Ferrari, Arrivabene frena gli entusiasmi: “Nessun super motore a Sochi, evoluzione graduale”
Il team principal del Cavallino minimizza la portata dello step evolutivo della PU per il GP di Russia
Dalla Russia con…mistero. Inzia così l’avvicinamento della Ferrari a Sochi, con una mezza smentita che sortirà un effetto “spiazzante” per i tifosi del Cavallino, già pronti a stappare lo champagne per le ipotizzate modifiche al motore.
La Ferrari, secondi i beninformati, si presenterà in Russia con una nuova ala anteriore e un motore (il terzo per Vettel) profondamente migliorato, con la spendita di tre “gettoni” per migliorare la combustione. Uno step evo della Power Unit 2016 che sembrava una risposta alla Mercedes e un passo avanti dopo i problemi di affidabilità sofferti nelle prime due gare stagionali.
Maurizio Arrivabene, team principal della Ferrari, non ha smentito l’impiego di tokens per la Russia, nè l’ipotesi del terzo motore per Seb, però si è affrettato a raffreddare gli animi, minimizzando l’importanza degli aggiornamenti previsti per il motore.
“Porteremo qualcosa a Sochi, ma non di importanza rilevante – ha spiegato Arrivabene ai brasiliani di UOL – La nostra filosofia si basa su una crescita graduale senza stravolgimenti. Abbiamo iniziato il 2016 con un concetto tutto nuovo e non ha senso portare in pista miglioramenti rivoluzionari. Lo sviluppo del motore segue la stessa filosofia. L’uso dei gettoni sarà molto graduale”.
Antonino Rendina
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