Alonso: “La scommessa non ha pagato, ma ci sono segnali positivi”
Lo spagnolo non recrimina troppo sul quinto posto in Canada
Fernando Alonso ha sfiorato il colpo grosso a Montreal, ma l’azzardo di restare in pista con una sola sosta non ha portato i risultati sperati e anzi alla fine lo spagnolo deve essere contento del quinto posto agguantato davanti a Rosberg.
“Oggi abbiamo cercato di vincere la gara ma la scommessa fatta puntando sulla sosta unica non ha pagato”, ha spiegato il pilota della Ferrari. “Quando Hamilton è rientrato ai box per la seconda sosta abbiamo scelto di provare a giocarci le nostre carte: ora è facile dire che dovevamo fare quella scelta ma avrebbe significato non provarci nemmeno e avremmo potuto anche perdere la posizione su Vettel”. Il discorso dello spagnolo è semplice: se si fosse scelto di marcare a uomo Hamilton e seguire la sua strategia di due soste, se Vettel fosse rimasto in pista con una sola fermata avrebbe avuto in mano la vittoria. “Gli ultimi giri sono stati lunghissimi: le gomme hanno avuto un calo improvviso ed ero troppo lento per riuscire a difendermi da chi stava rinvenendo alle mie spalle. Il mio ingegnere mi diceva di resistere ma non c’era modo di riuscirci”.
La Rossa pare soffrire le condizioni finali di un GP, con la vettura scarica di carburante infatti la F2012 sembra essere in difficoltà con le gomme. Lo si vide in Australia e Malesia, lo si è visto in Spagna, lo si è visto in Canada. “Il vero problema di oggi è stato il degrado dei pneumatici, non certo la strategia: quest’ultima al massimo ci è costata una posizione ma non dimentichiamoci che era stata proprio la strategia a permetterci di passare davanti a Vettel alla prima sosta. La vettura è stata competitiva praticamente per tutta la gara, non è stata la più veloce perché qui la McLaren, com’era nelle aspettative, era velocissima ma sicuramente abbiamo fatto un passo avanti come prestazione. Dobbiamo capire come migliorare il degrado delle gomme: ciò può dipendere anche da fattori minimi come pochi gradi di differenza in più o in meno nella temperatura, anche se qui magari siamo proprio arrivati alla fine della loro vita. Non è un mondiale di pneumatici ma ogni dettaglio va curato per poter puntare alla vittoria”.
Il ferrarista elogia il fatto che comunque il Cavallino ha lottato per la vittoria: “Per la prima volta quest’anno non abbiamo soltanto cercato di minimizzare i danni anzi abbiamo mirato al bersaglio grosso: è un segnale positivo e ora lo dobbiamo confermare a Valencia e a Silverstone. Sicuramente torniamo a casa con più fiducia nelle nostre possibilità perché questo è stato il passo avanti più importante che abbiamo fatto in termini di sviluppo della vettura da tanto tempo a questa parte”, ha concluso l’asturiano. Peccato però che sia sfumata una vittoria sicuramente possibile e importantissima ai fini del campionato del mondo.
Lorena Bianchi
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