F1 | Pat Symonds sul budget cap: “I team chiedono spesso più soldi da poter spendere, lo trovo antipatico”
"Quando lavoravo io nelle squadre di Formula 1 avevo sempre un tetto di costi da rispettare", ha detto il britannico
La Formula 1 è entrata nel terzo anno di budget cap. Il limite dei costi imposto dal regolamento finanziario, pur essendo approvato da tutti i team, ha creato non poche difficoltà specialmente alle squadre top, in grado di spendere tanti soldi, e a quelle che hanno bisogno di più tempo e, appunto, denaro per poter recuperare nel corso di una stagione. Pat Symonds, direttore tecnico della Formula 1 ammette di avere a che fare costantemente con le richieste delle squadre, le quali vorrebbero a disposizione più risorse per sopperire magari ad incidenti o intoppi vari. L’ingegnere britannico non ne vuol sentire parlare, anzi trova il tutto a dir poco stucchevole.
“Ho passato 42 anni in Formula 1 e ho sempre avuto un limite di spesa – ha ammesso Symonds. Lo chiamavamo budget, ed era l’importo massimo da poter spendere. Quando sento alcune persone lamentarsi su questioni del tipo “L’incidente ci è costato parecchio, abbiamo bisogno di più soldi” dico sempre che anche io ho avuto degli incidenti nel corso della mia carriera, e ricordo che in un anno avevamo un programma di sviluppo molto ampio, e da Monza in poi, non ricordo bene la stagione ma era a metà degli anni ’90, abbiamo avuto tanti incidenti uno di seguito all’altro, e il budget non è cambiato, quindi siamo stati costretti a interrompere il programma di sviluppo sul quale stavamo lavorando, e per questo motivo non ho simpatia per questo genere di richieste. Adesso, pur lavorando su un limite di costi, i soldi da poter spendere sono comunque tanti: nel 2016 ho avuto la mia ultima esperienza in Williams, il budget a disposizione per tutto il team, quindi non solo le prestazioni in pista, è esattamente lo stesso che adesso le squadre hanno per lavorare sulle vetture”.
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