Jarno Trulli accusa i piloti paganti in F1

Jarno Trulli accusa i piloti paganti in F1

Il veterano Jarno Trulli ha parlato dell’influenza che stanno avendo i “piloti paganti” in F1.

Nonostante l’italiano avesse un anno di contratto con la Caterham, il suo posto è stato spesso soggetto a speculazioni, con Daniel Ricciardo prima, e con Vitaly Petrov poi.

Trulli ha fatto l’esempio di Petrov e Senna, che sono stati licenziati dalla Renault nonostante avessero in dote una notevole quantità di sponsor.

“Kubica è un gran pilota che può ottenere il massimo da ogni vettura. Per questo [Senna e Petrov] sono stati la scelta sbagliata. Quando Robert non è stato in grado di gareggiare, per la Renault è stata la fine. Petrov non era in grado di fare il leader nel team, e Senna ha dimostrato di non essere all’altezza”.

Senna ha preso il posto di Nick Heidfeld al Gran Premio del Belgio. “Con la sua esperienza, Nick [Heidfeld] ha ottenuto quasi i punti di Petrov, però Nick ha corso solo metà campionato” ha detto Trulli. “Non esiste una regola, ma i piloti paganti sono meno sofferenti, si sentono meno impegnati”.

“La loro assunzione è una questione legata al business ma a parere mio non ne vale la pena”.

Anche il capo della Red Bull Christian Horner ha espresso il suo parere sui piloti paganti: “Per un team è necessario trovare il corretto equilibrio tra le considerazioni riguardanti le finanze ed il talento”. “E’ qualcosa di vecchio come la F1”.

Stefano Rifici

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