Gran Premio della Malesia 2016: Anteprima e Orari del Weekend

Sedicesimo appuntamento del mondiale

Gran Premio della Malesia 2016: Anteprima e Orari del Weekend

Orari

Venerdì 30 Settembre

Libere 1: 4:00-5:30 (Sky Sport F1 HD)

Differita Integrale alle 8:20 su RaiSport 1

Libere 2: 8:00-9:30 (Sky Sport F1 HD)

Differita Integrale alle 12:20 su RaiSport 1

Sabato 1 Ottobre

Libere 3: 8:00-9:00 (Sky Sport F1 HD)

Differita Integrale alle 11:45 su RaiSport 1

Qualifiche: 11:00 (Sky Sport F1 HD)

Differita Integrale alle 15:00 su Rai 2

Domenica 2 Ottobre

Gara: 9:00   ̶  56 giri  ̶  310,408km (Sky Sport F1 HD)

Differita Integrale alle 14:00 su Rai 1

* tutti gli orari indicati si riferiscono all’Italia: tra Italia e Malesia ci sono 6 ore di differenza.

Diretta:  SKY Sport F1 HD (differita integrale del gran premio su canali Rai: per maggiori informazioni giovedì sera pubblicheremo l’anteprima flash con orari aggiornati)

Gara Precedente

Il quindicesimo appuntamento di questo avvincente mondiale, disputatosi sul suggestivo tracciato di Singapore ha riaperto definitivamente i giochi per la conquista del titolo mondiale, assicurandoci che sui nostri televisori andranno in scena ancora sei decisivi appuntamenti per capire chi sarà il trionfatore di questo 2016. Rosberg ha vinto per la terza volta consecutiva dopo il rientro dalla pausa estiva rifacendosi prepotentemente sotto, e portandosi proprio nella scintillante città asiatica in testa al mondiale. Hamilton è chiamato ad una reazione di forza, per evitare una possibile fuga del rivale, che forse non sarebbe fatale, ma quantomeno frustrante. Fuori dalla lotta per il titolo la situazione si sta mettendo male per la Ferrari, che ad ogni gara continua a rimediare solo figuracce. Ormai è anche netto il divario che la separa anche dalla RedBull sempre più in crescita. Bene la McLaren a Singapore, con Alonso in zona punti, così come la Renault con Magnussen dopo un digiuno che si prolungava fin dalla russia.

Pronostici di F1GrandPrix.it

Arriviamo in Malesia, una gara che per certi versi è faticosa come quella di Singapore, dato il clima piuttosto umido che influisce sulla vettura e sul pilota. Detto ciò è anche vero che nel complesso è più veloce, non essendo un cittadino, per cui a prevalere qui sarà la potenza delle Power Unit. La lotta tra le due Mercedes è aperta e qui probabilmente tornerà il vero Lewis Hamilton, per cui occhio a puntare a mani basse su Rosberg – che ad ogni modo sta dimostrando una forma mentale eccezionale. Subito dietro le due Ferrari, che a Singapore hanno dimostrato di avere anche un buon assetto su entrambe le monoposto. Red Bull leggermente indietro ma comunque in lizza per un podio. Due campanelli importanti saranno comunque le strategie, che l’anno scorso incisero notevolmente, ed il meteo, quindi prima di fare le vostre giocate attendete la nostra anteprima flash del giovedì!

Circuito

Nome: Sepang International Circuit

Luogo: Sepang, Selangor, Malesia

Costruzione: La volontà di avere un gran premio di Formula 1 in Malesia arrivò di pari passo con lo sviluppo dei trasporti in questo paese asiatico. I grandi investimenti effettuati dalla Petronas, la più importante compagnia malese nel campo delle automobili ha portato il circus a Kuala Lumpur alla fine degli anni novanta. Il complesso di Sepang è stato il primo progettato da Hermann Tilke. Costruito nel 1999, vanta tribune vastissime, anche coperte, quali quella del rettilineo principale che da sola può ospitare 50.000 persone, e un paddock di prim’ordine. La carreggiata è molto ampia (circa 25 metri), così come le vie di fuga e questo incentiva i piloti a compiere parecchi sorpassi.

Distanza a giro: 5,543 km.

Numero di curve: 15, dieci a destra e cinque a sinistra.

Senso di marcia: orario.

