Formula 1 | AlphaTauri, caratteristiche e curiosità sul GP di Abu Dhabi

Tante storie e aneddoti sul circuito di Yas Marina

Formula 1 | AlphaTauri, caratteristiche e curiosità sul GP di Abu Dhabi

Il GP di Abu Dhabi si è ormai ritagliato un posto speciale nel Circus, con le sue atmosfere mediorientali a fare da sfondo a quello che è ormai diventato il Gran Finale di ogni stagione di F1. 10 le edizioni finora disputate, ininterrottamente a partire dal 2009, primo anno targato F1 Abu Dhabi.

Nell’ultimo decennio la Formula Uno ha visto molti tracciati andare e tornare in calendario, ma pochi hanno avuto un impatto significativo quanto il circuito Yas Marina di Abu Dhabi. Ultra-moderno da tutti i punti di vista: in un certo senso si pone come modello di riferimento per tutti i nuovi arrivati. Costruito attorno alla nuova marina su un’isola artificiale, il tracciato è dotato di garage con aria condizionata, di un’uscita dalla pitlane che passa attraverso un tunnel e di un hotel a bordo pista con la copertura esterna che cambia colore.

Yas Island, un’isola che non esisteva

Si inizia con una serie di curve ad alta velocità che portano in un secondo settore caratterizzato da due lunghi rettilinei. L’ultima sezione è poi stretta e tortuosa e richiede buona trazione e stabilità in frenata. Sembra di stare in una Montecarlo orientale, con tutti quegli yacht che impreziosiscono il contesto. È un posto che merita sicuramente una bella vacanza, anche perché mentre l’Europa si avvicina a grandi passi al suo inverno, il Gran Premio di Abu Dhabi può regalare temperature decisamente più piacevoli. Formula 1 Abu Dhabi è qualcosa che prima non c’era, ma che adesso c’è e risulta difficile pensare alla F1 senza questo appuntamento, che vede le monoposto iniziare la gara poco prima del tramonto e finirla di notte, sotto la suggestiva luce dei tantissimi riflettori.

Poco più di 10 anni fa la Yas Island semplicemente non esisteva: il progetto che ha portato alla realizzazione di quest’isola artificiale inizia nel 2006 e vedrà un investimento totale pari a 40 miliardi di dollari. L’obiettivo, raggiunto, era quello di creare un’area dedicata all’entertainement, allo shopping, al turismo, alle attività ricettive… Infatti vi sorgono 7 hotel, parchi tematici, campi da golf, un parco acquatico, una spiaggia, una concert arena e, ovviamente, una pista di Formula 1! L’edizione 2021 del Gran Premio di Abu Dhabi è stata decisiva per l’assegnazione del titolo iridato. Il campionato si è deciso all’ultimo giro, con il sorpasso di Max Verstappen su Lewis Hamilton: una mossa che gli ha permesso di laurearsi campione del mondo per la prima volta in carriera.

Yas Marina, un circuito da “attrazione” turistica

L’idea di creare un luogo iconico devoto al motorsport è datata 2006. Così si è deciso di drenare un pezzo di quella che era terraferma di Abu Dhabi per creare un canale e far diventare Yas Island ciò che è oggi… un’isola! Oggi la pista è circondata da sette hotel, diversi parchi tematici, un enorme centro commerciale, parco acquatico, campo da golf, spiaggia e un’arena per i concerti.

Lo Yas Marina Circuit di Abu Dhabi è stato progettato da Hermann Tilke. Si gira in senso antiorario e il nastro d’asfalto è lungo 5,28 km. Cosa lo rende unico al mondo? La pista passa in mezzo a un lussuoso hotel e la corsia box è altrettanto originale ed è caratterizzata da un tunnel in uscita!

Dopo aver provato con Red Bull Racing una monoposto di F1 a Silverstone, nel 2008, il campione del mondo rally Sébastien Loeb ci aveva preso gusto. Avrebbe dovuto correre insieme a noi della Scuderia Toro Rosso in quel GP di Abu Dhabi del 2009, ma lo sbarco nel circus rimase solo un sogno: il francese non aveva i requisiti per poter ottenere la superlicenza.

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