Gran Premio d’Italia 2014, Monza: Anteprima e Orari del Weekend

Gran Premio d’Italia 2014, Monza: Anteprima e Orari del Weekend

Orari

Venerdì 5 Settembre

Libere 1: 10:00-11:30 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 2)

Libere 2: 14:00-15:30 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 2)

Sabato 6 Settembre  

Libere 3: 11:00-12:00 (Sky Sport F1 HD – RaiSport 2)

Qualifiche: 14:00 (Sky Sport F1 HD – Rai 2)

Domenica 7 Settembre

Gara: 14:00   ̶   53 giri  ̶  306,720km (Sky Sport F1 HD – Rai 1)

Gara Precedente

Podio:

Daniel Ricciardo: sorprendentemente, nessuno se lo sarebbe mai aspettato, Daniel ottiene la sua terza vittoria stagionale in un circuito importante come quello di Spa Francorchamps. Sempre a causa di un “errore” della Mercedes, il pilota Australiano resce a ritrovarsi in testa alla orsa e a gestire il suo vantaggio facendo esattamente l’opposto di quello che aveva fatto in Ungheria, ossia difendendosi dal ritorno disperato di Nico Rosberg, che nell’ultimo stint montava gomme soft fresche e quindi guadagnava circa due secondi al giro. Con questa vittoria Ricciardo si è portato improvvisamente vicino ai due piloti Mercedes in classifica piloti, avendo 156 unti contro i 191 di Hamilton e i 220 di Rosberg. Una distanza ancora abbastanza notevole, ma assolutamente non sottovalutabile dal team di Stoccarda. E se ora la lotta in qualche modo diventasse a tre?

Nico Rosberg: i fischi plateali del pubblico di Spa sanciscono la bassa popolarità che ha riscontrato la tanto discussa mossa su Hamilton al secondo giro. Difatti la manovra poco felice del tedesco – e la colpa è da attribuire esclusivamente a lui – ha rovinato una facile gara per entrambe le vetture della stella. Inoltre ha rotto definitivamente i rapporti di pace e amicizia che ancora potevano incorrere tra i due top driver. L’unico vantaggio che ha comportato quella inutile forzatura di traiettoria alla fine del Kemmel è stato l’aumento del distacco in classifica tra sé e Hamilton. Il resto della gara è stata una continua rimonta, che non è nemmeno stata sugellata nel finale dalla vittoria. E nel post gara si sarà dovuto sorbire una pesantuccia riunione con i vertici del team, tutti schieratiglisi contro.

Valterri Bottas: continua incredibilmente a stupire. Un’altra gara straordinaria e consistente che lo porta una volta ancora sul terzo gradino del podio. In classifica si trova al quinto posto con 110 punti a sole nove lunghezze da Fernando Alonso. Il giovane finlandese, che lo scorso anno sembrava tutt’altro che un pilota veloce e competitivo sembra sempre più lanciato verso il quarto posto nel campionato piloti, ma soprattutto verso un range di scelta molto più ampio per il proprio futuro al termine i questa stagione.

1 Top:

Kimi Raikkonen: finito più volte tra i flop ne precedenti gran remi, siamo orgogliosi di potere scrivere bene del pilota finlandese. Sulla pista in cui ha già ottenuto ben quattro vittorie era prevedibile una buona prestazione e così è stato. Ha girato al massimo per tutta la gara, sperando nel primo podio stagionale, ma la Williams ha avuto la meglio nel finale facendolo retrocedere in quarta posizione. Forse si tratta dei primi segni di rinascita dopo un lungo adattamento alla nuova Ferrari, non sempre facile da digerire per tutti. Intanto miglior risultato stagionale, e tutti i ferraristi sperano si possa ripetere ed anche migliorare a Monza.

1 Flop:

Nico Hulkenberg: Strano ma vero il solitamente concretissimo pilota tedesco decide improvvisamente in quel del Belgio di prendersi un weekend sabbatico, prolungando le sue vacanze di due settimane. Ovviamente stiamo scherzando, ma Nico non viene quasi mai inquadrato dalle telecamere, e al sabato viene addirittura eliminato in Q1, cosa mai accadutagli prima d’ora in carriera. La domenica non è di quelle da ricordare negli annali. Sempre dimenticato dalle telecamere fa la sua garetta poco significativa giungendo a malapena all’ultimo posto della zona punti conquistando un misero punticino.

