F1 | Haas, non tramontano le possibilità di Antonio Giovinazzi

La guerra in Ucraina che la Russia sta portando avanti ha cambiato drasticamente gli scenari anche nel mondo dello sport. La Formula 1 non fa eccezione: è notizia di oggi infatti della rescissione del contratto che legava il Circus agli organizzatori del Gran Premio a Sochi, ma nemmeno Igora Drive, tracciato nato alle porte di San Pietroburgo proprio per ospitare il mondiale dal 2023 non vedrà mai sfrecciare Ferrari, Red Bull, Mercedes e compagnia bella.

La Haas ha di fatto detto addio alla Uralkali, azienda russa leader nel settore dell’esportazione del potassio, main sponsor della scuderia americana dalla scorsa stagione, per via della guerra che la Russia ha iniziato e non intende purtroppo finire. Un messaggio chiaro e che fa coda alle pesantissime sanzioni economiche che lo Stato dell’est Europa sarà costretto a pagare. La Uralkali, fortemente legata alla famiglia Mazepin, era di fatto l’unico motivo per cui il giovane russo fosse titolare in Formula 1. Non ce ne vogliano i perbenisti, ma è così, e il suo posto è più che in discussione.

Guenther Steiner, team principal della Haas durante la fase finale dei test di Barcellona ha ribadito che Nikita avrebbe corso nella sessione in Bahrain, ma le voci degli ultimi giorni dicono il contrario, con Pietro Fittipaldi, nipote del campione del mondo brasiliano in pole position per prenderne il posto, essendo il terzo pilota della scuderia statunitense. Negli ultimi giorni però si sta facendo largo anche un possibile approdo di Antonio Giovinazzi, che impegnato in Formula E, firmerebbe carte false per tornare subito nel grande Circus, e la Haas potrebbe essere un’opzione anche grazie all’appoggio della Ferrari, la quale fornisce i motori alla VF-22. Opzioni che non vanno scartate a priori, ma sono tutti discorsi che muteranno nei prossimi giorni, anche perché il mondiale è ormai alle porte.