Gran Premio di Germania 2013, Nürburgring: Anteprima e orari del weekend

Il circus corre all'università della Formula 1

Gran Premio di Germania 2013, Nürburgring: Anteprima e orari del weekend

Neanche il tempo di capire se Rosberg ha vinto o no a Silverstone (pare che per avere ignorato le bandiere gialle si sia rimediato solamente una reprimenda) che ci troviamo costretti a guardare avanti al prossimo appuntamento del mondiale, una gara che si preannuncia scottante, fondamentale e decisiva, sia per i Team in corsa per il mondiale e sia per il fornitore di pneumatici milanese, la Pirelli.

La vittoria di Rosberg in Inghilterra è figlia dei problemi di Hamilton e Vettel, anche se la prestazione del tedesco della Mercedes è stata di tutto rispetto, in quanto è andato ad insidiare, o per lo meno a mantenere egregiamente il passo della Redbull. Dopotutto è un bel regalo per il suo compleanno! Forse possiamo dire che Rosberg sia l’unito vero top del weekend, senza ovviamente dimenticarci di Hamilton, azzoppato dalla sua posteriore sinistra, che compie una rimonta lunga tutta la gara; Massa, che parte egregiamente e,  anch’esso è colpito dalla maledizione della posteriore sinistra, costretto a rimontare dal fondo, arriva miracolosamente sesto; Vettel, ritirato per un guasto al cambio mentre guidava la corsa. E anche Sutil, Ricciardo e Di Resta che hanno la zona punti lottando fino alla fine.

Poniamo nella sezione “gare sfortunate” tutti i piloti colpiti da quello che è stato denominato in rete il “capodanno anticipato di Pirelli”. Si parla di Vergne, Gutierrez, Perez (anche Hamilton e massa ma li abbiamo già messi nella sezione top). La prestazione di Webber invece è tutta particolare: parte malissimo, che peggio è difficile fare, da quarto a quindicesimo, ma poi rimonta pian piano e alla fine rischia addirittura di andare a vincere. E meno male che ha annunciato il ritiro. Anche Alonso sta sul borderline tra sfortuna e flop. Se dicessimo che la sua gara è stata un flop tutti i ferraristi ci lancerebbero addosso delle pietre pesanti, ma non siamo noi che lo diciamo, me Alonso stesso sul podio. Ok terzi –dice–ma la macchina non c’è per niente, mettiamoci una croce sopra e guardiamo avanti. C’è da dire che in ogni caso la Ferrari (o Alonso) riesce sempre a mettere una pezza.

Ancora una gara poco concreta per le due Lotus. Sbagliano completamente la strategia all’alba dell’ultima Safety e  Räikkönen può solo subire la rimonta di tutti i suoi avversari. Grosjean invece è diciannovesimo distaccato di un giro sempre più in difficoltà. Pare che la crisi di fondi in casa Lotus cominci a farsi sentire. Weekend nero anche in casa McLaren. Le nostre domande hanno trovato una degna risposta: la gente tifava decisamente Lewis Hamilton. Intanto nell’indifferenza generale Button non è riuscito a fare meglio di un undicesimo posto. D’altronde si sa che il gran premio di casa non gli è mai andato a genio, ma dov’è finito l’onore della McLaren in Inghilterra?

