Gran Premio del Belgio 2014, Spa-Francorchamps: Anteprima e Orari del Weekend

Gran Premio del Belgio 2014, Spa-Francorchamps: Anteprima e Orari del Weekend

Orari

Venerdì 22 Agosto

Libere 1: 10:00-11:30 (Sky Sport F1 HD)

Libere 2: 14:00-15:30 (Sky Sport F1 HD)

Sabato 23 Agosto  

Libere 3: 11:00-12:00 (Sky Sport F1 HD)

Qualifiche: 14:00 (Sky Sport F1 HD)

Domenica 24 Agosto

Gara: 14:00   ̶   44 giri  ̶  308,052km (Sky Sport F1 HD)

Diretta:  SKY Sport F1 HD (differita integrale del gran premio su canali Rai: per maggiori informazioni giovedì sera pubblicheremo l’anteprima flash con orari aggiornati)

Gara Precedente

Podio:

Daniel Ricciardo: riprendiamo le fila del campionato ricordandoci quello che è successo poco meno di un mese fa in Ungheria. Abbiamo assistito alla gara più emozionante dell’annata e forse di tanti campionati a questa parte, e a spuntarla è stato proprio l’australiano della Redbull al suo secondo centro stagionale, dopo una gara condotta maestosamente e una strategia ben pianificata. In questa prima parte della stagione il pilota che doveva essere la seconda guida ha messo sotto una grande pressione il tetracampione del mondo tedesco, suo compagno di squadra. Ricciardo si trova addirittura terzo in campionato alle spalle dei due piloti imprendibili della Mercedes. È quindi chiamato in questa seconda parte di stagione a tenere alti i colori della Redbull, sperando comunque nelle buone e possibili prestazioni di Vettel.

Fernando Alonso: in Ungheria la Ferrari ha veramente sfiorato il primo successo del 2014. Soli due giri hanno separato il campiona spagnolo dalla vittoria. Purtroppo ha dovuto cedere il passo fin troppo facilmente a Ricciardo che aveva gomme più fresche. Ma la grinta e la tenacia mostrate da Alonso in gara sono più uniche che rare. Nell’ennesima annata storta del Cavallino, Fernando Alonso cerca di mettere una pezza dove può, ma non essendo ancora capace di compiere i miracoli nel senso stretto del termine, la rossa non ha ancora toccato il gradino più alto del podio. Nella pausa estiva si è diffuso un vociferare di un possibile addio al team di Maranello, ma nulla di ufficiale è stato detto né reso pubblico. Per ora quindi, Fernando rimane a salvare la faccia della Ferrari.

Lewis Hamilton: Solamente terza la prima delle due Mercedes nel weekend Ungherese. Lewis è riuscito a guadagnare dei punti preziosi nei confronti del suo compagno di squadra, sebbene partisse dl fondo della griglia, e Rosberg dalla Pole. Una buona strategia ha aiutato Lewis a risalire velocemente la classifica, e successivamente la sua abilità di guida gli ha permesso di resistere all’attacco in extremis di Nico. Ora sono solo 11 i punti che separano ii due contendenti al titolo mondiale, e la rivalità all’interno del team Mercedes sembra ormai una chiara realtà. Certamente entrambi i piloti ci regaleranno un bellissimo spettacolo per tutto il resto della stagione, e vinceranno numerose altre gare, ma chi riuscirà a fare di meglio?

1 Top di Metà Stagione:

Valterri Bottas: Praticamente sconosciuto al suo esordio in Formula 1, sembra proprio che la stagione della rivelazione sia arrivata per il giovane finlandese. Ha sicuramente avuto la fortuna di trovarsi su di un mezzo inaspettatamente competitivo, tuttavia ha dimostrato un’aggressività e un agonismo che hanno lasciato a bocca aperta sia i responsabili del team, sia Felipe Massa, che sta soffrendo notevolmente il confronto con il compagno di squadra. Lo sappiamo, i finlandesi sonno unici nel loro genere, e Valterri ricorda un po’ Kimi Raikkonen nel modo di approcciarsi ai Gp. Ora tutti lo vogliono, dalla McLaren, alla Lotus e così via, ma Bottas dovrà valutare bene quale sia la scelta migliore, considerando tutto ciò che cambierà nel 2015.

