Gran Premio del Canada, Montreal: Anteprima ed orari del weekend

Sul circuito intitolato a Gilles Villeneuve

Gran Premio del Canada, Montreal: Anteprima ed orari del weekend

La Formula 1 si trasferisce oltreoceano per il Gran Premio del Canada sul circuito Gilles Villeneuve di Montreal. La tappa canadese è ormai divenuta un piacevole intermezzo nella stagione europea della Formula 1. Tecnici, piloti e addetti ai lavori tornano volentieri in Quebec, accolti da un pubblico sempre numeroso.

Il circus arriva a Montreal dopo un Gran Premio di Monaco che ha visto trionfare il sesto pilota diverso nelle sei gare fin qui disputate. Dalla roulette di Monte Carlo è uscito vincitore Mark Webber, l’australiano della Red Bull, scattato dalla pole dopo l’arretramento di Schumacher che doveva scontare una penalità, si è imposto davanti a Rosberg ed Alonso. Lo spagnolo della Ferrari ora guida la classifica mondiale con tre punti sul duo Red Bull.

Chi ha ancora una volta sofferto è stata invece la McLaren. Hamilton sembrava in grado di ottenere delle buone prestazioni ma si è dovuto accontentare del quinto posto. Addirittura fuori dai punti Button, già in sofferenza nella giornata di sabato quando era rimasto fuori dal Q3. Gli umori in casa McLaren non sembrano essere dei migliori e infatti negli ultimi giorni alcuni articoli di stampa hanno iniziato a parlare apertamente di mal di pancia di Hamilton che addirittura potrebbe decidere di lasciare la McLaren a fine anno.

La situazione non sembra serena neanche in casa Lotus. Kimi Raikkonen si è lamentato del meccanismo di sterzo a bordo della sua vettura fin dai test invernali. In occasione del GP di Monaco, il team aveva portato un sistema apposito per il finlandese che però l’ha utilizzato solo un singolo giro giovedì mattina nella prima di chiederne la sostituzione. Vista la richiesta del team di continuare con quel tipo di sterzo Raikkonen non aveva più preso parte alla sessione. Dall’interno del team si è comunque cercato di smorzare i toni, anche se un altro punto di attrito potrebbe essere rappresentato dal fatto che la Lotus non ha consentito a Raikkonen di disputare il rally di Finlandia il prossimo Agosto.

Il Gran Premio del Canada si disputa sul circuito intitolato a Gilles Villeneuve che sorge sull’isola artificiale di Notre Dame, costruita grazie alla terra asportata dal sottosuolo per la costruzione della metropolitana, parte dei grandi lavori di ammodernamento della città in occasione delle Olimpiadi del 1976.

Il tracciato si caratterizza per essere la classica pista stop and go: lunghi rettilinei si concludono con secche frenate alle quali seguono una serie di chicane. Particolarmente famosa è l’ultima chicane, costeggiata sul lato destro da un muro denominato Wall of Champions dopo che nel 1999 ben tre campioni del mondo (Michael Schumacher, Damon Hill e Jacques Villeneuve) andarono a schiantarsi.

La pista è insidiosissima: le vie di fuga sono praticamente assenti e, come a Monte Carlo, non bisogna commettere il minimo errore che viene a pagato a carissimo prezzo anche per le velocità ben più elevate che caratterizzano il tracciato canadese. Il circuito richiede la ricerca di un compromesso aerodinamico tra alte e basse velocità che deve comunque privilegiare un profilo raffinato per essere veloci in rettilineo, sfruttare la scia ed effettuare sorpassi. A proposito di sorpassi, la FIA ha fatto sapere che contrariamente a quanto accaduto lo scorso anno, il DRS verrà utilizzato solo in una zona del circuito e non in due. Da tenere particolarmente d’occhio le condizioni atmosferiche, sempre pazze in questo periodo dell’anno.

Fra il 1961 e 1966 il GP del Canada fu una gara riservata alle vetture Sport. La prima edizione per le vetture di F1 fu organizzata nel 1967 in occasione dell’Esposizione Universale di Montreal. La gara, che vide una doppietta della squadra Brabham con Jack davanti a Hulme (poi vincitore nel ’68 ), fu disputata sul circuito di Mosport, spesso definito una specie di Nurburgring in miniatura che per diversi anni, fino al 1977, fu la sede principale del Gran Premio.

Un paio di edizioni si corsero sullo splendido e pericoloso tracciato di Mont Trembant a S. Jovite (Stewart si chiese ironicamente se l’avesse disegnato Walt Disney), dove Ickx nel ’68, per un errore di montaggio dei meccanici di Maranello, disse addio al possibile titolo mondiale fratturandosi una gamba in prova alla curva in discesa chiamata significativamente “curva del Diavolo”. Il belga, dopo aver vinto l’edizione ’69 a Mosport (ma su una Brabham), si prese la sua personale rivincita nel ’70 (tornato in Ferrari) vincendo anche a Mont Tremblant, pista su cui la F1 non rimise mai più le gomme.

