Fernando Alonso: trenta candeline per il pilota spagnolo

Fernando Alonso: trenta candeline per il pilota spagnolo

L’inizio della tre giorni di Budapest, con le prove libere del Venerdì, è anche il giorno del trentesimo compleanno di Fernando Alonso.

Il pilota di punta della Ferrari è nato infatti ad Oviedo il 29 Luglio del 1981.

Fernando ha debuttato in Formula 1 con la Minardi nel 2001, esattamente dieci anni fa. Nel 2002, è passato alla Renault nel ruolo di collaudatore, ed è stato promosso con la partenza di Jenson Button (verso la Honda) per il 2003 da Flavio Briatore, come pilota titolare.

Budapest è un’occasione particolare per festeggiare, per il pilota spagnolo. E’ infatti il tracciato dove Fernando ha conquistato la sua prima vittoria in F1, proprio nel 2003, con il team francese. La stessa Scuderia con la quale, nel 2005 e nel 2006, si sarebbe poi laureato Campione del Mondo, lottando per il primo titolo con Kimi Raikkonen (allora in una Mclaren dall’affidabilità quasi inesistente) e per il secondo con Michael Schumacher, all’ultimo anno in Ferrari.

Budapest è anche il luogo dove la rivalità in Mclaren con Lewis Hamilton ha raggiunto l’apice, nel 2007, con il famoso pit-stop prolungato ai danni del debuttante inglese che scatenò le ire di Ron Dennis. Insomma, ricordi dolci e amari per Fernando in questo paese.

Fernando arriva all’appuntamento ungherese del 2011 con il morale alto, dopo la vittoria a Silverstone e il buonissimo secondo posto del Nurburgring, alle spalle di uno scatenato Lewis Hamilton.

La Ferrari, con le modifiche portate in Inghilterra, pare aver recuperato parte del gap prestazionale che la separa dalla Red Bull. La quale però, a detta dello stesso Fernando, rimane il punto di riferimento tecnico di questo Mondiale.

Lo spagnolo è attualmente quarto in classifica con 130 punti, a 86 di distacco da Sebastian Vettel e dietro a Mark Webber (139) e Lewis Hamilton (134). L’obiettivo Mondiale, nonostante i due weekend non felici della Red Bull, pare comunque non essere alla portata nè della Ferrari, nè della Mclaren. Il tedesco può gestire il vantaggio come fece Jenson Button nel 2009.

In ogni caso, se le prestazioni si dovessero mostrare livellate come al Nurburgring (ma bisogna considerare l’incognita tempo), da qui alla fine del Mondiale potremo assistere a gare avvincenti come quella di una settimana fa.

Fernando anche per Budapest confida in una Ferrari competitiva e, 10 anni dopo il suo primo Gran Premio d’Ungheria, cercherà di farsi un bel regalo di compleanno. Intanto, auguri!

Alessandro Secchi
F1Grandprix.it

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