Formula 1 | Damon Hill avverte de Vries: “Siamo abituati al solito turnover Red Bull”

de Vries Helmut Marko – Sono giorni abbastanza complicati, mediaticamente parlando quantomeno per Nyck de Vries. Il pilota olandese dell’AlphaTauri sta evidentemente deludendo le aspettative di inizio stagione. Per carità, la AT04 è lontanissima dagli obiettivi prefissati dal team, ma le prestazioni di Yuki Tsunoda, sempre tra il decimo e l’undicesimo posto nelle prime cinque gare dell’anno, e le contemporanee uscite a vuoto del campione di Formula E con incidenti vari e prestazioni non all’altezza della situazione hanno scatenato addetti ai lavori e non in merito al suo futuro. Si parla di un possibile ritorno in macchina di Daniel Ricciardo molto prima di quanto si possa pensare, tutto starà nelle prossime gare di de Vries, il quale pare sia già sulla graticola per volere di Helmut Marko e dei vertici Red Bull. Damon Hill, campione del mondo 1996 non sarebbe sorpreso di un eventuale avvicendamento conoscendo le politiche interne a Milton Keynes.

“Marko è un insegnante particolarmente duro per i piloti – ha detto Hill al podcast di F1 Nation. E’ sempre stato severo, ma credo lo fosse anche con se stesso quando era un pilota, e c’è chi crede che questo sia il miglior modo per ottenere il massimo dai ragazzi che corrono. Lo avrà fatto anche con Max, è un modo per dire che i duri sopravvivono, mentre i deboli devono essere scartati”.

“Solitamente c’è un vasto turnover in Red Bull, è tipico avere scenari del genere: un pilota se non dà i risultati sperati a metà stagione lo mandano via per mettere qualcun altro, così da vedere come se la cava l’altro. Adesso i piloti sono super controllati e visti da tutti, considerando anche la visibilità di social e robe varie. In passato, se guidavi la Minardi, a nessuno importava della tua prestazione, tanto concludevi al solito posto in classifica. Adesso invece tutti sanno tutto, si segue Instagram, Netflix e Sky, e stiamo vedendo la carriera dei piloti con dettagli forensi ed è molto più difficile dal loro punto di vista”.