Gran Premio del Canada 2013, Montreal: Anteprima e orari del weekend

Il circus sbarca nel continente Americano

Gran Premio del Canada 2013, Montreal: Anteprima e orari del weekend

Finalmente ci siamo arrivati! Canada, Montreal: uno dei circuiti, per noi, più belli e spettacolari del campionato. Sarà che c’è aria di estate e di vacanze, sarà per l’orario serale della corsa, sarà per il nitido ricordo della spettacolare edizione 2011: Montreal è sempre una bella gara.

A Monte Carlo abbiamo assistito alla sinfonia Rosberg, in perfetta coincidenza con l’anniversario della vittoria di un altro Rosberg a Monaco, trenta anni prima. Nico ha portato al trionfo per la prima volta nel 2013 la Mercedes. È quindi un inversione di tendenza: finalmente troviamo le due Mercedes nei top. Merito degli sviluppi, dei test segreti (ma neanche più di tanto ormai), o del circuito? Solo sembra, comunque, che Vettel non riuscisse a raggiungere il tedesco della Mercedes: reale divario o tattica? Modifiche delle gomme a parte lo scopriremo a Montreal, circuito più che critico per gli pneumatici. Al top troviamo anche le due Redbull, abili a sfruttare la prima safety per piazzarsi sul podio. Vettel si invola in classifica e Webber piazza un rinfrancante terzo posto in uno dei suoi circuiti preferiti. È la prima fuga in campionato per il tedesco, che sicuramente cercherà di aumentare il vantaggio in Quebec. Gara semplicemente fantastica anche per Adrian Sutil, che ha fatto vedere a tutti come si sorpassa a Monte Carlo, e non clienti semplici, ma gente come Alonso e Button, con manovre imprevedibili e soprattutto non pericolose. Gara da “camomillo” (per usare un termine di MotoGp) per Jenson Button, che prima si lamenta del comportamento del compagno – sembrava avere già capito come sarebbe andata a finire – gli sta in coda per tutto il tempo e trova anche un sorpasso alla Rascasse, complice una dormita di Alonso. Risultato: un ottimo sesto posto per la McLaren. Buone le prestazioni anche di Vergne, Bottas, Chilton e van der Garde: conquistano un buon piazzamento nella classifica finale, anche a grazie ai numerosi ritiri.

Gara sfortunata invece per Kimi Raikkonen, che meriterebbe anche il premio “la calma è la virtù dei forti”, quando si vede due volte costretto a tagliare la chicane dopo il tunnel onde evitare contatti letali con Perez, salvo poi ritrovarsi con una foratura dovuta a un’ entrata assassina del messicano. Rimedia un decimo posto con due ultimi giri da brivido e prolunga la sua serie di gare chiuse costantemente a punti.

A proposito di entrate assassine, veniamo al Checo Perez. C’è chi lo osanna per essere stato l’unico a tentare sorpassi. Certo, ha rischiato di toccarsi rispettivamente con Button, Alonso e Raikkonen. E i primi due sorpassi possono anche passare, ma nel duello con il finlandese ha proprio esagerato. Troppo, ma troppo esuberante, poi in una pista così. Va bene che la McLaren non va, ma farla andare contro gli altri è troppo. Flop clamoroso per Romain Grosjean: 3 incidenti in un weekend, e due alla stessa curva (e non per un problema tecnico come è successo a Massa), Santa Devota. E tutti gli italiani aspettano con ansia qualche altra gara del genere da parte del francese, sperando che la Lotus si ricordi prima o poi del suo terzo pilota, un certo Davide Valsecchi. Davvero, tornando al weekend di Monaco, siamo commossi. Una prestazione del genere è da almanacco. Talmente bravo da beccarsi anche un +10 in griglia a questo giro. Veniamo poi al sopracitato Felipe Massa, vittima della sua Ferrari, o meglio della sospensione anteriore sinistra della Ferrari, che lo abbandona alla fine del rettilineo e lo scaglia a 260 km/h contro i guard rail. Questo non è un flop del pilota, ma dei tecnici.

