Gran Premio di Monaco, Monte Carlo: Anteprima ed orari del weekend

Vincere a Monaco è un'emozione straordinaria per ogni pilota

Gran Premio di Monaco, Monte Carlo: Anteprima ed orari del weekend

Il circus della Formula 1 si prepara a vivere il suo Gran Premio più caratteristico ed affascinante: il Gran Premio di Monaco. La gara che si disputa tra le stradine di Monte Carlo è tra le gare più attese dell’anno. Suscita impressione vedere nel 2012 i piloti guidare bolidi concepiti per girare ad altissime velocità percorrere le strette stradine del Principato battagliando di continuo con la sorte e con le proprie abilità evitando di sfiorare i vicinissimi muretti. Monaco è un circuito che non perdona: se sbagli sei fuori; se ti deconcentri sei fuori, se prendi male una curva sei fuori.

Nei vari sondaggi d’opinione che ogni anno riviste specializzate sottopongono ai lettori il Gran Premio di Monaco risulta sempre quello preferito. Ed anche i piloti amano molto l’atmosfera che si respira a Monte Carlo. Vincere qui è un’emozione straordinaria, una gemma unica nella personale collezione di ogni pilota con le vittorie di Spa e Monza.

Dalla sua introduzione ad oggi il layout del tracciato ha subito pochissime modifiche. Dopo un breve allungo dalla partenza si arriva alla prima curva denominata Santa Devota, dedicata alla omonima santa patrona di Monaco e alla chiesetta che sorge proprio dietro le barriere di protezione. Passata Santa Devota si affronta un tratto rettilineo in salita, il Beau Rivage che si immette in una veloce curva a sinistra la Massenet.

Alto brevissimo allungo verso la curva del Casinò per poi affrontare i tratti del Mirabeau Haute, il tornante della vecchia stazione, il punto più lento di tutto il mondiale, e il Mirabeau Bas. Si va poi verso la curva del Portier per poi immettersi sotto il tunnel, il tratto più veloce della pista, fino alla cichane del porto. Altro breve allungo fino alla curva del Tabac verso sinistra, si affronta poi la doppia chicane delle Piscine per finire con le curve Rascasse e Antony Noghes.

Il Gran Premio di Monaco e il circuito di Monte Carlo vantano molti primati. Le prove libere si disputano di giovedì; si tratta della gara che, in condizioni lineari, dura di più, all’incirca un’ora e tre quarti sebbene si gareggi su una distanza di 260 km e non gli usuali 305; si disputa sul circuito più corto del mondiale, con la media oraria più bassa e con il maggior numero di cambi di marcia: più di 4.000.

La Formula 1 si lascia alle spalle un Gran Premio di Spagna che ha visto ancora una volta la vittoria di un pilota che quest’anno non era mai salito sul gradino più alto del podio e che in generale non aveva mai ancora vinto. Ha trionfato il venezuelano della Williams Pastor Maldonado, che scattato dalla pole si è imposto davanti all’idolo di casa Alonso e al finlandese Raikkonen ancora una volta sul podio.

Maldonado ha riportato la Williams al successo dopo quasi otto anni di sofferenze e delusioni. L’ultima vittoria del team di Grove risaliva infatti al Gran Premio del Brasile del 2004 dove si impose su tutti il colombiano Montoya.

Questo avvio di stagione è tra i più incerti mai avuti nella storia della massima serie motoristica: cinque vincitori diversi nelle prime cinque gare e due piloti al primo successo in assoluto. Da più parti però hanno cominciato a levarsi voci contro la Formula-chaos a cui si sta assistendo. Imputato principale è la Pirelli accusata di fornire pneumatici dal comportamento imprevedibile e molto altalenante. Il gommista italiano si difende affermando che lavora su precise indicazioni della Federazione e la Federazione ammette che è proprio questo quello che si chiedeva al fornitore di pneumatici.

Alle critiche di Schumacher nel post-Bahrain, si sono aggiunte anche quelle del patron della Red Bull Mateschitz che ha parlato chiaramente di “Formula-lotteria” e del fatto che ormai per vincere non serve avere la vettura migliore ma solo azzeccare la scelta di pneumatici giusta.

Dalla lotteria spagnola è uscito mezzo vincitore anche Fernando Alonso, che scattato dalla seconda piazza è arrivato secondo al traguardo dopo aver lottato per buona parte di gara con Maldonado. Lo spagnolo giunge all’appuntamento monegasco a pari punti con Vettel in testa alla classifica iridata. Chi invece ha molto su cui riflettere è la McLaren. Il team di Woking si sta rendendo protagonista, in questa prima parte di campionato, di errori grossolani e di bruttissime figure, l’ultima proprio nella scorsa gara in Spagna.