1 Flop di Metà Stagione:

Team Lotus: quello che si dice dalle stelle alle stalle. La Lotus quest’anno è stata inesistente. Dall’inizio alla fine. Fino ad ora perlomeno. Non che ci aspettiamo chissà quali gare da qui ad Abu Dhabi, ma almeno qualche punticino in più. L’anno scorso era tutta un’altra storia. Certo, anche i piloti non aiutano, anche se Romain Grosjean si sta facendo la sua bella carriera nel team di Enstone, Pastor Maldonado è sempre Maldonado. Un nome e una garanzia. Poi quando anche Grosjean spegne il cervello come in occasione del Gp di Ungheria allora il rande fiasco dell’annata 2014 diventa chiaro e lampante.

Circuito

Nome: Circuit de Spa-Francorchamps

Luogo: Francorchamps, Stavelot/Spa, Ardenne, Belgio

Costruzione: La costruzione di questo storico tracciato risale ai primi anni ’20 e la pista nacque dall’unione delle strade che congiungevano i tre paesi di Stavelot, Francorchamps e Malmedy. Inizialmente misurava 14,9 kilometri di pura adrenalina, e da subito venne riconosciuto come uno dei più spettacolari circuiti al mondo. Con gli anni ha subito varie modifiche e ha ospitato il Gp di Formula 1 fino al 1970, quando i piloti riuscirono ad escludere il tracciato dal campionato per la scarsa sicurezza. La pista attuale risale al 1979, e misura circa 7 kilometri. Sono state apportate alcune modifiche al tracciato attuale nel corso degli anni, le più importanti delle quali alla chicane “Bus Stop”. Nonostante tutto ciò, il tracciato di Spa-Francorchamps rimane luogo di culto per tutti gli appassionati delle corse.

Distanza a giro: 7,004km

Numero di curve: 19

Senso di marcia: orario

3 Migliori Parti: Curve 2, 3, 4, Eau Rouge-Radillon: basterebbe solo il nome per descrivere quella parte di tracciato. Forse la parte più bella dell’intero mondiale. La curva dei campioni, si affronta a circa 300km/h cercando di tenere in pista la macchina che danza tra i cordoli. Curva 5, Les Combes: subito dopo il rettilineo del Kemmel, è il punto più agevole per effettuare un sorpasso, sebbene non sia certamente l’unico in questo splendido tracciato. Si tratta di una violenta staccata che porta le vetture da 330 a 140km/h. Curva 18 e 19, chicane Bus Stop: uno stretto destra sinistra nel quale spesso si vedono attacchi al limite e spettacolari sorpassi. Non mancano tuttavia gli incidenti dovuti alla stretta carreggiata e alla traiettoria obbligata.

Stress Meccanico: Il tracciato nella foresta delle Ardenne sollecita particolarmente gli pneumatici sotto ogni punto di vista. La curva dell’Eau Rouge-Radillon, ad esempio, genera con le sue sollecitazioni verticali e laterali addirittura 1000 kg di carico su ogni pneumatico anteriore. La Curva Blanchimont, invece, causa una forte sollecitazione trasversale sullo pneumatico anteriore destro, causando un angolo di deriva di ben 3 gradi. La chicane Bus Stop, complice il basso carico aerodinamico delle vetture, provoca un surriscaldamento superficiale delle coperture a causa e dei bloccaggi in entrata, e del pattinamento in uscita. L’impianto frenante è utilizzato per appena l’11% del giro e nonostante due frenate abbastanza impegnative (Les Combes, Bus Stop) i freni non sono sollecitati eccessivamente, a causa delle curve a percorrenza veloce che richiedono un basso uso del pedale sinistro. Tuttavia se dovesse fare troppo freddo si verificherebbe il problema opposto al solito, ossia un eccessivo raffreddamento dei dischi dei freni.

Scelta Gomme:

Zona DRS: tra curva 18 e curva 1 (con detection point prima della curva 17) e tra curva 4 e curva 5 (con detection point prima della curva 2).

