F1 | Red Bull, Verstappen fino al 2028: ambizione, progetto, messaggio ai rivali

Il rinnovo non è solo un atto di fiducia reciproco, ma la conferma di un progetto chiarissimo

F1 | Red Bull, Verstappen fino al 2028: ambizione, progetto, messaggio ai rivali

Tredici stagioni. Dal debutto con vittoria a Barcellona nel 2016 fino alla fine del 2028. Salvo ulteriore prolungamento l’avventura di Max Verstappen alla Red Bull durerà, per capirci, due anni in più di quella di Michael Schumacher con la Ferrari. Un tempo utile a fare la storia, a vincere tanto, inanellando successi e aprendo un vero e proprio ciclo, con l’obiettivo non solo di confermarsi campione del mondo già nell’immediato, ma di difendere quanto più a lungo quel numero uno sfoggiato orgogliosamente sul musetto.

Il rinnovo a lungo termine, fino al 2028 con ingaggio di 36 milioni di euro all’anno, oltre ad essere un atto di fiducia reciproco tra pilota e team è anche la prova di un progetto tangibile e ambizioso, forse addirittura un po’ sottovalutato da chi aspetta il ritorno della Ferrari o la rivincita Mercedes, come se la Red Bull fosse diventata campione per caso, quando non è così.

E invece questa Red Bull che per anni ha lavorato sodo per battere la Mercedes ad armi pari, senza aspettare un messianico cambio di regolamento, è una squadra che congiunge competenza, stabilità e progettualità. Con l’ambizione di essere per i prossimi anni la squadra con la miglior macchina e con il miglior pilota in circolazione.

Max Verstappen ripone una fiducia cieca in chi gli ha consentito in un solo anno di raddoppiare il suo numero di vittorie in massima categoria e laurearsi campione del mondo; il terribile olandese è pilota Red Bull fin da giovanissimo, talento cresciuto in casa e quindi devotissimo alla causa. Lo ha anche detto, non ci ha pensato su due volte a firmare, non si riesce ad immaginare in nessun altro team e, soprattutto, non ha alcuna curiosità di cimentarsi in nuove avventure professionali. Vedremo dopo i trent’anni, da pilota sicuramente ancora più navigato, maturo e verosimilmente vincente. Lì sarà questione di stimoli, ma il campione attuale sembra trovare tutti quelli necessari a dare il meglio di sé proprio a Milton Keynes.

La Red Bull dal canto suo ha blindato quello che quasi all’unanimità è considerato per età e abilità il miglior pilota attualmente in griglia. Giovanissimo, già esperto, con un talento da fuoriclasse e – da quest’anno – anche abituato a vincere mondiali. All’indomani della sudatissima conquista dello scettro iridato Marko e Horner si sono affrettati come il gatto e la volpe a ribadire quanto Verstappen sia stato il miglior pilota Red Bull, una captatio benevolentiae nei confronti di Max più che una reale frecciata a Seb Vettel, che pure di mondiali con le “lattine” ne ha vinti ben quattro.

Ma non c’è poker e storia passata che tengano dinanzi alla prospettiva di poter entrare nella leggenda, complice un ciclo tecnico improvvisamente indovinato, con la resurrezione del motorista Honda e l’estro ritrovato (forse mai perso) di un Adrian Newey nuovamente al 100% sul pezzo, senza distrazioni provenienti da progetti di auto stradali o di avveniristiche barche a vela di America’s Cup.

Talento, stabilità interna, risorse. Sono gli elementi che fanno della Red Bull un top team di assoluta eccellenza. Il rinnovo a lungo termine di Verstappen è un messaggio quanto mai minaccioso per la concorrenza. Milton Keynes non vuole fare su e giù come capitato tra il 2014 e il 2021, alternando vittorie sporadiche a cali di prestazione, ma ha lavorato intorno a Verstappen, che si è confermato un gran condottiero, per vincere anno dopo anno. Guai a sottovalutare questa Red Bull, visto quanto ha realizzato nel 2021.

Antonino Rendina


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