Il tracciato del Nürburgring è storico almeno quanto quello di Silverstone. Attualmente il tracciato usato per la gara di Formula 1 è lungo 5,1 kilometri ed è di moderna costruzione: infatti si giunse alla necessità di avere un tracciato più corto e più sicuro dopo il rogo di Niki Lauda nel 1976. Infatti il vero Nürburgring, quello che è nel cuore di tutti gli appassionati è la Nordshleife, ovvero l’anello di ben 20,8 kilometri che si snoda attorno al castello di Nürburg, addentrandosi nei borghi di Adenau, Müllenbach e nei boschi dell’Eifel. La costruzione dell’anello nord risale al 1925, 3 anni dopo la costruzione del circuito di Monza, in quanto la Germania non aveva circuiti permanenti sul suo territorio. Così prese forma la Nordshleife, con le sue 84 curve a destra e 88 a sinistra, e venne costruito anche l’anello sud, che misurava 7,7 kilometri e veniva utilizzato in competizioni minori. Come detto, dopo l’incidente di Lauda nel 1976 i piloti si rifiutarono di correre sulla Nordshleife, e per alcuni anni il Gp di Germania venne disputato all’ Hockenheimring. Nell’84 però venne inaugurata la nuova pista Gp-Strecke, quella dove tuttora si corre il Gp di Formula 1, costruita in pochi anni al posto della Sudshleife, che venne demolita. Ma cosa ne rimane della povera Nordschleife? La tradizione. Nonostante i problemi economici che hanno portato il circuito addirittura ad essere messo in vendita, l’inferno verde mantiene la sua sacralità nel mondo delle corse. Infatti la pista è aperta a chiunque ci voglia fare un giro, e sta diventando sempre di più un luogo dove le case auto testano i propri veicoli. Inoltre si svolge ogni anno la 24 ore del Nürburgring sull’unione della vecchia e della nuova pista, andando a formare un tracciato di ben 25,3 kilometri. Ma tornando all’ambito della Formula 1: questa pista è dal 2009 che fa a turno con Hockenheim nell’ospitare il Gran Premio di Germania, mentre precedentemente era stata sede del Gp d’Europa. Si tratta di un tracciato molto impegnativo per i piloti, che rispecchia in piccolo le caratteristiche della Nordschleife: curve con diverso raggio e diversa velocità di percorrenza e saliscendi tra le colline. È per questo un circuito molto amato sia da piloti che dai tifosi, sebbene non sia così facile sorpassare come in altre piste. Quest’anno le zone DRS saranno due per agevolare la manovra di sorpasso: una sarà sul rettilineo principale, mentre l’altra sarà la parte di pista compresa tra la curva 12 e la curva 14, con due diversi detection point. La Pirelli porta in Germania le coperture Yellow Soft e White Medium, in quanto l’asfalto di questa pista è poco abrasivo e agli pneumatici è richiesto il maggior grip possibile. Parentesi Pirelli: che bella figura che sta facendo il fornitore di pneumatici quest’anno. Poi con l’ultimo Gran Premio abbiamo toccato il fondo: e meno male che erano gomme modificate per evitare la delaminazione, per fortuna. Ora i piloti, ragionevolmente chiedono di sostituire i test per i giovani piloti con dei test per nuove coperture: ma vi immaginate la faccia di Vergne quando gli è esplosa la posteriore sinistra alla fine dell’Hangar Straight?  Anche questo evento, come il precedente in Gran Bretagna, sarà trasmesso in diretta solamente da Sky, con la Rai che si limiterà a dare la replica in diretta in serata: le qualifiche saranno alle 18:00 su Rai 2, mentre la gara, come di consueto sarà trasmessa alle 21:00 sempre su Rai 2.

Top 10 edizioni GP Germania

Una scelta ardua in cui abbiamo cercato di riassumere quanto meglio le edizioni di questo Gran Premio corso su diversi circuiti nel corso degli anni.

Edizione 1961: questa gara rappresenta il ritorno della Formula 1 in Germania dopo un anno di assenza ed inoltre con essa si raggiungono i 100 GP corsi da quello inaugurale di Silverstone. Corsa sul famoso Nürburgring Nordschleife (quasi 23 chilometri a giro), dopo 15 giri sotto la pioggia la competizione vede vincitore l’inglese Stirling Moss su Lotus dopo ben 2 ore e 18 minuti, sul secondo gradino del podio si piazza Wolfgang Von Trips su Ferrari seguito dal proprio compagno di squadra Phil Hill (poleman e giro veloce in gara), entrambi staccati di 22 secondi dal vincitore.

Edizione 1976: in gara vince James Hunt (McLaren – Cosworth) dominatore anche in qualifica, secondo giunge Jody Scheckter (Tyrrell – Cosworth) e terzo Jochen Mass, compagno di squadra dell’inglese. Ma più che per i risultati la competizione è ricordata per il grave incidente di Niki Lauda, intrappolato nell’auto in fiamme dopo essere andato a sbattere contro la roccia ai lati della pista; estratto prontamente da 3 piloti quali Merzario, Ertl e Lunger venne trasportato d’emergenza in ospedale. Con le ferite non ancora rimarginatesi tornerà a correre 40 giorni dopo, nel frattempo si prese la decisione di non correre più lungo la Nordschleife per ragioni di sicurezza.

Edizione 1982: un GP corso sull’Hockenheimring che comincia male quando, durante le qualifiche, Didier Pironi centra in pieno Prost, non visto a causa della pioggia: gravi fratture alle gambe e, purtroppo per lui, la carriera in F1 si chiuderà qua, quando già sembrava aver vinto il mondiale. A vincere il giorno seguente è il suo connazionale Patrick Tambay (Ferrari) dopo una rocambolesca gara con parecchi ritiri tra cui quello di Prost e Piquet. Seconda piazza per un altro francese, René Arnoux (Renault), unico a non prendere un giro di distacco dal primo come accade al terzo arrivato Keke Rosberg (Williams – Ford).

