F1 | GP Olanda, Zandvoort 1979: quando Gilles Villeneuve guidò su tre ruote
Quel giro 'estremo' compiuto dal compianto pilota canadese ha fatto storia
La giornata odierna ha sancito il ritorno del Gran Premio d’Olanda nel calendario iridato a partire dalla prossima stagione. La pista di Zandvoort, che ha ospitato il Circus tra gli anni ’50 e ’80, ha scritto pagine importanti nella storia della Formula Uno delle quali una di esse ebbe come protagonista Gilles Villeneuve.
Nell’edizione 1979 il compianto pilota canadese deliziò il pubblico olandese non solo con il noto sorpasso all’esterno della curva Tarzan Bocht ai danni della Williams-Ford Cosworth di Alan Jones, conquistando la momentanea vetta della gara, ma anche per il famoso giro condotto su tre ruote.
Villeneuve, scattato dalla terza fila accanto alla Ferrari del compagno di squadra Jody Scheckter in virtù del sesto tempo ottenuto in qualifica, subì il ritorno di Jones con cui ingaggiò un nuovo duello nel corso del 47° passaggio: l’australiano infatti mise sotto pressione l’Aviatore nei pressi della nuova chicane, con quest’ultimo che terminò in testacoda lasciando così strada alla W07.
Una manovra ‘violenta’, estrema, che danneggiò seriamente la gomma posteriore sinistra della 312 T4 numero 12 che iniziò a sgonfiarsi. Il ‘colpo di grazia’ alla copertura venne dato poco dopo da un lungo che Villeneuve compì alla prima curva, provocandone il dechappamento. Anziché alzare bandiera bianca, il canadese decise di proseguire mettendo la retromarcia per tornare in pista.
A quell’ennesima sollecitazione la gomma si accartocciò su se stessa con la Rossa che percorse un giro su tre ruote, ma a un certo punto la struttura della gomma si strappò di netto rimanendo attaccata alla monoposto attraverso le tubazioni dei freni. Rientrato ai box, con il braccio destro alzato per segnalare la situazione di pericolo agli altri piloti presenti in pista che man mano lo superavano, Villeneuve (nella sua più totale ingenuità, come aveva già fatto in passato in episodi simili) chiese invano ai meccanici di riparare il guasto che aveva arrecato alla monoposto.
La manovra del canadese venne successivamente criticata per l’eccessiva pericolosità, con Mario Poltronieri che in fase di commento dichiarò: “Queste sono purtroppo le esuberanze giovanili di Villeneuve alle quali siamo un po’ abituati”.
Ma Gilles era appunto questo: prendere o lasciare. Con lui non esistevano vie di mezzo o compromessi.
Piero Ladisa
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