F1 | T-Tray, ombre sulla Red Bull: avrebbe cambiato l’assetto tra qualifiche e gara
La squadra di Milton Keynes è nell'occhio del ciclone per la violazione reiterata del Parco Chiuso
Ci sono nuovi sviluppi in merito al caso T-Tray scoppiato ad Austin. Alcuni team hanno sollevato preoccupazioni riguardo a una squadra che potrebbe aver sviluppato un sistema per regolare l’altezza della piastra anteriore del fondo (T-Tray) tra le qualifiche e la gara. Questa pratica offrirebbe un vantaggio significativo nell’ottimizzare l’altezza da terra. In particolare, l’obiettivo sarebbe regolare l’assetto per il minimo carico di carburante nelle qualifiche e poi adattarlo per il massimo carico in gara, ottenendo così un set-up ideale senza che la vettura tocchi l’asfalto.
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Dalle ultime indiscrezioni che arrivano direttamente dal paddock del Texas, pare che sia la Red Bull l’indiziata dei controlli specifici da parte della FIA, anche se da Milton Keynes in un primo momento hanno negato quelle che al momento restano delle speculazioni. La squadra campione in carica è quindi nell’occhio del ciclone, e anche testate molto vicine all’ambiente austriaco e a quello olandese di Max Verstappen, come RacingNews365 e De Telegraaf parlano di una Red Bull coinvolta nella questione. Nelle ultime ore, stando a quanto scritto dai colleghi PlanetF1, il team avrebbe ritrattato il tutto, tanto da intavolare un accordo con la FIA per capire come procedere da qui in poi. Seguiranno ovviamente aggiornamenti sul tema.
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