Pirelli: “Non comprendiamo il nostro coinvolgimento nel processo”
Pirelli non comprende i motivi che hanno portato la FIA a valutare azioni disciplinari verso l’azienda riguardo il test di gomme Mercedes. “Pirelli ha solo agito con i diritti dati dalla FIA” ha dichiarato l’avvocato dell’azienda milanese, Dominique Dumas, all’udienza di oggi del Tribunale Internazionale della FIA.
“Non comprendiamo il processo disciplinare. Ferrari e Red Bull hanno confermato di non avere nulla contro Pirelli, ed è anche impossibile comprendere la procedura. Le accuse sono infondate perchè è stato riconosciuto che Pirelli non ha violato il codice”.
Dumas ha ricordato il precedente di Flavio Briatore, punito dopo il crash-gate di Singapore 2008 e poi riabilitato da una Corte ordinaria, spiegando che la FIA può solo giudicare membri della FIA e i partecipanti.
Secondo Pirelli, la FIA può affrontare eventuali violazioni del contratto di fornitura solo in una corte civile.
“Non può esserci una sanzione senza un processo legale e la Pirelli non può accettare e non accetterà che la sua immagine, qualità dei prodotti o credibilità vengano inficiate per un caso non ammissibile ed infondato” ha aggiunto Dumas. “Spero che la decisione che prenderete appiani le tensioni e permetta alle parti di sedersi e decidere insieme le regole, in merito ai test di gomme in F1. E’ assolutamente urgente e imperativo farlo”.
Secondo il legale della FIA, Mark Howard, invece, Pirelli è legata alle regole della F1 da clausole del suo contratto con la Federazione. “E’ chiaro che Pirelli è legata alle regole, alle regole sportive della F1 e al Codice Sportivo Internazionale”.
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