi diverto a vedere la McLaren fare passi da gigante, magari diventerà vincente. Ma non sarò io a portarla alla vittoria…mi sa”.
Antonino Rendina
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