Edizione  1985: corso per la prima volta lungo il GP-Strecke (costruito utilizzando una parte del Nürburgring) vede la memorabile vittoria dell’italiano Michele Alboreto su Ferrari dopo una lunga battaglia con la McLaren – TAG di Alain Prost, esattamente 50 anni dopo la vittoria di Tazio Nuvolari con l’Alfa Romeo sul più lungo tracciato tedesco. In tal modo Alboreto allunga anche nella classifica piloti arrivando a quota 46 contro i 41 del francese.

Edizione 1995: la prima vinta da un tedesco dopo tanti anni. Dopo un’ora e venti minuti Michael Schumacher su Benetton – Renault a tagliare per primo la linea del traguardo dopo che il poleman Damon Hill (Williams – Renault) era uscito di pista al secondo giro per un banale testacoda  lasciando così pista libera all’avversario che avrà la meglio sull’inglese David Coulthard, compagno di squadra di Hill, e sull’austriaco Gherard Berger su Ferrari. In tal modo il tedesco allunga in ottica mondiale portandosi a +21 dal diretto inseguitore e che varrà il mondiale a fine stagione.

Edizione 1998: un weekend dominato dalle McLaren motorizzate Mercedes con Mika Häkkinen primo e David Coulthard secondo. Posizioni che saranno mantenute fino al termine della gara, inclusa la terza posizione di Jacques Villeneuve (Williams – Mecachrome). Per la Mercedes è la prima vittoria nel GP di Germania, che non arrivava dal lontano 1954 ed è attualmente l’unica edizione vinta da un finlandese.

Edizione 2002: si svolge sul rinnovato circuito dell’Hockenheimring e vede la faticosa vittoria di Michael Schumacher (Ferrari) sui due piloti Williams – Bmw, Juan Pablo Montoya e Ralf Schumacher. Al traguardo giungono solamente 9 delle 21 vetture partenti, tra cui non figurano le due Arrows che partecipano all’ultimo GP della storia di questa scuderia, fondata nel 1972 e che in 382 gare non fece mai segnare una vittoria, ma rimane ancora nel cuore di alcuni appassionati.

Edizione 2006: ultima vittoria su questo circuito per Michael Schumacher (Ferrari) seguito dal compagno di squadra Felipe Massa. I due ferraristi infatti sfruttano il vantaggio accumulato su Kimi Räikkönen (McLaren – Mercedes), dopo che il team sbaglia la strategia da adottare facendo rientrare il pilota con largo anticipo ed annullando così la pole conquistata il giorno prima. Da segnalare l’ultima gara in carriera per Jacques Villeneuve, che dal GP successivo verrà sostituito dal terzo pilota Bmw, ovvero Robert Kubica.

Edizione 2011: corsa il 24 luglio sul GP – Strecke vede la vittoria di Lewis Hamilton (McLaren – Mercedes) in 1h37’30’’ seguito dal ferrarista Fernando Alonso e dal poleman Mark Webber (RBR – Renault). Per non consumare tutto il carburante ed incappare così in sanzioni della FIA lo spagnolo parcheggia la monoposto a bordo pista facendosi portare nei box da Webber. Per la prima volta nella stagione Sebastian Vettel non va  a podio (giunge infatti 4°) fermando così la propria striscia di trofei consecutivi, la terza più lunga nella storia della Formula 1.

Edizione 2012: nelle qualifiche è Fernando Alonso su Ferrari il più veloce con il tempo di 1’40’’621 al termine della Q3. Lo spagnolo si conferma il più veloce anche il giorno seguente battendo Sebastian Vettel (RBR – Renault) e Jenson Button (McLaren – Mercedes), unico ritirato Lewis Hamilton a causa di una foratura a 11 giri dal termine dei 67 previsti. Tuttavia nel dopo gara Vettel viene penalizzato di 20 secondi per il sorpasso su Button, in quanto aveva portato tutte e quattro le ruote della propria monoposto al di fuori della riga bianca, finendo in tal modo 5°; così facendo l’inglese è secondo e sul gradino più basso del  podio sale il finlandese Kimi Räikkönen (Lotus – Renault).

