F1 | Vettel lancia l’allarme: “La situazione è grave, c’è il rischio che la Formula Uno scompaia”

"La F1 è sempre costata tanti soldi", ha precisato il quattro volte campione del mondo

F1 | Vettel lancia l’allarme: “La situazione è grave, c’è il rischio che la Formula Uno scompaia”

Sebastian Vettel non è mai banale nelle sue dichiarazioni. Il tedesco infatti ha puntato il dito contro l’attuale situazione vigente in Formula Uno, focalizzandosi sulle decisioni prese dal Circus in materia di ecosostenibilità. Difatti una delle ultime grandi battaglie varate dalla Federazione è quella di ridurre le emissioni di carbonio dal prossimo anno, azzerandole entro il 2030.

Il quattro volte campione del mondo, che dal prossimo anno sarà un nuovo pilota dell’Aston Martin, auspica che la Formula Uno possa continuare a essere un punto di riferimento reale e non solamente su un piano puramente teorico. Un’idea quest’ultima che non fa certamente il bene della categoria che rischia seriamente di rimetterci in visibilità

La gravità della situazione non è compresa. Lo trovo frustrante. Sappiamo, ma non facciamo. Così sigilliamo la nostra scomparsa nell’irrilevanza – ha dichiarato Vettel, intervistato dal Frankfurter Allgemeine Zeitung – Una quota del 10% di biocarburante di seconda generazione sarà obbligatoria solo in Formula 1 dal 2022. Allo stato attuale, la quota non aumenterà al 30% fino all’introduzione del nuovo regolamento sui motori tra 2025 e 2026. Trovo tutto questo molto deludente”.

Questa non è un’innovazione – ha precisato il tedesco – Perché la F1 è così indietro? C’è una grande opportunità per la F1 di garantire autenticamente la sua esistenza, ma questo viene ignorato. Penso che sia proprio questo ruolo pionieristico che può garantire la sopravvivenza del nostro sport. Abbiamo il motore a combustione interna più efficiente al mondo, ma non serve al mondo, perché il modo in cui lo usiamo non troverà mai la sua strada nella produzione di massa”.

Il tedesco, parlando poi delle power unit istituite in F1 dal 2014, ha aggiunto: “Abbiamo il motore a combustione interna più efficiente al mondo, ma non serve a niente, perché non troverà mai la sua strada nella produzione di serie. L’unica cosa che passa è il messaggio del marchio, perché il motore ibrido è considerato molto più positivo per l’equilibrio ambientale rispetto al normale motore a combustione. La F1 è sempre costata tanti soldi. La concorrenza e l’ambizione hanno sempre aperto abbastanza portafogli”.

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