F1 | Ferrari, Binotto sull’ingresso della Safety Car: “Decisione arrivata in ritardo”

"Siamo stati bravi a reagire in un solo secondo", ha detto il TP del Cavallino

F1 | Ferrari, Binotto sull’ingresso della Safety Car: “Decisione arrivata in ritardo”

Il Gran Premio del Canada, disputato ieri sul tracciato cittadino di Montreal, è stata una corsa lineare che si è infiammata nel finale dopo l’ingresso della Safety Car causata dall’uscita di pista dell’AlphaTauri di Yuki Tsunoda. Una situazione di congelamento della gara che ha permesso alla Ferrari di richiamare ai box Carlos Sainz per cambiare le gomme, con lo spagnolo che nonostante le coperture più fresche rispetto a quelle di Max Verstappen non è riuscito a sferrare l’attacco decisivo nei confronti dell’olandese dovendosi così accontentare della seconda piazza.

Sulla decisione della direzione gara, di coprire l’incidente del giapponese dapprima con la bandiere gialle e successivamente con la SC, ne ha discusso Mattia Binotto. Il TP della Ferrari ha esternato il suo disappunto per la scelta presa. Infatti per Binotto la direzione gara avrebbe dovuto reagire prontamente con la vettura di sicurezza.

Penso che ci sia voluto molto tempo per decidere l’ingresso della Safety Car – ha dichiarato Binotto, citato da RaceFans – Al momento Carlos era in testa alla gara e penso che la Safety Car sia stata data quando era proprio alla fine del rettilineo principale arrivando all’ultima curva. La squadra è stata molto, molto brava a reagire, e anche il pilota stesso ad entrare ai box. Penso che abbiamo avuto solo un secondo per reagire. Senza quelle buone reazioni sarebbe stata una situazione molto difficile per Carlos. E penso ancora una volta che qui abbiamo bisogno di decisioni più rapide. Da parte mia la decisione è stata tardiva”.

Binotto, completando la propria disamina, ha aggiunto: “Sappiamo che per difendersi avrebbe dovuto essere molto veloce in pista, facendo giri in 17.4 o 17.3, perché Max era molto veloce dietro. Sarebbe stato molto vicino, senza dubbio. Stavamo analizzando se rimanere in pista o rientrare ai box, semplicemente per proteggerci anche da Hamilton che aveva gomme nuove ed era molto veloce. Stavamo monitorando da molto vicino la situazione. Penso che sia molto difficile giudicare e dire come sarebbe finita la gara senza la Safety Car”.

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