F1 | Ferrari, Elkann: la squadra si sta muovendo nella giusta direzione

"Con Vasseur è molto più unita", l'ammissione del presidente del Cavallino

F1 | Ferrari, Elkann: la squadra si sta muovendo nella giusta direzione

Nell’ultimo appuntamento di Las Vegas, dove la Formula 1 è tornata di scena nel Nevada dopo un’assenza di ben 41 anni, era presente anche lo stato maggiore della Ferrari nelle persone del presidente John Elkann e dell’amministratore delegato Benedetto Vigna. La presenza del numero uno di Maranello non è passata certamente inosservata, con lo stesso Elkann che ha concesso un’intervista pubblicata nelle scorse ore su BBC Sport.

Il CEO di Exor ha fatto un bilancio sulla situazione della Ferrari, discutendo anche dell’uomo che ha scelto come nuovo team principal Ferrari: Frederic Vasseur. Per il manager francese, che ha preso il posto di Mattia Binotto, con l’ingegnere italo-svizzero che un anno fa ha concluso la sua lunga esperienza professionale in Ferrari durata oltre un quarto di secolo, Elkann ha espresso parole importanti sottolineando inoltre una compattezza della stessa scuderia dal suo arrivo.

“La squadra si sta muovendo al 100%” nella giusta direzione. Con Vasseur è molto più unita – ha dichiarato Elkann – Ci sono così tante persone di incredibile talento vogliono venire in Ferrari, questo è un segnale molto forte. La responsabilità è davvero uno dei maggiori fattori determinanti che ha permesso ai nostri rivali di fare bene. Tendono ad essere più agili e più veloci. E Fred aveva questi attributi, avendo lavorato nel motorsport per tutta la sua vita professionale e avendo avuto molto successo in diverse categorie, ma anche in F1 avendo gestito un team più piccolo. Quindi da un lato porta con sé una cultura della responsabilità, ma conosce e ha anche operato in organizzazioni più piccole, più efficaci e più agili, e questo è sicuramente qualcosa che ci mancava rispetto ai nostri rivali più forti”.

Elkann, parlando degli ultimi anni, ha detto: “Se si va indietro nel tempo non avevamo la cultura della colpa quando c’erano Jean Todt e Stefano Domenicali. La cultura della colpa devia la responsabilità. Quindi non bisogna incolpare, ma si tratta di essere responsabili. Questa è stata una grande differenza culturale che avevamo. Ricordo che nel 2020 c‘è stata una tale delusione. È stato allora che ho capito che dovevamo prendere la situazione molto seriamente ed era importante guardare cosa stava succedendo, esserne consapevoli e lavorare. Tutti negavano che nel 2022 saremmo stati competitivi. E poi siamo stati in grado di lavorare in questi anni ed essere competitivi nel 2022“. 

Discutendo poi della differenza tra la Ferrari e i rivali ha aggiunto: “Abbiamo una concorrenza molto forte e la Ferrari non è stata in grado di convertire la nostra competitività, il nostro potenziale, in sufficienti vittorie. Perché? Ci sono sempre tante, tantissime ragioni, conta ogni singolo aspetto. Ricordo che ho dovuto impegnarmi ancora di più. Abbiamo avuto una stagione davvero negativa nel 2020 e una delle cose che mi ha sorpreso è aver fatto delle soste peggiori rispetto alla nostra classifica in campionato. Quello era un indicatore della mentalità, perché alla fine per vincere davvero devi essere bravo in tutto. Vero che se non hai una macchina competitiva il resto non ti farà vincere, ma se hai quella mentalità difficilmente puoi vincere”. 

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