Circuito

Nome: Autodromo di Monza

Luogo: Monza/Biassono/Vedano/Lesmo, Monza e Brianza, Lombardia, Italia

Costruzione: L’Autodromo di Monza venne costruito nel 1922 in soli 110 giorni, e comprendeva un tracciato costituito dalle strade già esistenti nel parco più un anello dell’alta velocità a formare un circuito a otto. Nel corso degli anni il tracciato ha subito numerosi interventi e modifiche, l’anello dell’alta velocità è stato abbattuto e ricostruito, e sono state aggiunte le chicane che esistono ancora oggi. Nonostante questi accorgimenti per rallentare le vetture e dare ai piloti più sicurezza, Monza rimane il tracciato più veloce del campionato, dove si toccano picchi di velocità elevatissime, e non raramente si assiste ad incidenti pericolosi anche in pieno rettilineo.

Distanza a giro: 5,793km

Numero di curve: 11

Senso di marcia: orario

3 Migliori Parti: Curva 1 e 2, Variante del Rettifilo: dopo il lunghissimo rettilineo del traguardo nel quale si toccano picchi di velocità elevatissimi, i piloti affrontano una staccata violentissima a circa 130 metri dalla prima curva. Da 300 a 80km/h in pochi metri, la prima variante va affrontata in prima marcia. È spesso luogo di sorpassi, facilitati dalla presenza della zona DRS sul rettilineo principale (anche se con il basso carico di Monza il DRS aiuta meno che in altre piste), e di incidenti al via, a causa della stretta traiettoria obbligata. Curve 8, 9, 10, Variante Ascari: sono tre pieghe in rapida successione, sinistra-destra-sinistra. Si entra in terza marcia e si accelera progressivamente per uscire in quarta a circa 230km/h. I cordoli a lato della pista spesso causano instabilità nelle vetture e possono indurre i piloti in testacoda. Curva 11, Parabolica: su questa curva spenderemo qualche parola in più. Si tratta di un ampio tornante che ricollega i due rettilinei opposti, tuttavia il raggio di curvatura non è costante, ma bensì variabile. In entrata si ha un raggio più corto che va progressivamente allungandosi in uscita. Per questo è chiamata “Parabolica”, proprio perché assomiglia a un ramo di parabola. Questa curva viene affrontata dai piloti veramente al limite, e il punto di staccata è qualcosa di pazzesco, considerando che la velocità con cui si arriva a questa curva è circa 330km/h. I piloti si tuffano letteralmente nella curva andando a cercare il cordolo in entrata, per poi allargare all’esterno per il resto della percorrenza, da fare interamente con il piede dell’acceleratore a tavoletta. Non è una curva per tutti, e molto spesso vediamo uscite di pista e nuvole di fumo alzarsi dalle vie di fuga. Consigliamo vivamente di andare a vedere le gare di Gp3 e Gp2 al sabato sulle tribune libere (prato) all’entrata della parabolica all’interno: in mancanza della prima variante non vi pentirete di aver scelto la Parabolica.

Stress Meccanico: Anche il Gp d’Italia come quello del Belgio sollecita gli pneumatici sotto ogni aspetto, basti pensare alla forte decelerazione della prima variante che causa alte temperature superficiali e delle elevate forze longitudinali sulle coperture, mentre curve come Parabolica e Ascari sollecitano trasversalmente gli pneumatici per un lungo periodo di tempo. L’impianto frenante è utilizzato per appena l’11% del giro, tuttavia con le sue importanti decelerazioni, Monza è una delle piste più impegnative del campionato. La prima staccata è forse la più dura di tutto l’anno, con una forza di 5.9 G e una decelerazione di 2,65 secondi.

Scelta Gomme: PZERO SILVER HARD e PZERO WHITE MEDIUM

Zona DRS: Sul rettilineo principale, tra la curva 11 e la curva 1, con detection point pria dellla curva 11; dal Serraglio alla variante Ascari, tra la curva 7 e la curva 8, con detection point prima della curva 8.

