F1 | Le pagelle del Gran Premio di Imola: Mercedes capolavoro, Ferrari sbaglia ancora

Anche il tredicesimo appuntamento della stagione 2020 è passato, questi i nostri promossi e rimandati

F1 | Le pagelle del Gran Premio di Imola: Mercedes capolavoro, Ferrari sbaglia ancora

Mercedes, 10 e lode – Le Silver Arrows (ora Black Arrows) conquistano il settimo titolo consecutivo nel campionato costruttori. E’ vero, l’era ibrida ha giocato a loro favore ma di fronte a dei numeri così importanti e un dominio incontrastato, non possiamo fare altro che complimentarci con la scuderia di Brackley.

Lewis Hamilton, 10 – Ormai non abbiamo più aggettivi per descrivere il talento del futuro sette volte campione del mondo. Le gare saranno anche diventate noiose ma quello che non si stanca mai è “The Hammer”, autore di una gara magistrale. Bravo e sicuro nella gestione delle gomme, ha macinato giri veloci, demolendo ancora una volta psicologicamente il compagno di squadra.

Valtteri Bottas , 8.5 – Brillante nelle prove e in qualifica ma la gara viene rovinata da un un pezzo di ala della Ferrari, incastrato nella sua W11. Fa un erroraccio alla Rivazza che gli fa perdere la posizione su Verstappen ma con la macchina in quelle condizioni, non si poteva chiedere di più al finlandese.

Daniel Ricciardo, 8 – L’australiano ha conquistato il secondo podio stagionale. Ok, la fortuna ha giocato dalla sua grazie al ritiro di Verstappen e al clamoroso autogol della Racing Point ai danni di Perez, ma Ricciardo va premiato per aver finalmente riportato la Renault nelle posizioni di vertice. Peccato che mancano solo quattro gare alla fine… Ricciardo avrà fatto la scelta giusta a passare in McLaren?

Daniil Kvyat, 7 – Pur consapevole che il prossimo anno non sarà più al volante dell’AlphaTauri, il pilota russo ha portato a casa un lodevole quarto posto, vantandosi giustamente di aver dato paga ad Alex Albon che ha chiuso in ultima posizione.

Charles Leclerc, 6.5 – Bellissimo il sorpasso all’esterno su Magnussen alla curva Tosa. Il monegasco ha grinta e tanta voglia di arrivare in alto ma purtroppo, date le prestazioni della macchina, deve accontentarsi di un dignitoso quinto posto.

Norris e Sainz, 6 – Sufficienza piena per il team che conquista un’importante top 10 per la classifica mondiale ma più di questo non fa e ci aspettiamo di più dalla squadra che abbiamo visto brillare ad inizio stagione.

Kimi Raikkonen, 8 – 14 anni dopo l’ultimo GP di Imola, Kimi è ancora lì. Rinnova il contratto per un altro anno con Alfa Romeo e in gara stupisce tutti con la gestione delle gomme (ben 48 giri con gomma media senza sosta), concludendo in nona posizione. E’ proprio vero, l’età è solo un numero!

Antonio Giovinazzi, 7 – Sarà stata anche l’aria di casa, ma il nostro Antonio è diventato il mago delle partenze. Recupera ben sette posizioni al via e conclude con il decimo posto. Rinnovo con Alfa Romeo più che meritato.

Sergio Perez, 7.5 – Gara rovinata per un’inutile chiamata ai box durante la safety car. Il messicano aveva già in tasca il terzo posto e sarebbe arrivato ancora una volta davanti al compagno di squadra Lance Stroll. Sembra quasi che qualcuno non lo volesse sul podio (Chi vuol capire capisca!).

Max Verstappen, 7.5 – Una foratura allo pneumatico posteriore ha rovinato tutto ma non possiamo non dare un bel voto al pilota olandese, sia per lo scatto allo start, sia per la seconda posizione guadagnata ai danni di un Bottas troppo sotto pressione. La Red Bull è Max Verstappen, non ci sono dubbi.

Sebastian Vettel, 7 – Questa volta non possiamo proprio prendercela con il quattro volte campione del mondo. Riscatta una qualifica deludente e in gara riesce a lottare per restare in Top 10 ma ci pensa il team a rovinare tutto nel pit-stop che gli fa perdere posizioni importanti e soprattutto i punti. Lodevole il suo team radio dove conforta la squadra, anche se aveva mille motivi per non farlo.

Pierre Gasly, 6.5 – Qualifica impeccabile, un bellissimo casco per rendere omaggio al compianto Ayrton Senna nella pista che ce l’ha portato via 26 anni fa, un’ottima partenza ma la magia viene interrotta a causa di un problema alla pressione dell’acqua che lo costringe al ritiro. Forse meritava la promozione in Red Bull ma il francese e il team di Faenza formano ormai un’accoppiata unica.

Nicholas Latifi, 6 – E’ vero, ci sono stati tanti ritiri ma al canadese va riconosciuto il merito di aver portato la Williams a ridosso della zona punti.

Lance Stroll, 5 – Un contatto al via e poi l’incidente al pit-stop con il meccanico, gara incolore del canadese che prende ancora paga dal compagno di squadra.

George Russell, 5- Un errore sotto regime di safety car, lo costringe al ritiro di quella che molto probabilmente era la miglior gara disputata da quando è in Formula 1.

Alex Albon, 4 – Quindicesimo e ultimo al traguardo. Helmut Marko chiede più tempo ma ormai mancano solo 4 gare al termine. Ok, avere Max Verstappen come compagno di squadra non è il massimo, ma l’anglo-thailandese non è più un rookie e doveva dimostrare molto prima di che pasta è fatto.

Gli altri: Grosjean (5), Magnussen (5), Ocon (NC)

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