Formula 1 | Pirelli, il punto sulle strategie dopo il GP a Baku

Mario Isola: "La VSC ha reso la gara su più soste"

Formula 1 | Pirelli, il punto sulle strategie dopo il GP a Baku

La Red Bull sigla una doppietta, con Max Verstappen, il sesto vincitore della storia della gara in Azerbaigian, e Sergio Perez. I due piloti hanno condotto la gara con una strategia identica: al via con la gomma media P Zero Yellow, hanno poi effettuato due stint con la P Zero White Hard, sfruttando la seconda virtual safety car per effettuare gli ultimi pit stop.

In costanza di safety car virtuale, un pit stop richiede circa la metà del tempo che in condizioni di bandiera verde. I primi quattro piloti al finish hanno utilizzato una strategia a due soste, con i due Mercedes (terzi e quarti) che hanno effettuato le prime soste durante la prima virtual safety car, ovvero pochi giri prima che i piloti Red Bull facessero le loro prime soste. È stato uno dei giorni più caldi del weekend a Baku.

Alle 15:00 ora locale, quando la gara è partita, le temperature della pista superavano i 50 gradi centigradi, mettendo a rischio di degrado termico le gomme con mescole più morbide. La maggior parte dei piloti ha iniziato con la gomma media, mentre solo cinque hanno iniziato con la dura. Il meglio piazzato di quest’ultimi è stato Daniel Ricciardo su McLaren, arrivato settimo.

Come le mescole hanno fatto la differenza

HARD: La mescola chiave di oggi, che ha resistito molto bene alle alte temperature e alla velocità del circuito cittadino di Baku. Non ha mostrato nessun segno di degrado e ha permesso ai piloti di spingere al massimo. Pierre Gasly di AlphaTauri e il pilota dell’Aston Martin Sebastian Vettel, rispettivamente quinto e sesto, hanno completato un ultimo stint di 42 giri con la Hard, dopo aver effettuato il cambio gomme durante la prima safety car virtuale. Il giro più veloce (che vale un punto ai fini della classifica generale) è stato ottenuto da Perez utilizzando la dura.

MEDIUM: La scelta preferita per l’inizio della gara, anche se molti piloti hanno preferito cambiare presto, al nono giro, per approfittare del pit stop “gratuito” offerto dalla virtual safety car. Come previsto, la Medium ha mostrato un certo degrado, ma nei limiti dei parametri previsti.

SOFT: Per la seconda gara consecutiva, questa è stata utilizzata solo da Yuki Tsunoda di AlphaTauri, che è passato alle morbide quando ha fatto una sosta non programmata per le riparazioni dell’alettone posteriore, verso la fine della gara. Date le condizioni odierne, la Soft era inadatta agli stint più lunghi.

Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing di Pirelli

“Sarebbe stata molto probabilmente una gara con una sola sosta, ma le opportunità di pit stop con perdita di tempo minima offerte dalle safety car virtuali non potevano essere ignorate da molti team, che di fatto ne hanno approfittato. Ciò ha ovviamente influenzato la strategia. Abbiamo visto ancora una volta i primi sette piloti fare solo una sola sosta, il che sottolinea la durata e le prestazioni delle gomme. Nelle condizioni di oggi, caratterizzate dal fondo della pista bollente e da alte velocità, era chiaro che le mescole più dure sarebbero state le più adatte: una circostanza alla quale molti team si erano preparati, risparmiando più di un treno di gomme dure per la gara.”

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