Edizioni Precedenti

Ultime 3 Edizioni:

Edizione 2011: nelle prove libere del venerdì i più veloci sono Lewis Hamilton (McLaren – Mercedes) e Sebastian Vettel (RBR – Renault), con il tedesco che anche nelle FP3 del sabato mattina si conferma l’uomo da battere. Qualifiche: al termine del terzo e decisivo turno è Vettel ad ottenere la pole (tredicesima di fila per la scuderia) in 1’22”275, davanti alle due McLaren di Hamilton e Button. Quarta la prima Ferrari con Alonso. Gara: sfruttando il lato più pulito della pista Alonso riesce a conquistare la leadership, tuttavia subentra subito la safety car in quanto la HRT di Liuzzi, divenuta incontrollabile dopo essere passata sull’erba, centra la Renault di Petrov e la Mercedes di Rosberg. Alla ripartenza, due giri più tardi, Vettel non perde tempo e passa l’asturiano alla variante della Roggia, mentre dietro anche Schumacher e Webber si danno da fare passando ognuno una delle due McLaren. L’australiano tenta poi l’attacco su Massa per la quinta piazza, ma va a contatto perdendo il musetto ed uscendo di pista alla Parabolica. Tra 17º e 21º giro i primi vanno al cambio gomme ma la situazione rimane invariata. Si accende nel frattempo il duello tra Schumacher ed Hamilton, con l’inglese che al 27º giro ha la meglio. Nel frattempo Button ha ragione di Alonso e passa secondo dietro Vettel. La situazione rimane invariata e così il tedesco va a vincere davanti a Button ed Alonso, seguono Hamilton, Schumacher, Massa. Da segnalare il nono posto di Bruno Senna su Renault al suo secondo Gp in carriera, mentre i ritirati sono ben otto, il massimo stagionale.

Edizione 2012: in seguito all’incidente provocato durante il Gp del Belgio Romain Grosjean (Lotus – Renault) viene escluso dalla gara, al suo posto corre Jérôme d’Ambrosio; penalizzato anche Pastor Maldonado (Williams – Renault) di dieci posizioni in griglia a seguito di un contatto con Timo Glock sempre nello stesso Gp. Prove libere: nelle FP1 è Michael Schumacher (Mercedes) il più rapido, nelle FP2 è invece Lewis Hamilton a far registrare il miglior crono, dimostrando la competitività dei motorizzati dalla casa a tre punte. Nelle libere del sabato è sempre l’inglese a comandare di un solo millesimo su Fernando Alonso (Ferrari). Qualifiche: dominio McLaren in terra italiana con Hamilton che precede Button, terzo Felipe Massa su Ferrari. Sfortuna per Alonso che a causa di un dado allentato nella barra antirollio non può tentare il giro veloce. Gara: al via Hamilton mantiene il comando della corsa mentre dietro Massa riesce a passare Button, poi seguono Schumacher, Vettel, Räikkönen ed Alonso, autore di una buon partenza che gli consente di rimontare subito diverse posizioni ed al secondo giro di passare anche il finlandese. L’elevato consumo di gomme intanto fa perdere due posizioni a Schumacher, ora sesto, il primo del gruppo di testa ad effettuare il primo pit-stop al 15º passaggio. Seguono poco dopo i due della Ferrari e Vettel, le due McLaren sono le ultime a cambiare al 22º e 23º giro, in testa si ritrova Sergio Pérez con la Sauber, il quale con gomme hard non è ancora rientrato. Lotta tra Alonso e Vettel con quest’ultimo che viene colpito con un drive-through al giro 29 dopo aver spinto lo spagnolo fuori pista. Poco dopo lo spagnolo passa anche il compagno di scuderia mentre Button è costretto al ritiro. Da dietro risale forte Pérez che con gomme medie riesce a sfilare il duo di Maranello e concludere la sua gara secondo dietro al vincitore Hamilton, ritirate entrambe le Red Bull.

