Pagelle GP Spagna: Hamilton e Vettel fanno un altro sport, Bottas soldato…

Il pilota della Mercedes e il tedesco della Ferrari sugli scudi, Wehrlein è grande ottavo con la Sauber

Pagelle GP Spagna: Hamilton e Vettel fanno un altro sport, Bottas soldato…

Lewis Hamilton 10 e lode Fine settimana dominato in lungo e in largo, non senza apprensione. Vettel è un avversario durissimo, una spina nel fianco, che in parte esalta l’animo felino di Lewis. La strategia Mercedes è indovinata, lui stavolta non sbaglia niente, è un fiume in piena, irresistibile, e complice le gomme più morbide (per non citare il “gioco di squadra”) si prende in pista una vittoria più che meritata. Secondo successo stagionale, cinquantacinquesimo in carriera. INDOMABILE

Sebastian Vettel 10 Dalle difficoltà e i problemi al motore in prova, ad una prova eccezionale. Ancora una volta Seb dà spettacolo, sfiorando la pole, partendo a razzo, umiliando il bodyguard Bottas e resistendo con le unghie all’arrembante Hamilton. Vettel ha difeso il primo posto finché ha potuto, dando tutto se stesso, accarezzando con mano una vittoria che sarebbe stata epica. La piazza d’onore gli lascia un po’ d’amaro in bocca, ma lo conferma leader di un mondiale vissuto finora da protagonista assoluto. INCANTEVOLE

Daniel Ricciardo 7 La Red Bull aveva promesso un sostanzioso miglioramento a Barcellona, mentre Ricciardo per poco non finisce doppiato, chiudendo la gara ad un minuto e quindici secondi di distacco dai primi. Il podio, il primo stagionale, è un regalo gradito. Massimo risultato con il minimo sforzo, corre nella terra di nessuno e si va a prendere una coppa. PODIETTO

Sergio Perez 8 Pian piano, a piccoli passi, Checo s’arrampica in posizioni nobili, lo fa con l’ennesima gara consistente, pulita, senza sbavature. Veloce ed ormai maturo, il quarto posto in questo mondiale di belve è un risultato che premia il grande lavoro della Force India. SICUREZZA

Esteban Ocon 8 Chiude quinto, raccogliendo il miglior piazzamento della sua giovane carriera, a undici secondi da Perez. Classe ’96, sempre a punti, il francese sta dimostrando classe e intelligenza, migliorando gara dopo gara e contribuendo in modo fondamentale al grande campionato della “Pantera Rosa”. CHAPEAU

Nico Hulkenberg 7,5 Manca la Q3 ma si riscatta alla grande in gara, vincendo il confronto diretto con Wehrlein e Sainz e conquistando una sesta posizione che è oro colato per la Renault. Enstone ormai si regge sulle sue spalle, lui più che portare la R.S.17 costantemente in zona punti non può fare. ATLANTE

Carlos Sainz 7 La solita aggressività, unita però al buon senso, che ne fanno uno dei piloti più veloci e costanti del Circus. Da dodicesimo a ottavo, anche se impazzisce dietro la Sauber di Wehrlein, non riuscendo ad avere dal suo motore Renault lo spunto giusto per superare il tedesco. Promosso settimo dopo la penalità inflitta a Pascal. GRINTOSO

Pascal Wehrlein 9 Allergico ai pit-stop, due stint infiniti e pedalare, riuscendo così a scalare posizioni, issandosi in una zona punti da vertigini, anelando per un giorno la bellissima livrea della cenerentola C36. Il settimo posto sotto la bandiera a scacchi è un risultato strepitoso, una risposta a chi lo sottovalutava, e fa niente che poi diventi un ottavo a causa dei cinque secondi di penalità. Pascal, bravissimo a gestire la difficile strategia ad un solo pit stop, ha schiodato la Sauber dall’ultimo posto in classifica. ECCEZIONALE

Daniil Kvyat 8,5 Un’altra piccola impresa di giornata la confeziona il russo sempre un po’ bistrattato. Da Barcellona a Barcellona, dalla retrocessione in STR del 2016 a questa grande prova del 2017. Litiga con la monoposto per tutto il fine settimana, scatta in ultima fila, non si dà per vinto e risale con una gara tenace fino alla zona punti, chiudendo nono, dopo aver battagliato con mezzo schieramento. FENICE