Stewart fece doppietta a Mosport nel biennio 71-72, mentre nel ’73 il caos regnò sovrano a causa della pioggia che mandò in tilt i cronometristi, e la F1 per la prima volta fa la conoscenza della “pace car” (in Europa conosciuta come safety car): alla fine venne dichiarato vincitore Peter Revson, ma ancora oggi ci sono fondatissimi motivi per ritenere Fittipaldi il legittimo vincitore, che l’anno successivo trionferà senza contestazioni.

Nel 1975, per la prima volta, una gara del Mondiale di F1 viene annullata per contrasti economici tra Ecclestone e gli organizzatori: i rapporti di forza (ovviamente economici) stanno cambiando, e il Canada perde per un anno il suo GP. Due anni dopo, la nuova scuderia del miliardario Walter Wolf, canadese d’adozione, vince con Scheckter, che però sul podio è furente mentre urla: “Peterson è un pazzo! Per cinque fottutissime volte mi ha quasi fatto uscire di pista giù per quel fottutissimo rettilineo!”.

Nel 1978 viene inaugurato il nuovo circuito semipermanente dell’isola di Notre Dame, e a vincere, tra l’incontenibile gioia del pubblico locale, è proprio il canadese Gilles Villeneuve su Ferrari, che l’anno dopo manca per poco il bis, quando viene superato da Jones al 50° dei 72 giri previsti al tornante. Gilles spesso dirà che quella fu una delle sue migliori gare. Jones si ripete anche nell’80, vincendo il titolo mondiale ai danni di Piquet, spinto contro il muro dal rude australiano alla prima partenza.

Laffite vince nell’81, anno in cui Villeneuve arriva incredibilmente terzo dopo aver corso mezza gara sotto il diluvio con l’ala anteriore piegata verso l’alto a impedirgli la visuale e poi volata via del tutto. Fu l’ultima apparizione di Gilles sul circuito di casa che dall’anno successivo prese il suo nome.
Purtroppo proprio nel 1982 alla partenza avviene l’incidente mortale del giovane debuttante Riccardo Paletti, che tampona la Ferrari di Pironi rimasta ferma sulla griglia; vince Piquet, che nel ’91 sarà il primo a raggiungere quota 3 vittorie in Canada, ottenendo proprio su questa pista il suo ultimo trionfo in F1, grazie al ritiro all’ultimo giro del suo vecchio rivale Nigel Mansell. Ma tale primato verrà polverizzato da Schumacher (curiosamente l’ultimo compagno di team di Piquet) che totalizzerà ben 7 vittorie (solo la prima con la Benetton, tutte le altre su Ferrari) tra il 1994 e il 2004.

Una delle poche edizioni di quel decennio “mancate” da Schumi è il 1999, anno dell’unica vittoria di Hakkinen e del curioso primato “ottenuto” dal muro all’uscita della chicane prima del traguardo, perché gli altri tre campioni del mondo in pista, cioè lo stesso Schumacher più Damon Hill e Jacques Villeneuve, sbattono tutti in quel punto, che verrà poi chiamato il “muro dei campioni”.

Oltre al compianto Gilles, altri due piloti hanno ottenuto sul circuito di Montreal la loro prima vittoria in Formula 1: Jean Alesi, che nel 1995 ottiene l’unica vittoria della sua sofferta carriera proprio nel giorno del suo 31° compleanno, e Robert Kubica, che nel 2008 trionfa in quello che per ora rimane l’unico GP vinto dal giovane e sfortunato polacco, che l’anno prima aveva rischiato la vita proprio a Montreal in un violentissimo incidente con la sua Bmw-Sauber.

Le caratteristiche della pista, circuito semi-cittadino benché molto veloce, quindi con barriere molto vicine alla sede stradale, hanno spesso provocato incidenti molto seri: oltre a quelli citati, si ricordano quelli che spezzarono le gambe e la carriera al francese Jabouille nel 1980 e al suo connazionale Panis nel 1997.

Dopo la mancata edizione del 2009, l’anno successivo Hamilton con la McLaren ha concesso il bis di quella che fu la sua prima vittoria in F1 nel 2007, quando battè il suo compagno-rivale Alonso, vincitore a sua volta con la Renault nel 2006, mentre è ormai storica l’edizione dello scorso anno, durata oltre 4 ore per via delle varie interruzioni dovute alla pioggia e che vide la stupefacente rimonta dal fondo di Button, vincitore anche grazie all’errore compiuto da Vettel (fino a quel momento in testa) all’ultimissimo giro.