Edizione 2013: la Red Bull Racing, in seguito all’annuncio di Mark Webber di abbandonare la Formula Uno a fine stagione, ingaggia Daniel Ricciardo della Toro Rosso per la stagione 2014. Prove libere: nella prima sessione del venerdì il più veloce è Lewis Hamilton su Mercedes, mentre nelle due seguenti sessioni Sebastian Vettel (RBR – Renault) ha fatto registrare i tempi più bassi. Il tedesco bissa anche la pole position davanti al compagno di squadra con il tempo di 1’24”319, terzo è Nico Hülkenberg (Sauber – Ferrari), seguono le due Ferrari con Massa a precedere Alonso. La domenica mattina la scuderia italiana decide per precauzione di sostituire il propulsore sulla vettura del brasiliano, che non incombe in sanzioni essendo uno degli otto consentiti dal regolamento. Gara: scatta bene Vettel che è subito inseguito da Massa, mentre Alonso non riesce ad avere la meglio su Webber, quinto è Hülkenberg seguito da Rosberg e Ricciardo. Ruolino personale per Alonso che in sette giri si sbarazza prima di Webber e poi del compagno di squadra alla Chicane. Davanti Vettel comanda con largo vantaggio su tutti. Dopo il cambio gomme tra 24º e 28º passaggio aumenta il divario tra il leader della corsa ed il pilota Ferrari, mentre Massa è passato da Webber. Molto più indietro è da segnalare la rimonta di Hamilton: colpito da una foratura ad inizio corsa, riuscirà a rimontare fino al nono posto al termine. Il podio è invece composto da Vettel, al trentaduesimo centro mondiale seguito da Alonso e Webber, che non riesce a rimontare lo spagnolo nel finale di gara pur girando molto veloce.

Migliore Edizione Per Gli Autori:

Edizione 1988: in una stagione dominata dalle McLaren motorizzate Honda e con al volante Ayrton Senna ed Alain Prost, unici due piloti a poter contendersi il titolo grazie all’enorme vantaggio accumulato sul resto del gruppo, accade l’impensabile. Durante le qualifiche del sabato ovviamente non ci fu storia: l’uomo delle pole, ovvero il brasiliano, diede tre decimi al compagno di scuderia conquistando la decima stagionale su dodici, poi a distanza seguirono le due Ferrari di Gerhard Berger (unico oltre a Prost a prendere meno di un secondo) e dell’indimenticato Michele Alboreto, terza fila per le due Arrows di Cheever e Warwick. Gara: Senna mantiene saldamente il comando davanti al francese ed al duo rosso, nulla sembra poter cambiare le sorti della gara. Ma al 35º passaggio il primo colpo di scena con Prost che deve dire addio alla gara per problemi al propulsore giapponese. I due della Ferrari continuano senza intoppi la loro corsa dietro ad un imprendibile Senna. Ma ecco arrivare come un fulmine a ciel sereno il ritiro del secondo pilota McLaren: durante la fase di doppiaggio di Schlesser (il quale sostituiva l’infortunato Mansell alla Williams) vi fu un incomprensione ed i due vennero a contatto, con impossibilità di ripartire. Ciò accadde a soli due giri dal termine e consentì alle due Ferrari di conseguire un’inaspettata doppietta che mandò in visibilio il pubblico accorso per vedere le monoposto del cavallino rampante. Il tutto accadde a meno di un mese dalla morte di Enzo Ferrari. Forse un ultimo regalo da parte del Drake, ci piace pensarla così.

Migliore Edizione Per I Lettori:

