F1 | Calendario infarcito di gare, la “ricetta” di Perez

"Il numero è al limite, non bisogna disputare gare solo per il gusto di farle", ha sottolineato il messicano

F1 | Calendario infarcito di gare, la “ricetta” di Perez

Sergio Perez ha puntato il dito contro il calendario ricco di gare. Se nell’ultima stagione sono stati disputati ventidue appuntamenti, sarebbero dovuti essere ventitré senza la cancellazione di Imola, nel 2024 il Circus dovrà far fronte a ben ventiquattro corse. Un numero impressionate di impegni che porterà squadre e piloti ad un elevato lavoro e soprattutto a numerosi spostamenti in giro per il mondo. Sulla questione ne ha discusso proprio Checo, con l’alfiere della Red Bull che si augura come in futuro possa essere pianificato un calendario con un maggiore criterio.

“Le esigenze di viaggio sono sicuramente maggiori rispetto agli altri anni. Penso che quest’ultima parte della stagione sia stata molto intensa con i viaggi avanti e indietro – ha dichiarato Perez, citato da RaceFans – Il numero di gare è decisamente al limite, non solo per i piloti ma anche per tutti i meccanici. Il programma deve davvero essere più efficiente e cercare di prendersi cura di tutti molto di più. La mia preoccupazione principale riguarda alcuni dei miei meccanici. Dobbiamo solo assicurarci di continuare a dare risultati e non fare molte gare solo per il gusto di farle. Penso che il livello di qualità sia ancora molto importante da avere nello sport per essere sicuri di mantenere questo percorso verso l’alto”.

I piloti hanno sollevato dubbi sul numero elevato di gare per la prossima stagione, ma al tempo stesso Perez ritiene che sia molto difficile operare difficile in questo momento: “È qualcosa d cui discuteremo, probabilmente ora è tardi per l’anno prossimo ma per quello successivo cercheremo di massimizzarlo. Ho visto persone esauste nell’ultima gara, penso che sia qualcosa da prendere molto sul serio perché è importante per lo sport, con i piloti che ovviamente continuino ad avere la lunga carriera vista fin dall’inizio. Vogliamo che anche il personale, a partire dai meccanici, abbia una carriera molto lunga. È qualcosa che dobbiamo considerare”.

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