Williams FW37: Analisi Tecnica

Scopriamo i segreti della vettura di Grove

Williams FW37: Analisi Tecnica

Ieri, oltre a Mercedes e Red Bull è stata svelata la nuova Williams FW37. Un anticipazione di questa vettura l’avevamo avuta la settimana scorsa, quando, su F1Racing, era stato pubblicato il rendering della monoposto. FW37.

Partendo dalla zona anteriore, ed analizzando attentamente la vettura, si può notare innanzitutto un naso con la presenza di una piccola protuberaza. Si tratta di un naso corto, studiato appositamente per alimentare nel modo migliore il fondo vettura grazie ad una maggior quantità di aria prelevata.

Il telaio sembra essere stato abbassato nella zona di attacco della sospensione anteriore (push rod), più precisamente nella zona di attacco dell’elemento del triangolo superiore al telaio.

All’ala anteriore non si notano grosse differenze rispetto all’ala utilizzata e “poco” sviluppata sulla FW36. Importante far notare, la grande presa d’aria appena dietro la testa del pilota, per andare a raffreddare qualche componente interna della Power Unit.

Passando alla zona centrale della vettura, sia le bocche di raffreddamento dei radiatori che le fiancate stesse sembrano più contenute rispetto a quanto visto nella scorsa stagione a dimostrazione del grande lavoro fatto in fabbrica per migliorare i flussi interni e garantire il necessario raffreddamento della Power Unit e dei suoi componenti principali.

Tantissimo lavoro è stato effettuato anche al posteriore, in quanto, i progettisti hanno cercato di miniaturizzare il sistema sospensivo. Modificata la geometria del triangolo inferiore che è stato alzato aumentando, quindi, i carichi applicati sulla sospensione stessa. Per riuscire a mantenere la stessa rigidità, gli ingegneri, sono stati costretti a irrobustire la sospensione e anche l’attacco alla scatola del cambio.

Williams FW37 retrotreno

Questa modifica, ha comportato, un piccolo innalzamento del baricentro della vettura che, però, viene compensato da una miglioramento dell’efficienza aerodinamica globale della vettura grazie anche ai dispositivi aerodinamici presenti, per esempio, sulle prese dei freni posteriori. In generale la nuova soluzione offre una miglior pulizia aerodinamica del retrotreno, che potrebbe coincidere anche con una miglior efficienza del diffusore.

Come sostegno dell’ala posteriore si sono utilizzate le derive verticali dell’ala stessa. Soluzione che garantisce una miglior efficienza aerodinamica.

Ing.Cristiano Sponton

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