Edizioni Precedenti

Ultime 3 E+dizioni

Edizione 2011: Michael Schumacher celebra i suoi vent’anni di attività sfoggiando un elegante casco placcato in oro, esordì allora con la Jordan – Cosworth. Prove libere: nella prima sessione del venerdì è proprio il pluricampione tedesco a far siglare il miglior crono davanti al compagno di scuderia Nico Rosberg. Nella seconda sessione è invece Mark Webber (RBR – Renault) il più veloce davanti a Fernando Alonso (Ferrari) e Jenson Button (McLaren – Mercedes), terzo anche nelle FP1. Anche nelle libere del sabato mattina Webber si dimostra il più veloce davanti a Lewis Hamilton (McLaren – Mercedes) e Jaime Alguersuari (STR – Ferrari). Qualifiche: è il meteo a condizionare i tempi sul giro dei piloti e la strategia da adottare per le scuderie non è semplice. In Q3 fortunatamente la pista comincia ad asciugarsi e tutti i piloti escono con gomme slick. Al termine è Sebastian Vettel su Red Bull a conquistare la pole position davanti a Hamilton, Webber, Massa, Rosberg, Alguersuari, Bruno Senna, Alonso, Sergio Pérez e Petrov. Gara: grande partenza di Rosberg che a sorpresa riesce a portarsi in testa alla corsa dopo poche curve, mentre Webber parte male facendosi sfilare da diversi piloti. Alguersuari è costretto al ritiro dopo un contatto con Senna. Massa viene passato da Alonso e poi subito anche da Hamilton, dietro Button deve sostituire il musetto danneggiato e Webber rientra già per il cambio gomme dopo un solo giro. Dal quinto al sesto giro anche i primi cambiano gomme con Vettel nuovamente in testa ed inseguito da Alonso, Rosberg e Kobayashi. Al tredicesimo giro Hamilton va all’attacco del giapponese ma finisce con toccarlo, uscendo conseguentemente di pista e dovendosi ritirare; entra in pista la safety car. Nella seconda parte di gara Alonso si trova inizialmente in testa salvo poi entrare in crisi con le gomme medie, dovendo cedere il passo al duo Red Bull ed a un arrembante Jenson Button che a fine gara conclude terzo dietro a Sebastian Vettel e Mark Webber. Quarto ai piedi del podio Alonso e quinto un grande Schumacher che rimonta ben 19 posizioni.

Edizione 2012: Mark Webber viene arretrato di cinque posizioni in griglia per sostituzione del cambio il venerdì, Michael Schumacher celebra i 300 GP corsi. Prove libere: il venerdì la pioggia si presenta sul circuito belga condizionando i tempi. Nelle FP1 Kobayashi (Sauber – Ferrari) è stato il più veloce con un tempo fatto segnare negli ultimi minuti; nel pomeriggio le condizioni sono ulteriormente peggiorate ed a far registrare il miglior crono è stato Charles Pic su Marussia – Cosworth. Il sabato invece la pista si presenta asciutta ed al termine delle FP3 Fernando Alonso (Ferrari) è il più veloce davanti a Kimi Räikkӧnen (Lotus – Renault) e Sergio Pérez (Sauber – Ferrari). Qualifiche: a sorpresa è Jenson Button con la McLaren ad aggiudicarsi la pole position davanti ad un sorprendente Kobayashi che porta la Sauber in prima fila come non accadeva dal 1999. Terzo Räikkӧnen, poi Pérez e Alonso. Gara: al via gravissimo errore di Romain Grosjean che finisce a contatto con Hamilton. La sua auto prende letteralmente il volo coinvolgendo non solo l’inglese che va a muro, ma anche la Ferrari di Alonso (sfiorando il casco dello spagnolo), le due Sauber e la Williams di Maldonado. Solo il giapponese riuscirà poi a ripartire e concludere la gara ma restando nelle ultime posizioni. Entra in pista la safety car per 4 giri ed alla ripartenza la situazione è: Button, Räikkӧnen, Hülkenberg, Di Resta, Schumacher, Ricciardo, Vergne, Bruno Senna, Webber. Ma poco dopo Vettel riesce a raggiungere il compagno di squadra soffiandogli la posizione e dopo aver sorpassato anche l’unica Ferrari rimasta in pista. Comincia così una lunga rimonta per il tedesco che lo porterà sino alla seconda posizione al termine di una gara vinta da un irresistibile Button, terzo Kimi Räikkӧnen che deve strappare la terza posizione lottando con Schumacher prima che questo rientri ai box per l’ultima sua sosta.