Ma ora cerchiamo di capire cosa ci aspetta al prossimo appuntamento. Il circuito intitolato a Gilles Villeneuve è una pista denominata “stop and go”, caratterizzata da lunghi rettilinei seguiti da brusche frenate, con anche un settore con delle chicane da affrontare ad alta velocità. La pista è ricavata da una parte permanente e chiusa al traffico e da un’altra parte, invece che normalmente è aperta alla circolazione. Ciò lo rende un tracciato – diciamo – semicittadino, con parti in cui i guard rail rasentano la carreggiata mentre altre parti in cui vi sono ampie vie di fuga. Per esempio la celeberrima ultima variante è uno dei punti più difficili del circuito in quanto se la traiettoria non è perfettamente calcolata la monoposto rischia di andare a sbattere contro il muretto in uscita (soprannominato wall of champions); alla prima curva o al tornantino Epingle le vie di fuga sono abbastanza ampie: ricordiamo l’incidente nel 2007 di Robert Kubica, il quale andò a sbattere violentemente contro un muro al tornantino, e nonostante le numerose carambole ne uscì quasi illeso. Ad ogni modo, questa diversità tra settore e settore rende molto difficile la scelta di un profilo aerodinamico piuttosto che un altro: infatti bisogna trovare un giusto compromesso tra un alto carico per affrontare le veloci chicane e un basso carico da sfruttare in rettilineo per sorpassare. Restando in tema di sorpassi, quest’anno le zone DRS saranno due, rispettivamente poste sui due rettilinei principali, come era già successo due anni fa. Questo circuito sforza, inoltre, la meccanica della monoposto, specialmente l’impianto frenante e la configurazione della pista influenza negativamente il consumo del carburante. Il complesso del circuito possiede tutto ciò che le scuderie necessitano, sebbene si trovi su un isolotto. Questo potrebbe costituire un problema serio per tutti gli addetti stampa e le numerose televisioni che seguono l’evento, ma l’organizzazione del Gp fornisce apposite navette per tutta la stampa internazionale per raggiungere la pista per tempo. Punto cruciale del Gp del Canada è senz’altro la pioggia: il clima in questo periodo è instabile e spesso si assistono ad acquazzoni degni di Malesia e Brasile. Ricordate l’edizione del 2011? Sarà quindi fondamentale adottare una strategia adeguata alla situazione, e siamo certi che ci sarà un bel lavoro per i tecnici al muretto i quali dovranno reagire in tempo reale in funzione delle situazioni che si presenteranno durante la gara. La Pirelli ha deciso di portare per questo giro le mescole red supersoft e white medium: in caso di asfalto rovente i team dovranno prestare attenzione a non commettere errori come quello fatto da Alonso lo scorso anno, quando perse 5 posizioni in due giri per l’alto degrado delle supersoft. Comunque il discorso riguardante la Pirelli è un altro: sembra che si sia giunti a una decisione definitiva. Le gomme modificate saranno disponibili solamente durante le libere, con l’obiettivo poi di utilizzarle anche in gara a Silverstone, e non verranno utilizzate in questa domenica come era stato inizialmente annunciato. Speriamo in bene. A questo appuntamento tutto il weekend sarà trasmesso in diretta in chiaro dalla Rai: le qualifiche e la gara saranno in orario serale dato il fuso orario di ben 6 ore. Rispettivamente la lotta per la pole position inizierà in Italia alle 19:00 di sabato e la gara avrà inizio alle 20:00 di domenica.

TOP 10 edizioni GP  del Canada

Edizione 1976: penultima edizione corsa sul vecchio circuito di Mosport Park , circuito molto scorrevole di quasi 4 km, vede la vittoria di James Hunt su McLaren – Ford Cosworth seguito da Patrick Depailler (Tyrrell – Ford Cosworth) e dall’americano Mario Andretti (Lotus – Ford Cosworth) dopo 80 giri. Il francese al termine della gara sarà estratto a forza dal veicolo, stordito dai gas di scarico che erano entrati nell’abitacolo; Lauda dopo il grave incidente in Germania ed il veloce rientro in campionato afferma: « […].Ho voluto anticipare il mio rientro in gara per limitare gli strascichi di quella brutta avventura. Più si sta lontani dal volante dopo un incidente e più è difficile riprendere. Capita a tutti, anche ai normalissimi automobilisti. Con la mia Ferrari devo riprendere il vecchio affiatamento. Non sono ancora soddisfatto. Normale. Certo, occorre avere forza di volontà. »

Edizione 1978: prima del circuito attualmente utilizzato di Montreal, lungo 4,5 km. A vincere è l’idolo locale Gilles Villenueve su Ferrari, questa è anche la sua prima vittoria in assoluto nel mondiale, staccando Jody Scheckter (Wolf – Ford Cosworth) ed il proprio compagno di squadra Carlos Reutmann; curiosamente, sul podio il canadese “stapperà” una lattina di birra fornitagli dal proprio sponsor, cosa mai avvenuta prima e dopo. Da ricordare, questa edizione, come l’ultima gara corsa dalla Surtees e guidata dallo stesso John per ricordare una storia durata 8 anni nella massima serie.

