GP Corea: Pagelle flash

GP Corea: Pagelle flash

SEBASTIAN VETTEL 9: Si fa sfuggire la pole position al Sabato, e non si sa perché. No problem, bastano 50 metri di gara che lui si riporta già in testa alla corsa e comincia la sua cavalcata, non priva di errori e di rischi. Alla fine peró fa quel che vuole e va a prendersi la leadership in campionato. +6 da Alonso, e c’aveva anche visto giusto riguardo a Felipe. 
TO THE TOP

MARK WEBBER 8: Se il potenziale di una vettura si capisce dalla seconda guida i Ferraristi possono stare freschi. Sembra il dvd registrato del 2011. Ad ogni modo Mark fa la sua buona gara (tanto lo si sapeva che avrebbe fatto passare Vettel), non si fa prendere da Alonso e gli ruba 3 punti preziosi. Niente da fare oggi, i due Tori erano imbattibili. 
SCUDIERO

FERNANDO ALONSO 6: Sebbene fosse sul podio, si notava bene che Fernando non era per nulla felice al termine della gara. Non è più in testa al mondiale. La dura realtá. Ora è lui a rincorrere, proprio come in questa gara. Parte guadagnando una posizione e poi nulla può. Un’eterna rincorsa. Una delusione la gara di oggi. I sorrisi sul podio sono tirati come mai. 
IMPOTENTE

FELIPE MASSA 8: era forse la macchina più veloce sul tracciato, o per lo meno più veloce di Webber, questo è sicuro. Si sacrifica per Fernando trotterellando dietro di lui invece che attaccare le due Redbull. Sembra abbia giá rinnovato con la Ferrari, manca solo l’ufficialità. 
Confermo: 
RINATO

KIMI RAIKKONEN 6.5: Parte all’attacco, di Massa, ma dopo il primo pit scivola più indietro. Il duello con Hamilton é uno dei pochi acuti della gara (almeno quello). Dopodiché è solo il portare la macchina al traguardo. Il pilota con più punti che non abbia vinto una gara questa stagione. Non é ancora abbastanza. 
IN OMBRA

NICO HULKENBERG 7: decisamente un’ottima prestazione del pilota tedesco, che al via é quello che osa avvicinarsi di più a Grosjean, senza, fortunatamente, rimanere invischiato in alcun incidente. Di qui in poi é una lunga tirata fino al traguardo. Giornata di grazia. 
IN FORMA

ROMAIN GROSJEAN 8: se lo merita solamente per avere guidato per tutta la gara mantenendo le distanze di sicurezza che vigono nelle strade normali. Va bene cazziarlo, ma correre in questo modo è improponibile. E arriva anche settimo.  
BANDIERA BIANCA

VERGNE e RICCIARDO 9: partono in fondo, ma in fondo forte eh! Sono loro la vera anima del Gp coreano, gli unici a dare davvero spettacolo con sorpassi e controsorpassi. Chiudono ottavo e nono dopo una gara memorabile. 
ALL’ARREMBAGGIO.

LEWIS HAMILTON 6: Gran premio da “oggi le comiche”. Sembra che la Macumba dei ferraristi abbia sbagliato obiettivo. Prima accusa problemi di “downforce”, che poi si scopre essere la barra anti rollio bell’e andata. Poi, last but not least, icona degli ecologisti, l’inglese decide di sbandierare un po’ di erba sintetica in mondovisione. Ma sì, meglio quella naturale, tanto qui ci vengono a correre una volta all’anno, vuoi vedere che bel praticello che vien su! Si vedeva il fumo uscire dal casco. 
SFIGA PORTAMI VIA…

SERGIO PEREZ: 5
PAUL DI RESTA:5
MICHAEL SCHUMACHER: 5.5
PASTOR MALDONADO e BRUNO SENNA: 5.5
VITALY PETROV: 7
HEIKKI KOVALAINEN: 5
TIMO GLOCK: 6
CHARLES PIC: 5
NARAIAN KARTHIKEYAN: 5
PEDRO DE LA ROSA: 5
KAMUI KOBAYASHI: 4 (DISASTRO)
NICO ROSBERG: SV (SANTO)
JENSON BUTTON: SV (INFURIATO)

Matteo Bramati

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