Dati Tecnici:

Carico Aerodinamico: Basso Medio Alto
Apertura del Gas: 50% del giro.
Consumo di Carburante al Giro: 1,75 kg al giro.
Velocità Massima: 320 km/h
Possibilità di Safety Car: 19%
Tempo di percorrenza della pit lane con sosta: 24 secondi.
Possibilità di Sorpasso: Facile Medio Difficile
Vincitori dalla Pole Position: 9 su 17 edizioni in questo tracciato.
Peggior Posizione di Partenza per un Vincitore: ottavo (Alonso 2012)

Particolarità del Tracciato: Sepang è una pista ad alto carico aerodinamico, richiesto dai piloti per potere affrontare al meglio i lunghi curvoni veloci tipici di questo circuito. Grazie all’apertura dell’ala posteriore mobile, sui due rettilinei si possono guadagnare più di 15 km/h. L’umidità e le alte temperature, tipiche della Malesia mettono a dura prova sia le vetture che il fisico dei piloti. Improvvisi rovesci temporaleschi non sono una novità per questo appuntamento del campionato, e possono compromettere seriamente la guidabilità della pista. I piloti effettuano 80 cambi di marcia al giro, e la media oraria per questa pista è di circa 200 km/h.

Freni:

Categoria di Circuito: Light Medium Hard
Numero di Frenate: 8
Tempo Speso in Frenata: 20% del giro.
Energia Dissipata in Frenata Durante il Gp: 108 kWh
Carico Totale sul Pedale del Freno durante il Gp: 50.624 kg
Frenata più Impegnativa: la prima staccata, alla curva uno.

Gomme:

Gomme 2015: Ultrasoft Supersoft Soft Medium Hard
Stress per le Gomme 1 2 3 4 5
Sollecitazioni Laterali 1 2 3 4 5
Abrasività Asfalto 1 2 3 4 5
Grip Asfalto 1 2 3 4 5
Numero totale di Pit 2015: 43
Strategia Vincente 2015: Medium -> Pit Lap 17 Medium -> Pit Lap 37 Hard (Vettel)
Stint più Lunghi 2015: Medium 21 Giri (Bottas) – Hard 23 Giri (Sainz)

Zona DRS: rettilineo opposto alla corsia dei box (tra curva 14 e curva 15 con detection point prima della curva 13). Rettilineo principale (tra curva 15 e curva 1, con detection point in uscita della curva 15).

Edizioni Precedenti

Ultime 3 Edizioni:

Edizione 2013: annunciate dalla FIA le doppie zone DRS, mentre nel 2012 ve ne era soltanto una; festeggiano il 200° GP sia Fernando Alonso che Mark Webber. In FP1, FP2 e FP3 abbiamo tre diversi leader: rispettivamente Webber (RBR – Renault), Räikkönen (Lotus – Renault) e Sebastian Vettel (RBR – Renault). A spuntarla al termine delle qualifiche del sabato è ancora una volta Sebastian Vettel, che con gomme intermedie – causa maltempo – precede i due piloti Ferrari, Felipe Massa e Fernando Alonso; Räikkönen viene penalizzato di tre posizioni per aver ostacolato Rosberg durante il suo giro veloce, partendo così dalla decima casella. Gara: pista molto umida che già dal giro di formazione porta alcuni piloti ad escursioni fuori pista; al via Vettel scatta bene seguito da Fernando Alonso, che lo attacca ma danneggia la propria ala anteriore. Lo spagnolo tenta lo stesso di proseguire ma l’alta velocità in rettilineo ne causa la rottura del pezzo che incastrandosi sotto la monoposto lo costringe al ritiro. Da ricordare anche la prima sessione di pit-stop: Hamilton per errore fa visita al suo vecchio team, la McLaren, andando poi nella piazzola giusta, quella Mercedes. Il nuovo leader è ora Webber, che precede Vettel, Hamilton, Rosberg e Button, mentre entrambe le Force India sono costrette al ritiro per problemi al fissaggio delle ruote. Nel frattempo Vettel comincia la propria rimonta dopo un primo cambio gomme affrettato che l’aveva costretto a perdere tempo prezioso. Al 48° giro aggancia il leader della corsa nonché suo compagno di squadra, sorpassandolo ed andando, otto tornate più tardi, a vincere per la seconda volta in carriera sul circuito malese. Al terzo posto Lewis Hamilton che precede il compagno di squadra Nico Rosberg e Felipe Massa, autore anch’egli di importanti sorpassi negli ultimi giri ai danni di Pérez e delle due Lotus.

 

