F1 | Red Bull, Horner: “Lavoriamo come una squadra e corriamo come una squadra”

Il team principal cerca di spegnere i fuochi: "Cercheremo di fare del nostro meglio per aiutare Checo e Max lo supporterà"

F1 | Red Bull, Horner: “Lavoriamo come una squadra e corriamo come una squadra”

Come si dice, i panni sporchi si lavano in famiglia, ma a volte scivolano nei team radio, insinuandosi pericolosi a portata di chiunque, addetti ai lavori e non. Il Gran Premio di Interlagos sarà ricordato non solo per essere stato il peggiore, a livello competitivo, per la Red Bull, ma anche perché è qui che è stato aperto un vaso di Pandora che forse ribolliva da troppo tempo. Max Verstappen ha disobbedito al muretto, che gli ha chiesto di non sorpassare Checo, in lotta per il secondo posto nel campionato piloti. L’olandese ignora la squadra, aggiungendo anzi: “”Ve l’ho già detto, non chiedetemelo di nuovo. Sapete come la penso e la mia risposta è no“. Non manca di farsi sentire il messicano che, ai microfoni dei giornalisti, prima che alcun addetto stampa possa intervenire, dichiara che il compagno di squadra “si è rivelato per quello che è”, e che “se Max ha due titoli, è grazie a me. Dopo tutto quello che ho fatto per lui è un po’ deludente”. Le dichiarazioni ufficiali, però, raccontano altro: sarà che Christian Horner, team principal, ha dovuto fare la ramanzina ai due, o sarà che il team di comunicazione abbia indorato la pillola per correre ai ripari. Certo è che, dopo certe dichiarazioni al vetriolo come quelle di oggi, la storia del lavoro di squadra suona un po’ forzato. Di certo entrambi hanno sbagliato nel parlare a ruota libera, ma anche nell’agire, sopratutto Verstappen: il compagno di squadra è stato davvero determinante, in più di una occasione, per entrambi i titoli iridati conquistati dall’olandese e tenersi Checo Perez come alleato, anche in futuro, non può che essere una arma letale per gli avversari. Verstappen, forse non l’ha capito, ma di certo, per il bene della squadra, dovrà fare buon viso a cattivo gioco, almeno ad Abu Dhabi.

Di rado, quest’anno, abbiamo lasciato un circuito così delusi. Lasciamo il Brasile con un sesto e settimo posto, un risultato davvero lontano dagli standard che ci siamo posti per questa stagione. Il problema era essenzialmente la velocità – ha ammesso il team principal riguardo la gara – George ha guidato davvero bene per tutto il weekend e i vari aggiornamenti della Mercedes, portati durante tutta la stagione, li hanno resi sempre più veloci. Dobbiamo capire il perché di queste performance e arriveremo con i cilindri roventi ad Abu Dhabi“.

Infine, Horner ha dedicato due parole alla questione spinosa tra i due piloti: “Riguardo Max e Checo, abbiamo discusso la questione internamente e ci dirigiamo ad Abu Dhabi come una squadra, cercando di fare del nostro meglio per aiutare Checo a conquistare il secondo posto nel campionato costruttori. Max lo supporterà. E infine, lavoriamo come una squadra e corriamo come una squadra. Questa è l’etica che ci ha permesso di conquistare così tanto successo quest’anno e che continuerà a guidarci sempre più lontano“.

 

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