Edizione 1985: dal 1982 si decide di spostare l’evento nel mese di giugno garantendo un clima più mite. È questa l’unica edizione vinta da un italiano, Michele Alboreto, a bordo della Ferrari che fa segnare così una doppietta in quanto il compagno di squadra Johansson giunge alle sue spalle a meno di 2 secondi in una gara di 70 giri e durata 1h46m01s. il più vicino ai due ferraristi è Alain Prost su McLaren – TAG a 4.341 secondi dal vincitore che si porta per altro provvisoriamente in testa al mondiale con 27 punti e seguito da un altro connazionale: Elio de Angelis.

Edizione 1990: svoltasi il 9 giugno lungo un tracciato umido che penalizza molti piloti (Nannini, Alesi e Boutsen) vede la vittoria di Ayrton Senna (McLaren Honda) dopo che il compagno di squadra Gherard Berger viene penalizzato di un minuto sull’ordine d’arrivo per partenza anticipata, giungendo così 4°. Secondo arriva un altro brasiliano, Nelson Piquet su Benetton – Ford, terzo Nigel Mansell su Ferrari; in tale modo Senna allunga in campionato a + 12 sull’austriaco e a + 17 da Alain Prost su Ferrari. Sarà questa la seconda ed ultima vittoria del campione brasiliano sul circuito canadese.

Edizione 1995: in qualifica la prima fila è occupata da Michael Schumacher su Benetton – Renault e da Damon Hill su Williams – Renault. Il giorno seguente il tedesco però non riesce a vincere sebbene faccia da leader per 57 giri: a tagliare per primo il traguardo dopo 68 tornate è infatti Jean Alesi a bordo della Ferrari 412 T, che porta casa la prima ed unica sua vittoria in tutta la carriera e portando la scuderia di Maranello prima nel mondiale costruttori con 41 punti. Secondo giunge il brasiliano Barrichello su Jordan Peugeot seguito dal compagno di squadra Eddie Irvine, entrambi ad oltre 30 secondi dal vincitore. Per Schumacher soltanto un 5° posto mentre ad Hill va peggio: a causa di una rottura al cambio è costretto al ritiro al 50° giro.

Edizione 1999: in qualifica il più veloce è Schumacher (Ferrari) seguito da Mika Häkkinen (McLaren – Mercedes) a soli 29 millesimi. Il giorno seguente la gara è funestata da vari incidenti che vedono l’entrata in pista della safety-car per ben 4 volte, l’ultima delle quali conduce le vetture sino all’ultimo giro. Ritiratosi il tedesco a causa di un incidente a vincere è il finlandese seguito da Fisichella su Benetton – Playlife e da Eddie Irvine (Ferrari), autore di un’ottima rimonta negli ultimi giri nonostante partisse dalla terza casella. È questa la prima vittoria di un finlandese su questo tracciato, cosa che è ricapitata soltanto nel 2005 con Räikkönen sempre a bordo di una McLaren – Mercedes.

Edizione 2004: ultima delle 7 vittorie per Michael Schumacher su questo circuito, che si compie dopo una bella rimonta dalla 6° posizione in griglia, a 1 secondo di distacco dal fratello Ralf (Williams – BMW). Nel post gara avviene però un colpo di scena: sia le Williams che le Toyota vengono tolte dalla squalifica in quanto presentano irregolarità sulle dimensioni delle prese d’aria dei freni, maggiori rispetto a quanto detto nel regolamento; in tale modo dietro al tedesco della Ferrari si piazza il compagno di squadra Barrichello, terzo Button (BAR – Honda) a chiudere il podio di uno scoppiettante Gran Premio.

Edizione 2008: al termine della Q3 il più veloce e quindi partente dalla pole è Lewis Hamilton con la McLaren – Mercedes seguito da Robert Kubica su BMW – Sauber. L’inglese però commette un banale errore non vedendo il semaforo rosso in uscita dai box e centra la Ferrari di Räikkönen: ritiro forzato per entrambi. Tolti i principali rivali per il polacco la gara procede tranquilla fino al traguardo, passando per primo sotto la bandiera a scacchi, siglando la sua prima vittoria in carriera in Formula 1 e proiettandolo addirittura primo nella classifica piloti con 42 punti, qui dove solo un anno prima aveva rischiato la vita in un grave incidente. Secondo giunge Nick Heidfeld, suo compagno di squadra, terzo un inossidabile David Coulthard su Red Bull – Renault.

Edizione 2011: un edizione ricordata soprattutto per l’entrata in pista della safety car per ben 6 volte e per il numero di sorpassi impressionante, ben 89 secondo i dati. A vincere alla fine è lo “stratega” Jenson Button (McLaren – Mercedes) che vince su Sebastian Vettel (RBR – Renault) partente dalla pole e su Mark Webber dopo 4 ore 4 minuti e 39 secondi, con una pausa di ben un’ora e mezza in seguito anche alla battente pioggia che funesta i piloti e le vetture; altro record negativo è la media gara: 74.864 km/h, una vera odissea anche per gli spettatori.