Edizione 2014: sin da subito le due Mercedes fanno capire che la dominanza segnata in Australia non è stata casuale, imponendosi con Hamilton nelle FP1, con Rosberg nelle FP2 e FP3. Anche al termine delle qualifiche è una delle frecce d’argento a dominare, cioè quella di Lewis che ottiene la pole in 1’59’’431, trentesima in carriera; dietro di lui però non c’è il compagno di squadra bensì la Red Bull di Sebastian Vettel che sfrutta il momento antecedente la pioggia per far segnare il proprio giro veloce. Gara: Sergio Pérez a bordo della Force India non può partire a causa di un problema al software sulla vettura. Al via la pista è asciutta e le due McLaren si portano subito in vantaggio accumulando un buon margine sugli inseguitori, ovvero le due Red Bull e la Ferrari di Alonso, mentre dietro Rӓikkӧnen deve rientrare ai box a causa di una foratura rimediata da un contatto con la McLaren di Kevin Magnussen, il quale deve a sua volta cambiare il musetto e viene penalizzato con cinque secondi di stop&go dai commissari di gara per l’infrazione commessa. Tutti i piloti di testa effettuano due soste ma non vi sono cambiamenti nelle prime tre posizioni, con Hamilton che guida saldamente davanti a Rosberg e Vettel. Guai invece per Daniel Ricciardo: al 40° passaggio rientra ai box ma la anteriore destra viene mal avvitata ed alla ripartenza viene prontamente fermato e riportato alla sua piazzola. Come se non bastasse il suo alettone anteriore si piega nelle operazioni di risistemazione andando così a rovinare le gomme nuove, gettandolo conseguentemente in fondo alla classifica. Terzo pit stop per Alonso al giro 42 ed al rientro si trova dietro ad Hülkenberg (Force India – Mercedes), riuscendo a sorpassarlo per la quarta posizione sette giri più tardi. Anche i primi tre effettuano il cambio gomme ma nulla varia: Lewis Hamilton porta a compimento il suo primo Grand Chelem in carriera (Pole, Giro Veloce, sempre leader durante l’arco della corsa). Grazie al secondo posto di Nico Rosberg la Mercedes porta a casa una doppietta che mancava da Monza 1955. Terzo giunge Sebastian Vettel con la Red Bull a completare il podio.

 

Edizione 2015: viene annunciato che non si correrà il GP di Germania, mentre si risolve la disputa tra la Sauber e Giedo van der Garde, con il pilota ormai appiedato. Venerdì: nelle prime prove libere è subito Nico Rosberg a far segnare il miglior tempo, seguito dalle due Ferrari di Kimi Räikkönen e Sebastian Vettel. Nelle FP2 è invece l’altro pilota Mercedes, Lewis Hamilton, a staccare di circa 4 decimi Iceman e Rosberg. Nelle FP3 del sabato mattina le due Frecce Argento si riprendono l’1-2 seguite sempre dal finlandese della Scuderia. Qualifiche: al termine delle Q1 vengono escluse le due Marussia, le due McLaren e la Sauber di Felipe Nasr. Durante la Q2 comincia a piovere sul tracciato e vengono esclusi Räikkönen, Carlos Sainz Jr., Pastor Maldonado e le due Force India. Nelle Q3 i piloti che scendono in pista con gomme intermedie riescono a girare più veloci ed è Lewis Hamilton ad aggiudicarsi la pole position, davanti ad un sorprendente Sebastian Vettel ed a Nico Rosberg. Gara: scattano bene i primi, mentre dietro Räikkönen e Maldonado sono costretti sin da subito ai box, entrambi a causa di forature. Al terzo giro Ericsson attacca Hülkenberg alla prima staccata ma finisce nella sabbia: la direzione di gara fa entrare la safety car. Molti piloti, tra cui i due della Mercedes, optano per un immediato cambio gomme, in cui montano gomme dure. Dopo tre giri la gara riprende regolarmente, con Vettel che guida il gruppo. Vettel effettua il suo cambio gomme al giro 17, ma mantiene ancora le gomme medie. Il tedesco della Ferrari ha un ottimo ritmo, che gli consente di segnare il giro più veloce e di riavvicinarsi velocemente al duo di testa, tanto che al giro 21 passa Rosberg e torna secondo. Tre giri dopo Vettel passa anche Hamilton, che si ferma per il secondo cambio gomme. Il britannico monta gomme medie. Nei giri seguenti vanno al cambio gomme anche Rosberg e il duo della Williams, con Räikkönen che scala terzo, prima di essere passato da Rosberg al giro 28. Al giro 37 altra sosta per Vettel, che monta gomme dure: al rientro in pista riesce a resistere all’attacco di Rosberg, e mantiene il secondo posto. Un giro dopo anche Hamilton torna ai box, montando ora gomme dure e lascia nuovamente la leadership al tedesco. La situazione non varia e dopo 56 tornate Sebastian Vettel riporta sul gradino più alto del podio la Ferrari, seguito dai due della Mercedes.

