F1 | Tombazis: “Caso T-Tray? Non c’è nulla di preoccupante”
"Non ci sono prove concrete, i team hanno compreso la situazione", ha aggiunto
Il caso T-Tray sta ovviamente tenendo banco nel paddock di Austin, sede del diciannovesimo Gran Premio stagionale di Formula 1 negli States. La FIA ha finalmente preso una posizione ufficiale dalla viva voce di Nikolas Tombazis, responsabile tecnico della Federazione Internazionale. In sostanza, non ci sono prove sul fatto che la Red Bull utilizzasse questo device tra qualifiche e gara, quindi in regime di parco chiuso. Al momento dunque non si può fare altro che vietare certi comportamenti in futuro, con buona pace dei rivali, ma di fatto al team di Milton Keynes, di concreto, non succederà nulla.
“Nella gara di Singapore è stato ipotizzato che potessero esistere sistemi in grado di modificare l’altezza dell’asse anteriore della vettura durante il parco chiuso – ha detto Tombazis a Sky UK. Da parte nostra, non c’erano prove concrete che stesse avvenendo qualcosa del genere, ma sarebbe certamente un’azione illegale. Pertanto, anche se non avevamo evidenze specifiche, abbiamo deciso che da questa gara in avanti non sarà più possibile farlo”.
“Se un team ha un design che permette di variare l’altezza, non gli sarà permesso accedere al parco chiuso. Credo che tutti i team abbiano compreso la situazione, che ora è sotto controllo. Sicuramente, in un campionato così equilibrato, ogni squadra presta molta attenzione alle vetture rivali. Tuttavia, da parte nostra, non c’è nulla di preoccupante, e come ho già detto, si tratta di una vera e propria ‘non storia’”.
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