Edizione 2013: nelle prime prove libere del venerdì la pista si presenta umida e pertanto i team mandano fuori le vetture con prudenza; il miglior tempo è fatto registrare da Fernando Alonso su Ferrari davanti alle due Force India di Di Resta e Sutil. Nella seconda sessione il tracciato è invece asciutto e la Red Bull di Sebastian Vettel è la più veloce così come nelle FP3 del sabato mattina. Qualifiche: in condizioni atmosferiche che mutano in pochi minuti è a sorpresa Lewis Hamilton su Mercedes ad agguantare la pole position davanti alle due Red Bull di Vettel e Webber, quarto il compagno di scuderia Nico Rosberg; gara in rimonta per le due Ferrari, rispettivamente nona e decima. Gara: il clima è ancora incerto e dense nuvole si stagliano sopra il circuito, ma la pioggia non si presenta e l’asfalto rimane asciutto. Al via le vetture partono regolarmente con Vettel che al Kemmel passa subito Hamilton portandosi in testa, poi Rosberg, Button, Alonso e Webber. Dopo due giri Button è passato dai due inseguitori, con un Alonso scatenato che poco dopo recupera anche Rosberg e lo infila guadagnando la terza piazza. Tra dodicesimo e quindicesimo giro i piloti di testa vanno ai box per i regolari pit-stop, Vettel mantiene il comando mentre Alonso ha ragione di Hamilton e si pone così alle spalle del leader della corsa e del mondiale. Nel corso del ventiseiesimo giro si ritira Kimi Räikkӧnen per un guasto ai freni, interrompendo la sua striscia positiva di 38 gare senza ritiri e 27 a punti. I distacchi rimangono nell’ordine dei dieci o più secondi per i primi tre e pertanto Vettel può festeggiare la sua trentunesima vittoria nel mondiale davanti a Fernando Alonso e Lewis Hamilton.

Migliore Edizione per i Lettori

Con ben il 40% dei voti ecco l’edizione scelta da voi per questo Gran Premio del Belgio.

Edizione 2009: nelle FP1 del venerdì mattina il più veloce è stato Jarno Trulli su Toyota seguito da Jenson Button su Brawn e Fernando Alonso su Renault. Nelle FP2 il miglior crono è stato invece realizzato da Lewis Hamilton su McLaren – Mercedes; infine nelle FP3 del sabato mattina il miglior tempo è stato fatto registrare da Nick Heidfeld su BMW – Sauber. Qualifiche: al termine delle Q3 si è avuta una prima fila occupata da soli piloti italiani (non accadeva da Australia 2005) con Giancarlo Fisichella su Force India – Mercedes ad agguantare la pole davanti a Jarno Trulli, la prima Ferrari di Kimi Räikkӧnen è sesta. Gara: alla partenza resta bloccata sulla linea la Brawn di Rubens Barrichello, che era quarto, mentre Räikkӧnen grazie al KERS riesce a portarsi alle spalle di Fisichella; sfortunato Trulli che deve rientrare ai box per sostituire l’ala anteriore dopo essere stato tamponato da Heidfeld. Nel corso del primo giro sono costretti al ritiro Button, il campione del mondo Hamilton, Alguersuari e Grosjean finiti assieme in una carambola. Dopo alcuni giri in regime di safety car la gara può ripartire ed ancora una volta il finlandese della Ferrari sfrutta l’energia in più per portarsi in vantaggio e conquistare la leadership. Comincia così un testa a testa con l’italiano che si protrae anche durante i due pit-stop, ma sia i meccanici che il pilota della scuderia di Maranello sono più veloci e mantengono sempre il comando della corsa. Dopo 44 giri Räikkӧnen riesce a vincere con meno di un secondo di vantaggio su “Fisico”, terzo giunge Vettel su Red Bull che sfrutta un terzo ottimo stint per avere la meglio, negli ultimi giri, su Kubica e Heidfeld, mentre sia Alonso che Trulli sono costretti al ritiro.

