Felipe Massa: A Sepang bisogna essere pronti a tutto

Felipe Massa: A Sepang bisogna essere pronti a tutto

Prima di raccontarvi come sono andati questi giorni che precedono il Gran Premio della Malesia, voglio esprimere tutta la mia tristezza per la morte di Gustavo Sondermann, scomparso per le conseguenze di un terribile incidente occorsogli domenica scorsa ad Interlagos durante una gara di pick-up nell’ambito del campionato Stock Car brasiliano. Lo conoscevo bene e i nostri padri sono amici: sono molto addolorato per questa perdita e sono vicino a tutta la sua famiglia in questo momento così difficile. Sicuramente tutti i miei pensieri sono per lui in questo momento e sarei felice di potergli dedicare un bel risultato domenica prossima in Malesia.

Sono arrivato da poco a Kuala Lumpur, dopo aver passato alcuni giorni a casa in Brasile dopo il Gran Premio d’Australia. Sono rimasto quasi sempre a San Paolo con la famiglia e gli amici perché dopo la gara in Cina tornerò a far base in Europa fino alla parte finale della stagione. Sono rimasto sempre in contatto con i miei ingegneri a Maranello quindi so che ci possiamo aspettare qualcosa di diverso in macchina quando mi siederò nell’abitacolo venerdì mattina. Nessuno alla Scuderia Ferrari Marlboro è rimasto contento né della nostra prestazione né del risultato finale del Gran Premio d’Australia e tanto lavoro è stato fatto per capire perché in quel fine settimana non siamo stati all’altezza delle nostre aspettative e come migliorare in questo weekend in Malesia.

In questa seconda gara ci saranno ancora tanti interrogativi sul tavolo quando inizieremo le prove, anche perché se si confrontano i tracciati di Melbourne e Sepang la differenza è altrettanto chiara come quella fra il giorno e la notte. L’asfalto dell’Albert Park non è molto abrasivo e le temperature sono rimaste fresche, senza considerare che si tratta di una pista praticamente cittadina, anche se è quasi permanente e ci sono diversi tipi di curve. A Sepang fa molto caldo e il tracciato è molto più classico, con tante parti che si percorrono ad alta velocità, curve veloci e molti cambi di direzione. Inoltre, da un punto di vista fisico le differenze sono ovvie: se dopo una gara all’Albert Park si scende dalla macchina praticamente freschi come una rosa, in Malesia si perdono tantissimi fluidi e qualche chilo di peso, visto che è molto più faticoso guidare su questa pista con temperature fra i 30 e i 40 °C. Per tutte queste ragioni mi aspetto di vedere una prestazione molto diversa dalla squadra e dalla macchina.

Per quanto riguarda l’ala posteriore mobile la situazione sarà interessante perché al momento si potrà utilizzare il sistema in gara soltanto sul rettilineo dei box ma a Sepang il rettilineo precedete è più lungo e, di solito, offre una migliore possibilità di sorpassi. Ora vedremo se questa decisione della FIA rimarrà tale o se ci saranno dei cambiamenti: magari si può pensare di usarlo su entrambi i rettilinei. Questa decisione può rendere la gara più interessante sia per i piloti che per gli spettatori. Personalmente, non penso che ammettere l’uso del DRS in due rettilinei sia l’opzione migliore perché credo che potrebbe rendere i sorpassi troppo facili: bisogna cercare di avere il giusto bilanciamento fra la creazione di più opportunità e avere persino troppi sorpassi. A Sepang ci sono due rettilinei consecutivi e si rischia di avere uno scenario in cui un pilota sfrutta il primo soltanto per avvicinarsi alla macchina che lo precede per poi andare sul sicuro sul secondo rettilineo.

Per quanto riguarda le condizioni meteorologiche, è inevitabile aspettarsi il consueto temporale pomeridiano. Finora ho avuto la possibilità di provare le gomme Pirelli solamente una volta a Jerez, in febbraio, il che non sufficiente per avere un’idea sensata del loro comportamento. Dovremo essere pronti ad affrontare ogni eventualità e sarà interessante vedere come si comporteranno le gomme con il caldo e con tanta acqua in pista. Anche per la Pirelli sarà un weekend molto importante dopo un debutto relativamente semplice a Melbourne.

Come pilota non c’è molto che si possa fare per difendersi dal caldo ma se si è in forma non ci sono problemi. Ho provato vari metodi, come immergere la tuta nell’acqua fredda prima della partenza, ma qualsiasi cosa si faccia la corsa rimane molto dura: non sono solo le temperature elevate ma anche l’umidità che rende tutto poco piacevole. Abbiamo corso tante volte in Bahrain con 40 gradi di ambiente ma non ho quasi sudato in macchina perché nel deserto il caldo è molto secco. In Malesia è l’umidità a farti soffrire di più a farti perdere fluidi il che ti tocca la concentrazione e la forza. E’ la pista dove si fa più fatica: almeno in Brasile ho avuto modo di abituarmi, in quanto anche lì faceva molto caldo. L’anno scorso commettemmo un grave errore strategico in qualifica sul bagnato e ci ritrovammo a partire dalle ultime file. Alla fine terminai la gara al settimo posto ma faremo di tutto per evitare di ripetere simili errori. Come ho detto, la chiave di volta a Sepang è essere pronti a tutto.

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