Formula 1 | Prende sempre più piede il raggruppamento geografico delle gare per i prossimi anni
Horner: "Non ha senso un back to back come Azerbaijan-Canada in era di budget cap"
Nelle ultime settimane sta prendendo sempre più piede l’idea di tornare a un raggruppamento geografico quantomeno sensato per quanto riguarda il calendario di Formula 1. Quello che Liberty Media, FIA, team e tutto il carrozzone sta cercando di fare è quello di evitare back to back davvero senza senso come quello che stiamo per affrontare, ossia Azerbaijan-Canada, due posti agli antipodi e con soli quattro giorni per squadre, addetti ai lavori e piloti di spostarsi da un capo all’altro del mondo, e possiamo assicurarvi come sia stressante fare tutto ciò anche solo per andare in due posti vicini come Spagna e Monaco, tanto per citare il recentissimo passato.
L’idea quindi è quella di rendere le trasferte più semplici e soprattutto meno costose, quindi si cercherà di raggruppare gare asiatiche in uno stesso slot, così come per le americane e le europee, senza dimenticare ovviamente gli appuntamenti in Medioriente. E’ una formula già adottata in passato quando il numero delle gare era decisamente minore rispetto alle 22 attuali.
“Guardando il calendario attuale ha perfettamente senso raggruppare alcune gare della stessa area geografica – ha detto Christian Horner, team principal della Red Bull a GPFans. Chiaramente parlo sia di gare americane che asiatiche o europee. Pensando a quello che accadrà tra poco, un back to back Azerbaijan-Canada non ha alcun senso, e poi andare in Australia per un solo weekend è molto costoso. Stefano capisce la situazione, ma avuto diverse sfide con gli organizzatori per avere un calendario degno di questo nome”.
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