Venerdì 5 Luglio

Libere 1: 10:00-11:30 (Sky Sport F1 HD)

Libere 2: 14:00-15:30 (Sky Sport F1 HD)

Sabato 6 Luglio

Libere 3: 11:00-12:00 (Sky Sport F1 HD)

Qualifiche: 14:00-15:00 (Sky Sport F1 HD)

Domenica 7 Luglio

Gara: 14:00   ̶  60 giri  ̶  308,623km (Sky Sport F1 HD)

Distanza a giro: 5,148 km

Numero di curve: 15

Senso di marcia: orario

RECORD

Giro prova: 1:28.352 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Giro gara: 1:29.468 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Distanza: 1h32:35.101 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Vittorie pilota: 4 – M Schumacher
Vittorie team: 21 – Ferrari
Pole pilota: 4 – J Clark, J Ickx
Pole team: 18 – Ferrari
Migliori giri pilota: 4 – M Schumacher
Migliori giri team: 16- Ferrari
Podi pilota: 7 – M Schumacher
Podi team: 51 – Ferrari

Albo d’oro

01. 1926 R Caracciola – Mercedes
02. 1927 O Merz – Mercedes
03. 1928 R Caracciola, C Werner – Mercedes
04. 1929 L Chiron – Bugatti
05. 1931 R Caracciola – Mercedes
06. 1932 R Caracciola – Alfa Romeo
07. 1934 H Stuck – Auto Union
08. 1935 T Nuvolari – Alfa Romeo
09. 1936 B Rosemeyer – Auto Union
10. 1937 R Caracciola – Mercedes
11. 1938 R Seaman – Mercedes
12. 1939 R Caracciola – Mercedes
13. 1950 A Ascari – Ferrari
14. 1951 A Ascari – Ferrari
15. 1952 A Ascari – Ferrari
16. 1953 N Farina – Ferrari
17. 1954 J Fangio – Mercedes
18. 1956 J Fangio – Ferrari
19. 1957 J Fangio – Maserati
20. 1958 T Brooks – Vanwall
21. 1959 T Brooks – Ferrari
22. 1960 J Bonnier – Porsche
23. 1961 S Moss – Lotus Climax
24. 1962 G Hill – BRM
25. 1963 J Surtees – Ferrari
26. 1964 J Surtees – Ferrari
27. 1965 J Clark – Lotus Climax
28. 1966 J Brabham – Brabham Repco
29. 1967 D Hulme – Brabham Repco
30. 1968 J Stewart – Matra Ford
31. 1969 J Ickx – Brabham Ford
32. 1970 J Rindt – Lotus Ford
33. 1971 J Stewart – Tyrrell Ford
34. 1972 J Ickx – Ferrari
35. 1973 J Stewart – Tyrrell Ford
36. 1974 C Regazzoni – Ferrari
37. 1975 C Reutemann – Brabham Ford
38. 1976 J Hunt – McLaren Ford
39. 1977 N Lauda – Ferrari
40. 1978 M Andretti – Lotus Ford
41. 1979 A Jones – Williams Ford
42. 1980 J Lafitte – Ligier Ford
43. 1981 N Piquet – Brabham Ford
44. 1982 P Tambay – Ferrari
45. 1983 R Arnoux – Ferrari
46. 1984 A Prost – McLaren TAG
47. 1985 M Alboreto – Ferrari
48. 1986 N Piquet – Williams Honda
49. 1987 N Piquet – Williams Honda
50. 1988 A Senna – McLaren Honda
51. 1989 A Senna – McLaren Honda
52. 1990 A Senna – McLaren Honda
53. 1991 N Mansell – Williams Renault
54. 1992 N Mansell – Williams Renault
55. 1993 A Prost – Williams Renault
56. 1994 G Berger – Ferrari
57. 1995 M Schumacher – Benetton Renault
58. 1996 D Hill – Williams Renault
59. 1997 G Berger – Benetton Renault
60. 1998 M Hakkinen – McLaren Mercedes
61. 1999 E Irvine – Ferrari
62. 2000 R Barrichello – Ferrari
63. 2001 R Schumacher – Williams BMW
64. 2002 M Schumacher – Ferrari
65. 2003 J Montoya – Williams BMW
66. 2004 M Schumacher – Ferrari
67. 2005 F Alonso – Renault
68. 2006 M Schumacher – Ferrari
69. 2008 L Hamilton – McLaren Mercedes
70. 2009 M Webber – Red Bull Renault
71. 2010 F Alonso – Ferrari
72. 2011 L Hamilton – McLaren Mercedes                                                                                                               73. 2012 F Alonso – Ferrari

Matteo Bramati, Andrea Villa.

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