Gp del Belgio, Lauda: “Verstappen è da psichiatria”

All'austriaco non sono piaciuti gli atteggiamenti del pilota della Red Bull

Gp del Belgio, Lauda: “Verstappen è da psichiatria”

Il comportamento di Max Verstappen nel weekend del Gran Premio del Belgio non è passato inosservato nel paddock e tra i tifosi che hanno ampiamente criticato l’olandese per degli atteggiamenti fin troppo aggressivi nei confronti dei propri colleghi, a partire dai contatti con le due Ferrari, fino ad arrivare al duello ruota a ruota con Sergio Perez.

Nel dopo gara il pilota della Red Bull aveva accusato senza mezzi termini i due Ferraristi per il contatto alla prima curva, rei di averlo stretto e spinto verso il muro, arrivando anche a dire che si sarebbero dovuti vergognare per aver causato un incidente del genere. Non è dello stesso avviso, però, Niki Lauda, che ha aspramente criticato le parole di Verstappen: “Quando Verstappen dice che la colpa è di Kimi per il contatto, è da reparto di psichiatria. I piloti non devono mettersi a rischio a vicenda senza motivo. È andato ben oltre il limite quando non ce n’era bisogno e non si è neanche reso conto che stava sbagliando” ha detto il tre volte campione del mondo.

Ma più che il contatto alla partenza, ciò che non è piaciuto è stato l’atteggiamento fin troppo aggressivo dell’olandese nella seconda parte di gara, quella dopo la bandiera rossa, in particolar modo i suoi cambi di traiettoria, fin troppo repentini: “Il suo stile di guida aggressivo, questo continuare a muoversi, non può farlo. Lo ha già fatto in Ungheria, non può continuamente cambiare traiettoria. Le lamentele di Kimi erano pienamente giustificate” ha aggiunto Lauda, piuttosto infastidito da un atteggiamento che si è già ripetuto più volte nel corso della stagione.

Niki non resterà con le mani in mano e presto andrà a parlare con il padre di Max, Jos Verstappen, sperando che il figlio possa calmarsi: “Parlerò con suo padre Jos, so esattamente cosa gli dirò: ‘Parla con il tuo ragazzo, quello che ha fatto è ben oltre il limite e non è assolutamente necessario'” – ha detto l’austriaco alle emittenti locali -. “Verstappen deve vincere le gare e far crescere il suo talento, ma continuando con questi errori non vincerà. Ha un talento sconfinato, ma deve guardarsi intorno però, perché non può mettere a rischio gli altri piloti, con i quali deve confrontarsi lealmente in pista” ha poi concluso il direttore non esecutivo della Mercedes.

Gianluca D’Alessandro

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