Edizione 1996: alla vigilia del Gran Premio Frank Williams dichiarò la fine del rapporto con Damon Hill al termine della stagione, causa l’incomprensibilità tra le due parti ed il notevole aumento di stipendio voluto dal pilota; sarebbe stato sostituito da Heinz-Harald Frentzen. Venerdì: forse anche grazie ad un nuovo cambio a 7 rapporti la Ferrari con Schumacher fece segnare il giro più veloce nelle prove libere con un tempo di 1’24’’399, seguito da Mika Hӓkkinen (McLaren Mercedes) a +0.068 e Gerhard Berger (Benetton – Renault) a +0.430. Il sabato al termine delle qualifiche dominarono, come in quasi tutta la stagione, le due Williams – Renault con Hill in pole davanti al compagno di squadra Jacques Villeneuve (+0.317), terzo è Schumacher affiancato da Hӓkkinen, poi Coulthard con l’altra McLaren, Alesi, Irvine, Berger, Brundle e Barrichello a chiudere la top ten. Gara: al via le due Williams ebbero un pessimo scatto ma Villeneuve riuscì comunque ad affiancare Hill, che in tutta risposta lo portò all’esterno facendo assaggiare l’erba alla sua monoposto. Da tutto ciò ne trasse vantaggio Jean Alesi che, partito 6°, ebbe invece un ottimo spunto e riuscì a prendere la leadership, sebbene durò pochissimo tempo. Infatti Hill dopo un giro e mezzo lo riprese e lo sorpassò alla seconda curva Lesmo, nel frattempo Hӓkkinen guadagnò la terza posizione ai danni di Villeneuve. Al secondo passaggio il canadese si rese protagonista di un incidente contro le barriere poste lungo la seconda chicane che compromisero irrimediabilmente la sua gara e lo relegarono settimo a fine corsa. Alcuni copertoni di tali barriere inoltre rimbalzano in pista colpendo la monoposto dell’incolpevole Coulthard, costretto poi al ritiro. Due giri più tardi fu Alesi a commettere lo stesso errore uscendone però con la vettura illesa, mentre a farne i danni fu l’altra McLaren che dovette rientrare ai box per la sostituzione del muso. Al giro 6 fu infine Hill a commettere l’errore di tagliare troppo la chicane finendo contro le suddette e dovendosi ritirare dopo un rovinoso testacoda.  In mezzo a tutto questo parapiglia Alesi si trovò primo con Schumacher secondo, il tedesco cominciò il suo ruolino personale diminuendo progressivamente lo svantaggio e portandosi in scia al francese, senza tuttavia riuscire a superarlo per mancanza di velocità lungo i rettilinei. Almeno non fino alla 30a tornata, quando il francese entrò ai box per il rifornimento e Schumacher spinse al massimo facendo segnare, tra l’altro, il giro veloce. Il vantaggio accumulato consentì al tedesco di effettuare la sosta ai box ed uscire con ancora un largo vantaggio, che mantenne sino al termine dei 53 giri previsti mandando in visibilio gli oltre 100.000 tifosi accorsi quando tagliò la linea del traguardo. Fu la seconda vittoria di fila in quella stagione e la prima a Monza per la Ferrari dal 1988.

Pronostici di F1GrandPrix.it

Siamo finalmente giunti nel famoso Tempio della Velocità dove le Mercedes sono nuovamente favorite. La vera incognita sarà il rapporto tra i due compagni di squadra: vedremo se Toto Wolff e Lauda avranno saputo risanare una situazione che pare ormai incrinata e che potrebbe portare ad un duello duro e crudo. Dopo i fatti di Spa – Francorchamps occhio anche alle Red Bull che possono contare su un assetto eccellente ed alle Williams, sempre lì soprattutto con Bottas. Le due Ferrari potrebbero fare bene sul circuito brianzolo nonostante l’inferiorità data dal propulsore, con un Alonso sempre costante ed un Kimi che nelle ultime gare è in crescendo.

RECORD

Giro prova: 1:20.089 – R Barrichello – Ferrari – 2004
Giro gara: 1:21.046 – R Barrichello – Ferrari – 2004
Distanza: 1h14:19.838 – M Schumacher – Ferrari – 2003
Vittorie pilota: 5 – M Schumacher
Vittorie team: 18 – Ferrari
Pole pilota: 5 – J Fangio, A Senna
Pole team: 19 – Ferrari
Migliori giri pilota: 3 – P Hill, J Clark, C Regazzoni, A Senna, M Haikkinen, K Raikkonen
Migliori giri team: 19 – Ferrari
Podi pilota: 8 – M Schumacher
Podi team: 64 – Ferrari