Hamilton era riuscito a conquistare la pole position mettendo in mostra una McLaren eccellente. Alla fine della Q3 al pilota inglese viene detto dal muretto di parcheggiare la vettura a bordo pista per un non ben precisato problema tecnico e di tornare a piedi al box. I commissari non credono alla motivazione della McLaren ed escludono il pilota inglese dall’intera sessione e lo costringono quindi a partire dall’ultima posizione.

Il regolamento tecnico prevede infatti che al termine delle qualifiche a bordo delle vetture debba comunque rimanre almeno un litro di benzina che dovrà essere poi prelevato per i controlli di routine. I commissari hanno ritenuto falsa la giustificazione della McLaren circa il presunto problema tecnico e hanno constatato che di fatto, se Hamilton fosse rientrato ai box a bordo della vettura sarebbe rimasto meno di un litro di carburante portandolo quindi all’esclusione della sessione.

Tornando a parlare del prossimo Gran Premio non si può fare a meno di non ricordare la lunga, avvincente ed affascinante storia che circonda la gara del Principato.

Monaco è la “corsa-roulette” per eccellenza e, nonostante nelle sue stradine il sorpasso resti un’impresa, spesso quell’etichetta è stata rispettata alla lettera, basti pensare a edizioni da cardiopalma come il 1982, quando la leadership passò di mano cinque volte negli ultimi 4 giri premiando infine Patrese, oppure al 1996, anno in cui vinse a sorpresa il francese Panis, in una corsa bagnata che vide al traguardo solo 4 vetture, o ancora alla strepitosa vittoria, all’ultimissima curva di Rindt nel ’70, quando Jack Brabham, ormai certo vincitore, sbagliò la frenata a pochi metri dal traguardo.

Monaco è uno di quei Gran Premi che già esistevano ed erano considerati “classici” quando fu ideato il Mondiale, infatti esso vide la luce da un’idea di Anthony Noghes nel 1929, quando su un’azzurra Bugatti (marca che dominerà tre delle prime quattro edizioni) vinse l’inglese William Grover sotto lo pseudonimo di “Williams”, agente segreto di Sua Maestà ucciso poi dai nazisti nella seconda guerra mondiale. Abbiamo detto di Patrese: il Principato vedrà diversi italiani trionfatori, ma per la maggior parte concentrati nelle prime edizioni. Sono nomi che però fanno la leggenda dello Sport: Nuvolari, Varzi e Fagioli negli anni ’30 sono il valido contraltare italiano a piloti e macchine francesi e tedesche. Ma dopo l’affermazione di Farina del ’48, bisognerà aspettare appunto l’82 e poi, ultima fino ad oggi, la vittoria di Trulli nel 2004.

Il primo pilota plurivincitore a Monaco fu Fangio, poi eguagliato da Trintignant e superato da Moss (tre vittorie, di cui quella del ’60 fu la prima della storia Lotus). Ma gli anni sessanta sono dominati dal primo vero “re” di Monaco, Graham Hill, che trionfa ben 5 volte tra il ’63 e il ’69 con BRM e Lotus, rimanendo per un quarto di secolo imbattuto, fino all’arrivo di Ayrton Senna che, dopo essersi rivelato proprio sotto il diluvio di Monaco ’84, vincerà ben 6 volte di cui 5 con la McLaren, l’ultima nel ’93, sua ultima apparizione nel Principato. Schumacher è arrivato a 5 vittorie, e quest’anno, Mercedes permettendo, potrebbe di nuovo provare ad agganciare Ayrton, ancor oggi insuperato. Fra i più vittoriosi, non bisogna dimenticare il poker di Prost e la tripletta di Stewart, due piloti la cui pulizia di guida si esaltava tra i guard-rail.

Le anguste strade di Montecarlo sono state prevedibilmente frequente teatro di incidenti e grovigli tra le auto: famoso il “tamponamento” multiplo sotto la pioggia, mista a olio, alla chicane del porto nel ’36 che eliminò 4 vetture e che poi vide il trionfo del “mago della pioggia” Caracciola, che proprio a Monaco nel ’33 fu vittima di un incidente che lo lasciò con una gamba più corta di 5 centimetri, e poi il groviglio del 1950, quando Fangio riuscì a schivare l’ammucchiata di macchine incidentate alla curva del Tabaccaio nel primo giro e a volare indisturbato e, dirà poi, annoiato, a farsi i restanti 99 giri fino alla vittoria, ma anche lo spettacolare volo della Tyrrell di Daly al via dell’edizione 1980, tutti conclusisi per fortuna senza danni ai piloti.