Migliore Edizione Per Gli Autori:

Edizione 2000: nel Gran Premio precedente Michael Schumacher aveva conquistato il primo titolo mondiale con la Ferrari, mentre ancora mancava quello costruttori, conteso con la McLaren. Nelle tre sessioni di prove libere i più veloci furono Schumacher, Häkkinen e Coulthard; al termine delle qualifiche del sabato è ancora una volta il tedesco però ad avere la meglio, conquistando la pole position ai danni dei due piloti McLaren, mentre quarto è il suo compagno di scuderia Barrichello. Gara: al via Schumacher si fa sopravanzare dai due inseguitori, con il finlandese che però subisce una penalità per partenza anticipata. Nelle retrovie intanto si verifica un incidente multiplo innescato da Diniz (Sauber – Petronas), obbligatoria l’entrata in pista della safety car. Dopo lo stop&go di Häkkinen è Coulthard a comandare, ma il surriscaldamento dei radiatori e la necessità di cambiare gomme lo portano a far passare i due ferraristi, con Schumacher che fa segnare una serie di giri veloci e che dopo il pit-stop è ancora leader della corsa. Coulthard  tenta fino all’ultimo di sopravanzare il tedesco, il quale però si difende egregiamente dai vari attacchi vincendo il Gran Premio. Terzo giunge in solitaria l’altro ferrarista, Barrichello, il quale permette al team italiano di aggiudicarsi il titolo costruttori superando così la Williams nel maggior numero di titoli. A nulla serve la rimonta di Mika che giunge quarto, ai piedi del podio. Questa gara è inoltre ricordata come l’ultima corsa dal pilota inglese Johnny Herbert, che tuttavia non fu rosea: la sua Jaguar ruppe una sospensione a otto giri dal termine, costringendolo al ritiro dopo un violento impatto, seppur senza conseguenze per il pilota.

Migliore Edizione Per I Lettori:

Edizione 2008: nelle FP1 del venerdì mattina il più veloce è stato Felipe Massa su Ferrari, seguito dal compagno di scuderia Kimi Räikkönen e dal pilota della McLaren Heikki Kovalainen. Nel pomeriggio è stato Lewis Hamilton a precedere le 2 Ferrari. Il sabato mattina invece il miglior crono è stato fatto segnare da Nick Heidfeld (BMW-Sauber) sempre seguito dalle due Ferrari. Qualifiche: come da previsioni è un ferrarista ad aggiudicarsi la pole position, ossia Massa che precede Räikkönen, poi le due McLaren, Trulli con la Toyota, le due BMW-Sauber, Mark Webber, Fernando Alonso e Timo Glock. I due piloti della McLaren vengono però retrocessi di 5 posizioni per aver ostacolato alcuni piloti durante il loro giro veloce. Gara: Al via Räikkönen attacca subito Massa, che resiste e mantiene la testa della corsa fino al primo pit-stop: Kimi ha un giro di carburante in più del brasiliano e lo sfrutta al meglio realizzando un parziale record, scavalcando di poco il compagno al momento della sosta. Hamilton, partito nono, guadagna quattro posizioni nel primo giro ma non riesce a sopravanzare la Red Bull di Mark Webber fino al secondo pit-stop. La gara sembra avviarsi verso una doppietta Ferrari, ma al 31º giro Massa esce di scena finendo in testacoda ed insabbiandosi. Räikkönen porta a casa la vittoria davanti a Robert Kubica ed a Kovalainen, autore di un’ottima rimonta. In tal modo la classifica vede Lewis Hamilton al comando del mondiale (14 punti) seguito da Iceman e Nick Heidfeld (entrambi ad 11 punti).

RECORD

Giro prova: 1:32.582 – F Alonso – Renault – 2006
Giro gara: 1:34.223 – J Montoya – Williams BMW – 2004
Distanza: 1h30:40.529 – G Fisichella Renault – 2006
Vittorie pilota: 4 – S Vettel
Vittorie team: 7 – Ferrari
Pole pilota: 5 – M Schumacher
Pole team: 7 – Ferrari
Migliori giri pilota: 2 – M Schumacher, M Hakkinen, J Montoya, M Webber, K Raikkonen, L Hamilton
Migliori giri team: 5 – McLaren
Podi pilota: 5 – M Schumacher, S Vettel, L Hamilton
Podi team: 13 – Ferrari

Albo d’oro

  1. 1999 E Irvine – Ferrari
  2. 2000 M Schumacher – Ferrari
  3. 2001 M Schumacher – Ferrari
  4. 2002 R Schumacher – Williams BMW
  5. 2003 K Raikkonen – McLaren Mercedes
  6. 2004 M Schumacher – Ferrari
  7. 2005 F Alonso – Renault
  8. 2006 G Fisichella – Renault
  9. 2007 F Alonso – McLaren Mercedes
  10. 2008 K Raikkonen – Ferrari
  11. 2009 J Button – Brawn Mercedes
  12. 2010 S Vettel – Red Bull Renault
  13. 2011 S Vettel – Red Bull Renault
  14. 2012 F Alonso – Ferrari
  15. 2013 S Vettel – Red Bull Renault
  16. 2014 L Hamilton – Mercedes
  17. 2015 S Vettel – Ferrari

Andrea Villa, Matteo Bramati.

Fonti: Brembo, Pirelli, Magneti Marelli.

 

 

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