Albo d’oro

  1. 1921 J Goux – Ballot
  2. 1922 P Bordino – FIAT
  3. 1923 C Salamano – FIAT
  4. 1924 A Ascari – Alfa Romeo
  5. 1925 G Brilli-Peri – Alfa Romeo
  6. 1926 L Charavel – Bugatti
  7. 1927 R Benoist – Delage
  8. 1928 L Chiron – Bugatti
  9. 1931 G Campari, T Nuvolari – Alfa Romeo
  10. 1932 T Nuvolari – Alfa Romeo
  11. 1933 L Fagioli – Alfa Romeo
  12. 1934 L Fagioli, R Caracciola – Mercedes
  13. 1935 H Stuck – Auto Union
  14. 1936 B Rosemeyer – Auto Union
  15. 1937 R Caracciola – Mercedes
  16. 1938 T Nuvolari – Auto Union
  17. 1947 C Trossi – Alfa Romeo
  18. 1948 J Wimille – Alfa Romeo
  19. 1949 A Ascari – Ferrari
  20. 1950 N Farina – Alfa Romeo
  21. 1951 A Ascari – Ferrari
  22. 1952 A Ascari – Ferrari
  23. 1953 J Fangio – Maserati
  24. 1954 J Fangio – Mercedes
  25. 1955 J Fangio – Mercedes
  26. 1956 S Moss – Maserati
  27. 1957 S Moss – Vanwall
  28. 1958 T Brooks – Vanwall
  29. 1959 S Moss – Cooper Climax
  30. 1960 P Hill – Ferrari
  31. 1961 P Hill – Ferrari
  32. 1962 G Hill – BRM
  33. 1963 J Clark – Lotus Climax
  34. 1964 J Surtees – Ferrari
  35. 1965 J Stewart – BRM
  36. 1966 L Scarfiotti – Ferrari
  37. 1967 J Surtees – Honda
  38. 1968 D Hulme – McLaren Ford
  39. 1969 J Stewart – Matra Ford
  40. 1970 C Regazzoni – Ferrari
  41. 1971 P Gethin – BRM
  42. 1972 E Fittipaldi – Lotus Ford
  43. 1973 R Peterson – Lotus Ford
  44. 1974 R Peterson – Lotus Ford
  45. 1975 C Regazzoni – Ferrari
  46. 1976 R Peterson – March Ford
  47. 1977 M Andretti – Lotus Ford
  48. 1978 N Lauda – Brabham Alfa Romeo
  49. 1979 J Scheckter – Ferrari
  50. 1980 N Piquet – Brabham Ford
  51. 1981 A Prost – Renault
  52. 1982 R Arnoux – Renault
  53. 1983 N Piquet – Brabham BMW
  54. 1984 N Lauda – McLaren TAG
  55. 1985 A Prost – McLaren TAG
  56. 1986 N Piquet – Williams Honda
  57. 1987 N Piquet – Williams Honda
  58. 1988 G Berger – Ferrari
  59. 1989 A Prost – McLaren Honda
  60. 1990 A Senna – McLaren Honda
  61. 1991 N Mansell – Williams Renault
  62. 1992 A Senna – McLaren Honda
  63. 1993 D Hill – Williams Renault
  64. 1994 D Hill – Williams Renault
  65. 1995 J Herbert – Benetton Renault
  66. 1996 M Schumacher – Ferrari
  67. 1997 D Coulthard – McLaren Mercedes
  68. 1998 M Schumacher – Ferrari
  69. 1999 H Frentzen – Jordan Mugen Honda
  70. 2000 M Schumacher – Ferrari
  71. 2001 J Montoya – Williams BMW
  72. 2002 R Barrichello – Ferrari
  73. 2003 M Schumacher – Ferrari
  74. 2004 R Barrichello – Ferrari
  75. 2005 J Montoya – McLaren Mercedes
  76. 2006 M Schumacher – Ferrari
  77. 2007 F Alonso – McLaren Mercedes
  78. 2008 S Vettel – Toro Rosso Ferrari
  79. 2009 R Barrichello – Brawn GP Mercedes
  80. 2010 F Alonso – Ferrari
  81. 2011 S Vettel – Red Bull Renault
  82. 2012 L Hamilton – McLaren Mercedes
  83. 2013 S Vettel – Red Bull Renault

 

Andrea Villa, Matteo Bramati

 

Fonti: Pirelli, Brembo.

 

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