In effetti l’unica vittima del tracciato fu Lorenzo Bandini, morto in seguito alle ustioni dello spaventoso rogo della sua Ferrari alla chicane nel ’67, un incidente che fece esplodere in tutta la sua gravità il problema della sicurezza nei Gran Premi. Ma nel triste conto andrebbe messo anche Luigi Fagioli, morto alcune settimane dopo il suo incidente nell’edizione 1952 (l’unica per vetture Sport). In questi giorni di maggio, un pensiero va all’edizione 1981, vinta dal compianto Gilles Villeneuve con una Ferrari Turbo ancora acerba e inadatta per quelle stradine: fu la prima vittoria di un motore Ferrari sovralimentato.

Fra gli attuali piloti del Circus, oltre allo “stagionato” Schumacher delle cui 5 vittorie si è già detto, vi sono altri bravi interpreti del circuito: Alonso, autore di una doppietta, e poi Hamilton, più giovane vincitore di sempre (record che resisteva dal trionfo del ’34 di Guy Moll) su McLaren in una difficilissima e rocambolesca edizione bagnata nel 2008, l’anno che poi lo consacrò campione del mondo, proprio come è accaduto al suo attuale compagno Button nel 2009. Primatista tra le squadre è la McLaren con 15 vittorie. Ad imporsi lo scorso anno fu il tedesco Vettel su Red Bull davanti ad Alonso e Button, rispettivamente su Ferrari e McLaren.

Si arriva quindi nel Principato con una situazione di classifica quanto mai equilibrata ed incerta. E da una gara-lotteria come quella monegasca non è sbagliato aspettarsi qualche altro colpo di scena che potrebbe andare a mescolare ancora di più le carte in tavola.

Ci si aspetta un riscatto, morale prima ancora che prestazionale, dalla McLaren che solo con una vittoria riuscerebbe a cancellare la brutta figura rimediata a Barcellona. Hamilton ha già promesso battaglia. Alla Ferrari si chiede di riconfermarsi sui livelli di Barcellona, dove comunque il solo Alonso ha portato in alto il nome del Cavallino, mentre il compagno di squadra Massa ha concluso quindicesimo. La posizione del brasiliano non è affatto comoda e sono sempre di più le voci di un suo addio a fine stagione se non addirittura di un appiedamento a stagione in corso. La casa di Maranello arriva a Monte Carlo con 63 punti dei quali 61 sono del solo Alonso, non si era mai vista una differenza simile tra due piloti di una stessa squadra.

Situazione difficile anche per Michael Schumacher. Il sette volte campione del mondo in forza alla Mercedes non ha avuto una sola gara regolare ed ha rimediato appena due punti contro i 41 del compagno di squadra Rosberg che ha anche vinto in Cina. Come se non bastasse, nel prossimo Gran Premio sarà costretto a partire cinque posizioni più indietro rispetto alla sua qualifica a causa delle penalità comminatagli per aver tamponato Bruno Senna nella scorsa gara. Si tratta del peggior avvio di stagione da quando Schumacher è in Formula 1 e dalla Germania sono in molti a consigliargli il ritiro a fine anno.

Domenico Della Valle – Francesco Ferrandino

INFO
Lunghezza del circuito: 3,340 km
Giri da percorrere: 78
Distanza totale: 260,530 km
Numero di curve: 19
Senso di marcia: orario
Mescole Pirelli: supersoffici/soffici
Apertura farfalla: 42% della percorrenza

RECORD
Giro prova: 1:13.532 – K Raikkonen – McLaren – 2006
Giro gara: 1:14.439 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Distanza: 1h40:29.329 – F Alonso – McLaren – 2007
Vittorie pilota: 6 – A Senna
Vittorie team: 15 – McLaren
Pole pilota: 5 – A Senna
Pole team: 11 – McLaren
Km in testa pilota: 1.459 – M Schumacher
Km in testa team: 3.057 – McLaren
Migliori giri pilota: 5 – M Schumacher
Migliori giri team: 16 – Ferrari
Podi pilota: 8 – A Senna
Podi team: 47 – Ferrari
———-

