Formula 1 | Marchionne risponde alle critiche: “Gli italiani in F1 non sono un atto dovuto”

"Giovinazzi ha talento, ma c'è bisogno di un percorso di crescita graduale" ha aggiunto

Formula 1 | Marchionne risponde alle critiche: “Gli italiani in F1 non sono un atto dovuto”

Il ritorno di Alfa Romeo in Formula Uno è un momento storico per tutta l’Italia, parola di Sergio Marchionne. Secondo l’Amministratore Delegato di FCA, il marchio del Biscione ha tutte le capacità per poter svolgere un ottimo lavoro insieme alla Sauber, avviando un progetto che punta alla valorizzazione non sono del team, ma anche del “Made in Italy”. Marchionne è convinto del potenziale di questo binomio, soprattutto a lungo termine, e spera che le prestazioni diano ragione a questa idea.

Ecco le parole di Sergio Marchionne: “Festeggiamo un momento storico, il ritorno dell’Alfa Romeo è importante per tutta la Formula 1. Ridiamo all’Alfa Romeo la possibilità di riportare in pista il suo passato glorioso, e allo stesso tempo restituiamo alla Formula 1 un suo grande pezzo di storia.Siamo sempre stati convinti che Alfa Romeo dovesse esprimere il proprio potenziale nelle corse, in uno sport che rappresenta la massima espressione della tecnologia e del valore dell’uomo, ovvero dei simboli dell’Alfa Romeo. Il ritorno del marchio in Formula 1, è un momento speciale non solo per noi, ma per tutto il paese”.

Conclusione infine su Antonio Giovinazzi e sulle possibilità di un pilota italiano in F1: “Portare un pilota italiano non è un atto dovuto. Credo in Giovinazzi e tutti quanti siamo convinti che abbia del potenziale, ma c’è bisogno di un percorso di crescita graduale. Non vogliamo bruciare i nostri talenti. Voglio riportare un pilota nostrano e ci sto lavorando, ma Antonio non è il solo italiano. C’è bisogno di un programma serio a medio-lungo termine che parta dai kart e li aiuti a venire su. Noi ci impegneremo al massimo su questo frangente”.

Roberto Valenti

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