F1 | AlphaTauri, Tsunoda ancora a punti ad Interlagos
Sfortunato Ricciardo, che riporta danni all'ala posteriore dopo l'incidente al via
Yuki Tsunoda conquista la nona posizione nel Gran Premio del Brasile, un risultato che ha il sapore di una vittoria. Il giapponese non era riuscito ad esprimere interamente il potenziale della vettura nelle Qualifiche di venerdì, condannandosi ad una partenza dalla sedicesima posizione. Al via Yuki si tiene fuori dai guai, avanzando fino alla decima posizione. Da li, comincia il divertimento: Tsunoda si mantiene sul filo della top 10 lottando prima con Esteban Ocon, poi Valtteri Bottas, fino ad arrivare negli scarichi della Mercedes di Hamilton. Dopo il secondo passaggio ai box, Yuki rientra in pista per tagliare il traguardo in nona posizione, conquistando due punti che si aggiungono ai tre conquistati nella Sprint Race.
“Ottimo lavoro per il team! Sono contento di aver conquistato dei punti, ma avrei potuto fare di più. Ho commesso un errore alla curva 10 che mi ha fatto perdere una posizione, mi dispiace per la squadra. Credo si potesse fare di più, soprattutto perché abbiamo avuto dei problemini di affidabilità che andremo a esaminare. È un vero peccato per Daniel, perché anche lui era molto veloce. Credo che avessimo il potenziale per portare entrambe le auto a punti oggi – continua Yuki – guardando il lato positivo, il fatto che siamo partiti dalla P16 e chiuso in P9 dimostra che la vettura è veloce e che abbiamo fatto un grande passo in avanti nelle ultime gare, da quando ad Austin abbiamo introdotto gli aggiornamenti. Adesso abbiamo un buon ritmo e conquistato punti per tre settimane consecutive: ora è importante mantenere questo slancio per le ultime due gare della stagione. Continueremo a tirare fuori performance dalla vettura e punteremo sempre alla zona punti, per chiudere il gap con la Williams che ci precede nel campionato costruttori”.
Sfortunato, invece, Daniel Ricciardo: al via una gomma “volante” della vettura di Albon colpisce la sua ala posteriore, danneggiandola. L’australiano sembra essere costretto al ritiro, ma poco dopo la direzione gara espone la bandiera rossa. I meccanici del team di Faenza hanno quindi tempo per riparare la vettura, rimettendo Daniel in pista seppur doppiato. Chiude la gara in tredicesima posizione, ma nel corso della gara Ricciardo – come Yuki – dimostra la bontà della vettura di Faenza che, circostanze sfortunate a parte, avrebbe meritato di più.
“La partenza è stata davvero difficile. Ho visto un grosso incidente davanti a me e c’erano tanti detriti. Credevo di poterlo evitare, ma a un certo punto ho visto uno pneumatico che voleva per aria e, come un frisbee, cominciava ad avvicinarsi. Ho controllato gli specchietti e ho visto che lo pneumatico aveva colpito e danneggiato l’ala posteriore. Siamo rientrati ai box e il team ha fatto un lavoro grandioso, riparando la vettura in tempo per riprendere la gara dopo la bandiera rossa. Purtroppo, mi è stato comunicato che Oscar Piastri e io saremmo stati un giro indietro e saremmo potuti ripartire dalla pitlane. La mia frustrazione è dovuta al fatto che oggi eravamo davvero veloci – spiega Daniel – siamo rimasti dietro a Yuki, aiutandolo a guadagnare punti, ma quando abbiamo avuto pista libera, sentivo che avevo un ritmo davvero forte. Penso che durante il fine settimana abbiamo fatto dei buoni progressi e di questo sono contento, soprattutto su questa pista sulla quale non sono mai andato fortissimo. Credo che oggi avrei potuto dare il mio contributo importante alla squadra per la conquista dei punti, se solo non avessi corso con un giro in meno. Adesso non vedo l’ora di correre a Las Vegas”.
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