La McLaren spera di vedere il traguardo in Australia
E si aggrappa ad alcuni aspetti positivi emersi a Jerez
La prima vera apparizione pubblica del neo ricomposto e anticamente glorioso binomio McLaren Honda, va ammesso, è stata al di sotto delle aspettative.
In grado di coprire appena un’ottantina di giri nei quattro giorni a Jerez de la Frontera, la scuderia di Woking giustamente non getta la spugna e anzi, in mezzo alle zone oscure, intravede la luce.
“Se guardiamo al numero di tornate compiute e alla prestazione è ovvio che siamo delusi, tuttavia, svolgendo il programma previsto abbiamo potuto verificare la bontà della MP4-30 nel suo complesso – ha spiegato ad Auto Motor und Sport il responsabile del telaio Matt Morris – Ad esempio i dati relativi all’aerodinamica e al sistema di raffreddamento emersi in galleria del vento sono stati confermati in pista. Una buona notizia perché quando emergono problemi relativi a questi aspetti non è mai facile trovare una soluzione. Ora dobbiamo solo cercare di accumulare il massimo dei chilometri, senza incidenti, e fare esperienza con il pacchetto a disposizione per poi procedere con gli aggiornamenti e partire per Melbourne dalla posizione in cui abbiamo terminato il 2014. Una volta lì l’obiettivo dovrà essere la bandiera a scacchi, un risultato che definerei realistico”.
Chiara Rainis
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