Albo d’oro
01. 1929 W Grover – Bugatti
02. 1930 R Dreyfus – Bugatti
03. 1931 L Chiron – Bugatti
04. 1932 T Nuvolari – Alfa Romeo
05. 1933 A Varzi – Bugatti
06. 1934 G Moll – Alfa Romeo
07. 1935 L Fagioli – Mercedes
08. 1936 R Caracciola – Mercedes
09. 1937 M Brauchitsch – Mercedes
10. 1948 G Farina – Maserati
11. 1950 J Fangio – Alfa Romeo
12. 1952 V Marzotto – Ferrari
13. 1955 M Trintignant – Ferrari
14. 1956 S Moss – Maserati
15. 1957 J Fangio – Maserati
16. 1958 M Trintignant – Cooper Climax
17. 1959 J Brabham – Cooper Climax
18. 1960 S Moss – Lotus Climax
19. 1961 S Moss – Lotus Climax
20. 1962 B McLaren – Cooper Climax
21. 1963 G Hill – BRM
22. 1964 G Hill – BRM
23. 1965 G Hill – BRM
24. 1966 J Stewart – BRM
25. 1967 D Hulme – Brabham Repco
26. 1968 G Hill – Lotus Ford
27. 1969 G Hill – Lotus Ford
28. 1970 J Rindt – Lotus Ford
29. 1971 J Stewart – Tyrrell Ford
30. 1972 J Beltoise – BRM
31. 1973 J Stewart – Tyrrell Ford
32. 1974 R Peterson – Lotus Ford
33. 1975 N Lauda – Ferrari
34. 1976 N Lauda – Ferrari
35. 1977 J Scheckter – Wolf Ford
36. 1978 P Depailler – Tyrrell Ford
37. 1979 J Scheckter – Ferrari
38. 1980 C Reutermann – Williams Ford
39. 1981 G Villeneuve – Ferrari
40. 1982 R Patrese – Brabham Ford
41. 1983 K Rosberg – Williams Ford
42. 1984 A Prost – McLaren TAG
43. 1985 A Prost – McLaren TAG
44. 1986 A Prost – McLaren TAG
45. 1987 A Senna – Lotus Honda
46. 1988 A Prost – McLaren Honda
47. 1989 A Senna – McLaren Honda
48. 1990 A Senna – McLaren Honda
49. 1991 A Senna – McLaren Honda
50. 1992 A Senna – McLaren Honda
51. 1993 A Senna – McLaren Ford
52. 1994 M Schumacher – Benetton Ford
53. 1995 M Schumacher – Benetton Renault
54. 1996 O Panis – Ligier Mugen Honda
55. 1997 M Schumacher – Ferrari
56. 1998 M Hakkinen – McLaren Mercedes
57. 1999 M Schumacher – Ferrari
58. 2000 D Coulthard – McLaren Mercedes
59. 2001 M Schumacher – Ferrari
60. 2002 D Coulthard – McLaren Mercedes
61. 2003 J Montoya – Williams BMW
62. 2004 J Trulli – Renault
63. 2005 K Raikkonen – McLaren Mercedes
64. 2006 F Alonso – Renault
65. 2007 F Alonso – McLaren Mercedes
66. 2008 L Hamilton – McLaren Mercedes
67. 2009 J Button – Brawn GP Mercedes
68. 2010 M Webber – Red Bull Renault
69. 2011 S Vettel – Red Bull Renault
———-

Gli orari del Gran Premio di Monaco

Giovedì 24 Maggio
10:00-11:30 Prove Libere 1
14:00-15:30 Prove Libere 2

Sabato 26 Maggio
11:00-12:00 Prove Libere 3
14:00-15:00 Qualifiche – Diretta Rai Due

Domenica 27 Maggio
14:00 Gara – Diretta Rai Uno

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Gran Premi

Lascia un commento

48 commenti

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

F1 | GP Belgio, le nostre pagelleF1 | GP Belgio, le nostre pagelle
News F1

F1 | GP Belgio, le nostre pagelle

Hamilton è un leone, Russell fa un capolavoro, Piastri talento vero. Leclerc trascina la Ferrari, male Norris
Lewis Hamilton 9,5 Prende la testa della gara con balzo felino sul Kemmel ai danni di Leclerc e impone un
F1 | GP Miami, le nostre pagelleF1 | GP Miami, le nostre pagelle
News F1

F1 | GP Miami, le nostre pagelle

Norris, quando la fortuna aiuta gli audaci. Verstappen preso in contropiede, Leclerc massimizza il risultato
Lando Norris 10 Fortuna audentes iuvat, perché è limpido che la dea bandata abbia teso la mano a Norris per farlo
F1 | GP Cina, le nostre pagelleF1 | GP Cina, le nostre pagelle
News F1

F1 | GP Cina, le nostre pagelle

Verstappen "monotono", Norris guida da campione, Leclerc c'è
Max Verstappen 10 e lode Non si vede mai, nel senso che pronti via, saluta la compagnia e lo ritroviamo
F1 | Alonso: “Un piacere lavorare con Honda” F1 | Alonso: “Un piacere lavorare con Honda”
News F1

F1 | Alonso: “Un piacere lavorare con Honda”

"Alla McLaren non ha funzionato ma hanno risolto i problemi", ha commentato il due volte iridato
Reduce dal rinnovo pluriennale con Aston Martin, Fernando Alonso ha ammesso che la partnership del team britannico con Honda per