Red Bull Racing: La nostra esperienza in pista in Bahrain

Il deserto rappresenta una sfida completamente nuova per la F1. Finora abbiamo affrontato il caldo dell’Australia e la pioggia torrenziale della Malesia ed anche della Cina. Pensando che le condizioni climatiche avverse sono passate visitiamo questa volta il Bahrain.

Dove, pero', l’asfalto coperto di polvere complica la vita degli pneumatici mentre la sabbia vagante s’infila ovunque nella macchina. Purtroppo, queste difficolta' hanno, in passato, fatto si' che le nostre prestazioni da queste parti non siano state molto brillanti.

Lo scorso anno, Webber ha ottenuto il nostro miglior risultato, finora, in Bahrain, classificandosi settimo, il che testimonia di quanto scarso sia il nostro albo d’oro da queste parti. DC stava andando bene, prima di entrare in contatto con Jenson Button, col risultato che Jenson dovette ritirarsi, mentre DC riusci' a raggiungere il traguardo ma solo 18°.

Il GP del Bahrain del 2007 e', invece, uno di quelli che vorremmo proprio scordare. Nessuna delle nostre macchine riusci' a finire la gara, visto che il semi-asse della macchina di DC cedette al 36° giro, mentre il cambio di Webber rese l’anima cinque giri dopo.

Nel 2006, il risultato fu leggermente piu' promettente. La gara fu d’ordinaria amministrazione, ma si concluse in modo ragionevole con Klien che conquisto' il punto dell’ottavo posto, mentre DC taglio' il traguardo ad un leggermente piu' frustrante decimo posto. Nel 2005, i ruoli furono invertiti. Klien, infatti, non completo' neppure un giro di gara, a causa di noie elettriche, e resto' bloccato sullo schieramento. Mentre DC conquisto' un punticino classificandosi ottavo.

Quest’anno, Webber e Vettel dovranno affrontare la prospettiva di evolvere su questa pista scivolosa di suo a causa della sabbia, con macchine che generano meno carico per via delle nuove regole. Dopo aver messo le ali e vinto in Cina, speriamo di poter continuare a volare in alto anche nel deserto.