F1 | Oscar Piastri, talento esploso che mette nei guai Norris
Piastri sempre più trascinatore McLaren, con il rischio di ridimensionare l'inglese in lotta per il titolo
Oscar Piastri nel GP dell’Azerbaigian è stato autore di una gara favolosa – vinta con merito sull’altrettanto bravissimo Charles Leclerc – nella quale ha dato prova di velocità, cattiveria, manico e capacità di gestione delle gomme.
Dall’Ungheria a Baku, Zandvoort a parte, il ventitreenne australiano è arrivato davanti a Lando Norris, nonostante l’inglese sia il pilota McLaren più avanti in classifica e quello in lotta per il mondiale.
Piastri da un po’ di gare a questa parte sembra definitivamente sbocciato, e la sua consacrazione quale talento in rapida ascesa sta curiosamente coincidendo con la strana lotta iridata che vede coinvolto un confusionario, sfortunato e non sempre impeccabile Norris.
A Monza e Baku Piastri ha recitato in grande stile e senza alcun complesso di inferiorità la parte del primo pilota McLaren, trascinando Woking al primo posto del Costruttori, noncurante delle disavventure del “capitano” Norris.
Non è un caso che dopo l’attacco di disinvolto alla Roggia di Oscar al team mate, in una gara cruciale per le sorti iridate, la Macca si sia affrettata a tornate sui propri passi, affermando che avrebbe fatto di tutto per supportare Norris nella corsa al titolo.
Il problema è che Piastri viaggia con la leggerezza del talento, mentre Lando si è incartato, con il peso di tante occasioni sprecate, gli errori suoi e del team, e la paura di non avere la forza mentale e la continuità utili a chiudere il distacco di punti con Verstappen, obiettivo sempre più difficile GP dopo GP.
La McLaren ha un missile. La MCL38 è forte nei tratti lenti, in trazione, incollata a terra nelle curve veloci e imprendibile sul dritto, quasi come se avesse il Drs sempre aperto. È meritatamente in testa alla classifica Costruttori, e probabilmente tornerà a vincere un titolo iridato dopo sedici anni (2008) e quel Costruttori che le manca addirittura dal 1998 (nel 1999 e nel 2008 al Piloti di Woking corrispose il Costruttori della Ferrari).
In linea teorica la scuderia anglosassone ha tutte le possibilità di lottare ancora per il mondiale con Norris, ma col passare delle gare potrebbe anche “accontentarsi” del titolo riservato alle squadre e godersi l’ascesa al vertice di un campioncino che stiamo imparando a conoscere.
Piastri, al suo secondo anno in massima categoria, sta crescendo in maniera esponenziale, dimostrando in più di un’occasione di possedere la freddezza dei numeri uno. Quella che in tante occasioni quest’anno è mancata a Norris.
Antonino Rendina
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