Migliore Edizione per la Redazione

Edizione 1970: il Gran Premio corso comincia in un’atmosfera pesante per tutti, in quanto soltanto tre giorni prima era morto Bruce McLaren durante il collaudo di una vettura Can-Am nei pressi di Goodwood. In una stagione dove i team britannici conquisteranno podi in lungo ed in largo, unico team d’oltremanica ad essere in reale difficoltà era la BRM. La causa principale era dovuta al propulsore a dodici cilindri, potente ma sin troppo brutale per il telaio su cui era montato, rendendo la vita difficilissima ai due piloti: Jackie Oliver ed il messicano Pedro Rodríguez. Tuttavia in qualifica quest’ultimo riesce a portare il disastroso progetto P153 in terza fila con il sesto tempo. Capisce che se vuole avere la meglio sugli avversari dovrà sfruttare i lunghi rettilinei del tracciato belga e sperare che il selettore del cambio non lo abbandoni, una delle maggiori preoccupazioni insieme al propulsore che nel corso dei 28 giri potrebbero presentarsi da un momento all’altro. Domenica: al via Rodríguez riesce a bruciare in partenza Brabham e Ickx, poi in successione Rindt, Stewart ed infine Amon, portandosi al comando della corsa con grande sorpresa di tutti. Riesce a tenere la testa del gruppo ma dentro sé ha paura che durante i 14 chilometri del lungo tracciato – questa la sua conformazione originale – qualsiasi cosa sarebbe potuta capitare. Ma ciò non accade e riesce ad erogare la potenza del grosso motore BMR in modo regolare. Ma all’inizio dell’ultimo giro scorge nei suoi specchietti la March – Ford di Chris Amon, che nell’ultimo giro aveva girato così forte da battere la pole fatta segnare il sabato da Stewart. Inizia così una lunga battaglia testa a testa dove Amon recupera nei tratti misti, il messicano nei rettilinei. Il neozelandese tenta un ultimo disperato attacco a La Source  ma Rodríguez gli tiene ancora una volta testa, tagliando il traguardo in prima posizione con una media oraria di 241 km/h, la più alta di tutti i tempi. È il suo secondo successo in Formula Uno dopo Kyalami 1967 a bordo della Cooper T81.

Pronostici di F1GrandPrix.it

Arriviamo nella prima delle due piste europee dove avere molta potenza è importante. Pertanto le due Mercedes sono le favorite e così anche gli altri team che montano i propulsori tedeschi, ma occhio all’affidabilità degli stessi: sebbene Rosberg ed Hamilton su tutti siano sempre da top 3, spesso sino ad oggi sono incappati in guasti meccanici che li hanno portati al ritiro, tenendo ancor il campionato leggermente aperto. Renault sembra aver trovato vitalità soprattutto su Red Bull, vedremo se i due piloti riusciranno a tenere il passo della casa a tre punte. Ferrari, che sin da inizio campionato ha sofferto proprio di mancanza di potenza sia dal lato del propulsore termico che – soprattutto – elettrico, sembra porterà piccole innovazioni che dovrebbero permettere un aumento di circa 20 cavalli.

Un’ultima postilla: se a Spa – Francorchamps i piloti daranno spettacolo come in questi ultimi Gran Premi, il nostro pronostico è di registrarvi la gara e raccontarla in futuro, perché stiamo assistendo ad un grande spettacolo, oggettivamente parlando.

