Formula 1 | E’ guerra tra FIA e Liberty Media per le parole di Ben Sulayem dopo l’offerta dell’Arabia Saudita

Lettera indirizzata al presidente della Federazione: "Commenti che interferiscono, è stato oltrepassato il limite"

Formula 1 | E’ guerra tra FIA e Liberty Media per le parole di Ben Sulayem dopo l’offerta dell’Arabia Saudita

Non è un gran periodo per Mohammed Ben Sulayem. Il presidente della FIA, a capo della Federazione da un anno ha avuto un’uscita a quanto pare infelice in merito alla presunta offerta di 20 miliardi di dollari che Liberty Media avrebbe ricevuto dall’Arabia Saudita, più precisamente dal fondo PIF. Il numero uno di Dubai ha quindi commentato questa notizia, esortando le parti in causa a usare buon senso e non pensare soltanto ai soldi, ma a come migliorare il prodotto Formula 1. Non si è fatta attendere la risposta di Liberty Media, la quale avrebbe mandato una lettera proprio a Ben Sulayem, e gli inglesi di Sky l’hanno riportata. Nel breve, l’organo che gestisce i diritti del Circus invita la FIA a non intromettersi in situazioni che non la riguardano.

“La Formula 1 – si legge nella nota – ha il diritto esclusivo di sfruttare i diritti commerciali del campionato mondiale di Formula 1. La FIA si è impegnata in modo inequivocabile a non fare nulla che possa pregiudicare la proprietà, la gestione e lo sfruttamento di questi diritti. Riteniamo che quei commenti, fatti tramite l’account social ufficiale del presidente della FIA, interferiscano con questi diritti in maniera inaccettabile”.

Ben Sulayem ha oltrepassato i limiti delle proprie competenze. Qualunque individuo o organizzazione che commenti il valore di un’entità quotata in borsa, soprattutto facendo intendere di essere in possesso di conoscenze interne nel farlo, rischia di causare un danno sostanziale agli azionisti e agli investitori di questa entità, per non parlare della potenziale esposizione a gravi conseguenze normative. Nel momento in cui questi commenti danneggino il valore di Liberty Media, la FIA potrebbe risultarne responsabile”.

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