La Formula 1 che arriva in Canada è contraddistinta dal chaos. In sei Gran Premi abbiamo avuto sei vincitori diversi di cinque team diversi, solo la Red Bull è riuscita a vincere due gare (in Bahrain e a Monaco). In una tale confusione è lecito aspettarsi di tutto, magari proprio una vittoria di Schumacher, reduce dalla mezza-pole di Monte Carlo, il vecchio Kaiser di Kerpen con sette mondiali sulle spalle e già sette vittorie a Montreal, potrebbe essere il settimo vincitore del settimo Gran Premio del 2012! Troppi sette, sarà un caso?

Domenico Della Valle – Francesco Ferrandino

INFO
Lunghezza del circuito: 4,361 km
Giri da percorrere: 70
Distanza totale: 305,270 km
Numero di curve: 13
Senso di marcia: orario
Mescole Pirelli: supersoffici/soffici
Apertura farfalla: 63% della percorrenza

RECORD
Giro prova: 1:12.275 – R Schumacher – Williams BMW – 2004
Giro gara: 1:13.622 – R Barrichello – Ferrari – 2004
Distanza: 1h28:14.803 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Vittorie pilota: 7 – M Schumacher
Vittorie team: 12 – McLaren
Pole pilota: 6 – M Schumacher
Pole team: 11 – McLaren
Km in testa pilota: 1.910 – M Schumacher
Km in testa team: 3.251 – Ferrari
Migliori giri pilota: 4 – M Schumacher
Migliori giri team: 11 – McLaren
Podi pilota: 12 – M Schumacher
Podi team: 31 – Ferrari
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01. 1961 P Ryan – Lotus Climax
02. 1962 M Gregory – Lotus Climax
03. 1963 P Rodriguez – Ferrari
04. 1964 P Rodriguez – Ferrari
05. 1965 J Hall – Chaparral Chevrolet
06. 1966 M Donohue – Lola Chevrolet
07. 1967 J Brabham – Brabham Repco
08. 1968 D Hulme – McLaren Ford
09. 1969 J Ickx – Brabham Ford
10. 1970 J Ickx – Ferrari
11. 1971 J Stewart – Tyrrell Ford
12. 1972 J Stewart – Tyrrell Ford
13. 1973 P Revson – McLaren Ford
14. 1974 E Fittipaldi – McLaren Ford
15. 1976 J Hunt – McLaren Ford
16. 1977 J Scheckter – Wolf Ford
17. 1978 G Villeneuve – Ferrari
18. 1979 A Jones – Williams Ford
19. 1980 A Jones – Williams Ford
20. 1981 J Lafitte – Ligier Matra
21. 1982 N Piquet – Brabham BMW
22. 1983 R Arnoux – Ferrari
23. 1984 N Piquet – Brabham BMW
24. 1985 M Alboreto – Ferrari
25. 1986 N Mansell – Williams Honda
26. 1988 A Senna – McLaren Honda
27. 1989 T Boutsen – Williams Renault
28. 1990 A Senna – McLaren Honda
29. 1991 N Piquet – Benetton Ford
30. 1992 G Berger – McLaren Honda
31. 1993 A Prost – Williams Renault
32. 1994 M Schumacher – Benetton Ford
33. 1995 J Alesi – Ferrari
34. 1996 D Hill – Williams Renault
35. 1997 M Schumacher – Ferrari
36. 1998 M Schumacher – Ferrari
37. 1999 M Hakkinen – McLaren Mercedes
38. 2000 M Schumacher – Ferrari
39. 2001 R Schumacher – Williams BMW
40. 2002 M Schumacher – Ferrari
41. 2003 M Schumacher – Ferrari
42. 2004 M Schumacher – Ferrari
43. 2005 K Raikkonen – McLaren Mercedes
44. 2006 F Alonso – Renault
45. 2007 L Hamilton – McLaren Mercedes
46. 2008 R Kubica – BMW
47. 2010 L Hamilton – McLaren Mercedes
48. 2011 J Button – McLaren Mercedes
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Orari del Gran Premio del Canada

Venerdì 8 Giugno
10:00-11:30 (16:00-17:30) Prove Libere 1
14:00-15:30 (20:00-21:30) Prove Libere 2

Sabato 9 Giugno
10:00-11:00 (16:00-17:00) Prove Libere 3
13:00-14:00 (19:00-20:00) Qualifiche – Rai Due/Rai HD

Domenica 10 Giugno
14:00 (20:00) Gara – Rai Due/Rai HD*

*Alle 20:25 circa ci sarà il passaggio su Rai Uno.

Tra parentesi gli orari italiani.

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