Edizione 2012:  nei giorni antecedenti si svolgono varie manifestazioni contro il circus della Formula 1, salvo poi essere isolate ed allontanate dal circuito. In ambito puramente motoristico vediamo invece la terza vittoria sul tracciato canadese di Lewis Hamilton (McLaren Mercedes) che ha la meglio sul francese Romain Grosjean (Lotus – Renault) e sul messicano Sergio Pérez (Sauber – Ferrari); fuori dal podio i due protagonisti della stagione: Vettel giunge quarto ed Alonso 5°. In ottica mondiale si ha così l’inglese in testa con 88 punti, il tedesco secondo con 86 e lo spagnolo terzo a quota 85.

Venerdì 7 Giugno

Libere 1: 10:00-11:30 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 1)

Libere 2: 14:00-15:30 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 1)

Sabato 8 Giugno  

Libere 3: 10:00-11:00 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 1)

Qualifiche: 13:00-14:00 (Sky Sport F1 HD – Rai 2)

Domenica 9 Giugno

Gara: 14:00   ̶   giri 70  ̶  305,270 km (Sky Sport F1 HD – Rai 1)

* tutti gli orari indicati si riferiscono al Canada: tra Italia e Canada ci sono 6 ore di differenza.

Distanza a giro: 4,361 km

Numero di curve: 12

Senso di marcia: orario

RECORD

Giro prova: 1:12.275 – R Schumacher – Williams BMW – 2004
Giro gara: 1:13.622 – R Barrichello – Ferrari – 2004
Distanza: 1h28:14.803 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Vittorie pilota: 7 – M Schumacher
Vittorie team: 13 – McLaren
Pole pilota: 6 – M Schumacher
Pole team: 11 – McLaren
Migliori giri pilota: 4 – M Schumacher
Migliori giri team: 11 – McLaren
Podi pilota: 12 – M Schumacher
Podi team: 31 – Ferrari

Albo d’oro

01. 1961 P Ryan – Lotus Climax
02. 1962 M Gregory – Lotus Climax
03. 1963 P Rodriguez – Ferrari
04. 1964 P Rodriguez – Ferrari
05. 1965 J Hall – Chaparral Chevrolet
06. 1966 M Donohue – Lola Chevrolet
07. 1967 J Brabham – Brabham Repco
08. 1968 D Hulme – McLaren Ford
09. 1969 J Ickx – Brabham Ford
10. 1970 J Ickx – Ferrari
11. 1971 J Stewart – Tyrrell Ford
12. 1972 J Stewart – Tyrrell Ford
13. 1973 P Revson – McLaren Ford
14. 1974 E Fittipaldi – McLaren Ford
15. 1976 J Hunt – McLaren Ford
16. 1977 J Scheckter – Wolf Ford
17. 1978 G Villeneuve – Ferrari
18. 1979 A Jones – Williams Ford
19. 1980 A Jones – Williams Ford
20. 1981 J Lafitte – Ligier Matra
21. 1982 N Piquet – Brabham BMW
22. 1983 R Arnoux – Ferrari
23. 1984 N Piquet – Brabham BMW
24. 1985 M Alboreto – Ferrari
25. 1986 N Mansell – Williams Honda
26. 1988 A Senna – McLaren Honda
27. 1989 T Boutsen – Williams Renault
28. 1990 A Senna – McLaren Honda
29. 1991 N Piquet – Benetton Ford
30. 1992 G Berger – McLaren Honda
31. 1993 A Prost – Williams Renault
32. 1994 M Schumacher – Benetton Ford
33. 1995 J Alesi – Ferrari
34. 1996 D Hill – Williams Renault
35. 1997 M Schumacher – Ferrari
36. 1998 M Schumacher – Ferrari
37. 1999 M Hakkinen – McLaren Mercedes
38. 2000 M Schumacher – Ferrari
39. 2001 R Schumacher – Williams BMW
40. 2002 M Schumacher – Ferrari
41. 2003 M Schumacher – Ferrari
42. 2004 M Schumacher – Ferrari
43. 2005 K Raikkonen – McLaren Mercedes
44. 2006 F Alonso – Renault
45. 2007 L Hamilton – McLaren Mercedes
46. 2008 R Kubica – BMW
47. 2010 L Hamilton – McLaren Mercedes
48. 2011 J Button – McLaren Mercedes                                                                                                                 49. 2012 L Hamilton – McLaren Mercedes

 

“bienvenue au Quebec”

 

Matteo Bramati, Andrea Villa

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