Romain Grosjean 6,5 Da quattordicesimo a decimo, gara lineare, senza particolare sussulti, ma porta a casa un punticino che fa morale, lasciandosi per una volta alle spalle le noie tecniche e i problemi ai freni. FA LEGNA

Marcus Ericsson 5,5 Lamenta di essere rimasto beffato dalla virtual safety car, ma davanti alla super prova del teammate la sua risulta una corsa normale, anche discreta, ma nulla di più. MESTO

Fernando Alonso 9 Un eroe indomito che continua la sua personale battaglia con i mulini al vento, tentando l’impossibile, sognando l’inarrivabile, superando con una qualifica da urlo i limiti tecnici di una monoposto che non è all’altezza del fuoriclasse qual è. La gara è solo una passerella per raccogliere applausi e ovazioni di un pubblico ancora in estasi per quel giro secco letteralmente da sogno. EROICO

Felipe Massa 5 Compromette la sua gara nel contatto con Alonso alla seconda curva. Un po’ troppo aggressivo, la foratura lo mette del tutto fuori dai giochi. Si toglie lo sfizio di dare una “lezione” al giovane Stroll, non che però sia troppo difficile… IRRUENTE

Kevin Magnussen 6 A lungo in zona punti, abbastanza in palla per tutto il week-end, deve abbandonare i sogni di gloria a causa di una foratura. Avrebbe meritato miglior sorte. SFORTUNATO

Jolyon Palmer 4,5 E niente, lui proprio con questa Renault non si trova. Male – diciassettesimo – in qualifica, dopo la gara chiusa in quindicesima posizione parla di una totale mancanza di ritmo, ma la stessa auto in mano a Hulk sembra comportarsi più che bene. MISTERO…

Lance Stroll 4 Si toglie lo sfizio di precedere per qualche giro il capitano nonché vice campione del mondo 2008 Felipe Massa. Probabilmente una piccola soddisfazione, prima di franare e scivolare in ultima posizione. NON CI SIAMO

Valtteri Bottas 4,5 Lo splendido vincitore di Sochi rientra nei ranghi, è il soldato di inverno della Mercedes, il gregario tuttofare, scudiero fedele, vittima sacrificale per battere un Vettel che fa paura. In partenza sperona Raikkonen mettendo fine alla gara del connazionale e a quella di Verstappen. Viene poi abbandonato in pista con le gomme finite con lo scopo di frenare la fuga del ferrarista, ciononostante Valtteri viene uccellato da Seb con una manovra che rasenta l’umiliazione, dopo aver provato in tutti i modi a tenerlo dietro. Una magra figura, con gli dei delle corse che, implacabili e forse impietositi, decidono di mandare in fumo il propulsore della numero 77.  NO COMMENT

Stoffel Vandoorne 4 Doveva essere il talento lanciato dalla McLaren, il campione GP2 del 2015 rischia invece di bruciarsi dividendo il box con quella furia di Fernando Alonso. Non supera il taglio del Q1, mentre lo spagnolo porta la MCL32 addirittura in quarta fila. In gara vivacchia nelle retrovie, poi sbaglia a prendere le misure nel duello con Massa e impatta contro la Williams, rompendo la sospensione anteriore destra. Ma non è una grande perdita. DELUDENTE

Max Verstappen 7 Ottimo in qualifica, quinto con un gran giro e con quattro decimi rifilati a Ricciardo, che proprio un fermo non è. Ci sarebbero i presupposti per una gara d’attacco, ma viene messo fuori dai giochi da Raikkonen, “mandatogli” addosso da Bottas. Una carambola che lo vede vittima incolpevole. ABBATTUTO

Kimi Raikkonen 6 Ci sarebbe il passo gara, nonostante un ultimo giro di qualifica un po’ così. Lo spunto in partenza è buono, ha la “colpa” di superare Bottas che non alza nemmeno un po’ il piede dal gas, colpendo con la gomma anteriore della sua Mercedes la posteriore destra di Kimi e spingendolo di fatto contro Verstappen. Sospensione rotta, gara finita e bimbo sugli spalti in lacrime. INCOLPEVOLE

GP Spagna 7,5 Pista classica, da binari, dove è difficile trovare margini per sorpassare, se non di DRS in fondo al dritto. Gara accesa dal duello ravvicinato tra Hamilton e Vettel, due talenti immensi che stanno vivacizzando questo campionato, dimostrandosi una spanna sopra tutti.

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