F1 | Pirelli, il punto sulle strategie dopo le prime libere ad Abu Dhabi

“In FP1 i piloti si sono focalizzati nel prendere familiarità con il nuovo layout", ha affermato Mario Isola

GP Abu Dhabi, le analisi di Pirelli dopo le prime libere a Yas Marina
F1 | Pirelli, il punto sulle strategie dopo le prime libere ad Abu Dhabi

Dopo le prove libere del venerdì sul nuovo layout di Abu Dhabi che assegnerà il titolo iridato, Lewis Hamilton (Mercedes) è stato il più veloce con P Zero Red soft C5, con il miglior tempo di 1’23.691 realizzato in FP2.

Esteban Ocon (Alpine) è stato il secondo più veloce di FP2, anche lui con soft, mentre il rivale di Hamilton per il titolo di Campione del Mondo, Max Verstappen, si è classificato quarto dopo essere stato il più veloce nelle FP1 sempre utilizzando la mescola soft. Il circuito di Yas Marina è stato ridisegnato rispetto allo scorso anno, con cinque curve in meno e un layout più fluido per facilitare i sorpassi. Di conseguenza, il tempo più veloce in FP2 è migliorato di circa 13 secondi rispetto al tempo ottenuto nella medesima sessione l’anno scorso.

Il nuovo layout del circuito stressa un po’ di più i pneumatici, spostando l’accento sui carichi laterali piuttosto che su trazione e frenata. La seconda sessione di prove libere, svoltasi in serata, è stata l’unica rappresentativa prima delle qualifiche, con temperature della pista di 29 gradi e dell’aria di 27 al via.

Circa 10 gradi in meno rispetto alle temperature della pista in FP1. La soft, che non è considerata strategica per la gara dai team, è stata molto utilizzata in FP1 in cui i piloti era focalizzati sull’apprendere sia il nuovo circuito e l’asfalto delle sezioni modificate. Durante le FP2 si sono concentrati sul confronto tra mescole soft e medium, ma effettuando perlopiù stint brevi.

Fino a questo momento il gap prestazionale tra le mescole su questo nuovo layout è stimato in 0,4 secondi tra P Zero White hard e P Zero Yellow medium, mentre quello tra il medium e soft è un po’ più ampio del previsto, circa 0,6 secondi.

Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing di Pirelli

“In FP1 i piloti si sono focalizzati nel prendere familiarità, utilizzando pneumatici soft, con il nuovo layout del circuito e con l’asfalto delle nuove sezioni, mentre le condizioni più rappresentative delle FP2 hanno permesso ai team di concentrarsi maggiormente su simulazioni realistiche di gara e di qualifica utilizzando sia mescole soft che medium per un confronto diretto.

C’è stata qualche abrasione sulla mescola più morbida al mattino con temperature più elevate, che come al solito sono migliorate nel corso della giornata con l’alto grado di evoluzione della pista, grazie anche alle gare di supporto. Il tracciato è ovviamente più veloce dell’anno scorso, e stressa un po’ di più i pneumatici.

A preoccuparci qui sono i cordoli, soprattutto all’uscita delle curve 5 e 9, in quanto piuttosto alti e dalla forma appuntita. Ne stiamo parlando con la FIA, per evitare imprevisti nel weekend”.

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in News F1

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati