Il GP di Cina secondo la Pirelli

Ancora protagoniste le mescole medium e soft

Il GP di Cina secondo la Pirelli

L’imponente circuito di Shanghai è largo, veloce e scorrevole, con molte opportunità di sorpasso che spesso portano a gare ricche d’azione. Per la terza volta nella stagione in corso la Pirelli porterà le mescole P Zero White medium, P Zero Yellow soft e P Zero Red supersoft.


IL CIRCUITO:

Le condizioni meteo sono spesso imprevedibili, con un grande effetto sul comportamento delle coperture, per cui quando le temperature sono basse spesso si verifica graining, specie nelle prime sessioni.

Circa l’80% del giro è speso in curva e i carichi laterali sono un fattore cruciale. Le più insidiose sono la 1, che è quasi un tondo pieno, e la 13, che è sopraelevata.

I piloti devono anche evitare il pattinamento in uscita per ridurre al minimo il degrado dei pneumatici posteriori.

COSÌ UN ANNO FA:

Vincitore: Hamilton (due soste: partito sulle soft, di nuovo soft nel giro 14, medie nel giro 33).
Miglior piazzamento con strategia alternativa: Massa, 5° (anche lui su due soste, ma partito sulle soft, passato alle medie nel giro 13, poi di nuovo medie nel giro 34).
La maggior parte dei piloti effettuò due pit stop, ma qualcuno scelse le tre soste. Sulla strategia di gara influì una safety car nelle fasi finali, allungando la vita dei pneumatici

PAUL HEMBERY, DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI:

“Quello della Cina è un tipo di tracciato molto diverso dai due che abbiamo visitato finora ma i compound scelti saranno gli stessi a sottolineare l’adattabilità del nostro prodotto a un’ampia gamma di circostanze. È anche probabile che la corsa di Shanghai sarà piuttosto fredda, benché la natura del luogo renda possibile ogni situazione, quindi i team dovranno essere reattivi in termini di strategia e correlare attentamente i dati raccolti nelle libere alle eventuali condizioni”

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