F1 | Minardi: “Nessuno ha più voglia di puntare sui giovani”
"Ormai è diventato fondamentale appoggiarsi ad un Junior Team"
Gian Carlo Minardi, proprietario dell’ex omonimo team di Formula 1, è intervenuto su uno dei temi più ridondanti delle ultime settimane, ovvero quello dei giovani. “Da anni sostegno che in Formula 1 manchino personaggi con la voglia e la capacità di scommettere sui giovani“ – ha tuonato Minardi. “I top team che puntano al Mondiale devono avere campioni già formati, dunque spetta agli altri scovare e far i crescere i giovani del futuro. Diventa dunque fondamentale appoggiarsi ad un Junior Team“.
L’imprenditore italiano, inoltre, ha colto l’opportunità di rispondere a Gunther Steiner, team manager della Haas, che nei giorni scorsi aveva rimarcato la pesante assenza di scuderie come la Minardi, disposte a puntare sui giovani nonostante le risorse limitate: “Il DNA della Minardi è stato sempre quello di lavorare con i giovani. Non solo per quanto riguarda i piloti, ma anche meccanici, addetti stampa, tecnici, ingegneri. Figure che poi hanno trovato sbocco in team più blasonati” – ha rimarcato con fierezza Minardi.
A dispetto di quanto dichiarato da Steiner, i risultati ottenuti dal team italiano negli anni di permanenza in Formula 1, hanno soddisfatto Minardi: “La nostra griglia era formata da ben più degli attuali dieci team, con punti assegnati solamente ai primi sei classificati. Il tutto senza avere la tutela nella fornitura di motori e pneumatici presente al giorno d’oggi. E nonostante tutto, quando siamo stati motorizzati dalla Ferrari, abbiamo raggiunto il settimo posto nel Mondiale costruttori“.
Federico Martino
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