F1 | Haas, Nikita Mazepin: “E’ stato il mio miglior sorpasso degli ultimi tre anni”

Il russo termina per la seconda volta davanti al compagno di squadra Mick Schumacher che ammette: "Non è stato facile"

F1 | Haas, Nikita Mazepin: “E’ stato il mio miglior sorpasso degli ultimi tre anni”

Nikita Mazepin termina per la seconda volta una gara davanti al compagno di squadra Mick Schumacher – era già accaduto a Monaco. I due piloti Haas hanno entrambi montato mescola media al via, con Nikita che ha subito recuperato una posizione, mentre Mick ne recupera ben due. Alla ripartenza dopo la bandiera rossa causata dall’incidente di Max Verstappen, Schumacher si schiera in quindicesima posizione, mentre Mazepin è diciottesimo: i due si accodano al gruppo fino al pit-stop, quando montano entrambi mescola media, e Mazepin si rende autore di un sorpasso ai danni proprio del compagno di squadra. Alla fine il russo è diciassettesimo alla bandiera a scacchi, con Mick a seguire dietro di lui.

E’ stata davvero dura! Il weekend è stato positivo. Ero molto felice del bilanciamento della vettura, ma eravamo lenti rispetto agli altri team, non eravamo in grado di lottare con nessuno oggi – ha spiegato il russo – ovviamente non siamo riusciti a modificare molto la vettura come negli altri weekend, ma credo che siamo riusciti a trovare un buon set-up, che non era del tutto adatto alla qualifica, ma ha funzionato bene su una pista come questa. Ho spinto al massimo all’inizio per cantare di portarmi davanti, ma si sa, è difficile sorpassare sua questa pista, e ho sfruttato le gomme, ma poi ho fatto probabilmente il mio miglior sorpasso degli ultimi tre anni“.

Leggermente più demoralizzato Schumacher, che attende di tornare in pista in Ungheria.

Non è stato facile. Sfortunatamente abbiamo faticato con le gomme per via del nostro approccio – ha rivelato Mick – abbiamo tentato di non surriscaldarle nei primi giri, e sembra che Nikita abbia spinto un po’ troppo in quella parte di gara, ma sia comunque riuscito a tenere le gomme nel range. Voglio capirne il motivo, perché penso ci fosse il margine per andare più veloce. Impareremo anche da questo per essere più forti a Budapest“.

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