F1 | Red Bull, Max Verstappen: “Devono capire i motivi per cui l’ho fatto”

"Se Checo avrà bisogno di aiuto, io ci sarò. E' importante averne parlato e capisco la sua delusione" ha spiegato il campione del mondo

F1 | Red Bull, Max Verstappen: “Devono capire i motivi per cui l’ho fatto”

Il Gran Premio di Interlagos ha fatto venire a galla non solo le mancanze della RB18, questo weekend più che mai dispersa, ma anche quelle liti familiari finora nascoste. In realtà, di questa “antipatia” tra Max Verstappen e Sergio Perez, qualcosa si era visto: scie non date, aiuti negati. Forse il tutto risale alla qualifica di Monaco – dove, secondo dei rumor, Perez causò bandiera rossa per congelare le posizioni e si dice che abbia poi ammesso di averlo fatto di proposito -, fatto sta che oggi Verstappen lo ha detto apertamente: “Ve l’ho già detto, non chiedetemelo di nuovo. Sapete come la penso e la mia risposta è no“. Ma andiamo con ordine: il campione del mondo scatta dalla terza posizione sulle soft, ma dopo la Safety Car tenta l’attacco sull’antico rivale Lewis Hamilton, scendendo in ottava posizione dopo il contatto. Per l’incidente, la direzione gara assona 5 secondi penalità, che l’olandese sconta ai box, quando monta la mescola media rientrando in diciassettesima posizione. Da li la rimonta fino alla sosta successiva, dove monta la soft. Dopo la seconda Safety Car l’olandese macina un sorpasso dopo l’altro, arrivando negli scarichi del compagno di squadra, sesto. Il muretto gli comunica di non sorpassare il compagno, per salvare il secondo posto nel campionato piloti, ma in risposta Max si prende la posizione. A Checo viene detto che, se i due saranno vicini alla bandiera a scacchi, Max restituirà la posizione, ma l’olandese si rifiuta: è successo qualcosa, tra i due, che Max si è evidentemente legato al dito. Verstappen taglia il traguardo in sesta posizione; non sappiamo quanto questo risultato possa ripagare Verstappen, che in futuro non potrà forse più contare sull’aiuto del compagno di squadra, mentre sono gelide le parole di Perez: “Si è rivelato per quello che è“.

Anche oggi non avevamo velocità, così come nella Sprint, scivolavamo ovunque e c’era tanto degrado, attaccare era difficile. Non capisco a fondo la penalità di cinque secondi per l’incidente con Lewis, ma non ha comunque compromesso la mia gara, comunque ci mancava qualcosa” ha spiegato Max riguardo la sua gara.

Sulla questione Perez continua: “Abbiamo discusso internamente con la squadra riguardo la questione tra me e Checo e ci siamo lasciati il tutto alle spalle. Capisco la sua delusione, ma devono capire i motivi per cui l’ho fatto, ma è importante averne parlato. Se avrà bisogno di aiuto e ci sarà la possibilità di farlo ad Abu Dhabi, allora sarò li, e lo supporterò. Lottiamo per una doppietta nel campionato costruttori e lavoreremo sodo per farcela“.

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