Pronostici di F1GrandPrix.it

RECORD

Giro prova: 1:45.778 – M Webber – Red Bull Renault – 2010
Giro gara: 1:47.263 – S Vettel – Red Bull Renault – 2009
Distanza: 1h20:39.066 – K Raikkonen – Ferrari – 2007
Vittorie pilota: 6 – M Schumacher
Vittorie team: 16 – Ferrari
Pole pilota: 4 – J Fangio, A Prost, A Senna
Pole team: 13 – Ferrari
Migliori giri pilota: 6 – A Prost
Migliori giri team: 17 – Ferrari
Podi pilota: 9 – M Schumacher
Podi team: 45 – Ferrari

Albo d’oro

  1. 1925* A Ascari – Alfa Romeo
  2. 1930* L Chiron – Bugatti
  3. 1931* W Grover Williams e C Conelli – Bugatti
  4. 1933* T Nuvolari – Maserati
  5. 1934* R Dreyfus – Bugatti
  6. 1935* R Caracciola – Mercedes
  7. 1937* R Hasse – Auto Union
  8. 1939* H Lang – Mercedes
  9. 1946* E Chaboud – Delage
  10. 1947* J Wimille – Alfa Romeo
  11. 1949* L Rosier – Talbot
  12. 1950 J Fangio – Alfa Romeo
  13. 1951 N Farina – Alfa Romeo
  14. 1952 A Ascari – Ferrari
  15. 1953 A Ascari – Ferrari
  16. 1954 J Fangio – Maserati
  17. 1955 J Fangio – Mercedes
  18. 1956 P Collins – Ferrari
  19. 1958 T Brooks – Vanwall
  20. 1960 J Brabham – Cooper Climax
  21. 1961 P Hill – Ferrari
  22. 1962 J Clark – Lotus Climax
  23. 1963 J Clark – Lotus Climax
  24. 1964 J Clark – Lotus Climax
  25. 1965 J Clark – Lotus Climax
  26. 1966 J Surtees – Ferrari
  27. 1967 D Gurney – Eagle Weslake
  28. 1968 B McLaren – McLaren Ford
  29. 1970 P Rodriguez – BRM
  30. 1972 E Fittipaldi – Lotus Ford
  31. 1973 J Stewart – Tyrrell Ford
  32. 1974 E Fittipaldi – McLaren Ford
  33. 1975 N Lauda – Ferrari
  34. 1976 N Lauda – Ferrari
  35. 1977 G Nilsson – Lotus Ford
  36. 1978 M Andretti – Lotus Ford
  37. 1979 J Scheckter – Ferrari
  38. 1980 D Pironi – Ligier Ford
  39. 1981 C Reutemann – Williams Ford
  40. 1982 J Watson – McLaren Ford
  41. 1983 A Prost – Renault
  42. 1984 M Alboreto – Ferrari
  43. 1985 A Senna – Lotus Renault
  44. 1986 N Mansell – Williams Honda
  45. 1987 A Prost – McLaren TAG
  46. 1988 A Senna – McLaren Honda
  47. 1989 A Senna – McLaren Honda
  48. 1990 A Senna – McLaren Honda
  49. 1991 A Senna – McLaren Honda
  50. 1992 M Schumacher – Benetton Ford
  51. 1993 D Hill – Williams Renault
  52. 1994 D Hill – Williams Renault
  53. 1995 M Schumacher – Benetton Renault
  54. 1996 M Schumacher – Ferrari
  55. 1997 M Schumacher – Ferrari
  56. 1998 D Hill – Jordan Mugen Honda
  57. 1999 D Coulthard – McLaren Mercedes
  58. 2000 M Häkkinen – McLaren Mercedes
  59. 2001 M Schumacher – Ferrari
  60. 2002 M Schumacher – Ferrari
  61. 2004 K Raikkonen – McLaren Mercedes
  62. 2005 K Raikkonen – McLaren Mercedes
  63. 2007 K Raikkonen – Ferrari
  64. 2008 F Massa – Ferrari
  65. 2009 K Raikkonen – Ferrari
  66. 2010 L Hamilton – McLaren Mercedes
  67. 2011 S Vettel – Red Bull Renault
  68. 2012 J Button – McLaren Mercedes
  69. 2013 S Vettel – Red Bull Renault

*Edizioni non valide per il Campionato del Mondo di Formula 1

Matteo Bramati, Andrea Villa

Fonti: Brembo, Pirelli

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