F1 | Pirelli, verso il Gran Premio del Qatar: tra sfide tecniche e battaglie ancora aperte
Sono previste temperature meno estreme del 2023, e occhio ai cordoli!
La Formula 1 torna in Medio Oriente per il rush finale del mondiale 2024. Con il quarto titolo consecutivo di Max Verstappen già assegnato, la battaglia resta aperta nel campionato costruttori, dove McLaren, Ferrari e Red Bull si contendono la vittoria con ancora 103 punti in palio. La stagione più lunga nella storia della F1 si avvia alla conclusione con una doppietta di gare: il Qatar ospiterà la penultima tappa, che sarà anche il sesto e ultimo weekend con formato Sprint. Ci sono oltre 13.000 chilometri di distanza e undici fusi orari tra Las Vegas e Doha. Pur condividendo l’ambientazione notturna e la vicinanza a grandi aree desertiche, i due eventi presentano caratteristiche completamente diverse: a Las Vegas si è corso su un circuito cittadino con curve lente e temperature rigide attorno ai 10 °C; in Qatar, invece, ci si troverà su una pista permanente, con curve medio-veloci e temperature intorno ai 25 °C.
Le differenze si riflettono anche nelle gomme: solo la mescola C3 sarà utilizzata in entrambi i Gran Premi. Losail, che mette a dura prova i pneumatici come Suzuka e Silverstone, vedrà in azione il tris più duro della gamma 2024, con la C1 come Hard, la C2 come Medium e la C3 come Soft. Questo sarà il terzo Gran Premio del Qatar dopo quelli del 2021 e del 2023. Lo scorso anno, un limite massimo di 18 giri per ogni set di gomme imposto dalla FIA ha portato a strategie con tre pit-stop per pilota. La decisione si rese necessaria dopo che Pirelli rilevò possibili microlacerazioni sui fianchi delle gomme causate dal passaggio sui cordoli in alcune curve. Per evitare il ripetersi del problema, i cordoli di sette curve sono stati modificati e la FIA ha aggiunto strisce di ghiaia all’esterno per scoraggiare i piloti dall’utilizzare i cordoli in modo aggressivo. Pirelli ha inoltre condotto test approfonditi per garantire maggiore affidabilità dei pneumatici.
L’edizione 2023 è stata anche caratterizzata da un tasso di umidità elevato che, unito al caldo, mise in difficoltà i piloti, causando persino alcuni ritiri. Quest’anno, il Gran Premio si corre più tardi nel calendario, con temperature potenzialmente meno estreme, ma l’episodio ha spinto la FIA a introdurre, dal 2025, un sistema di raffreddamento standard per l’abitacolo nelle gare più calde. Il nuovo asfalto di Losail, rifatto nel 2023, potrebbe portare il graining ad avere un ruolo importante, anche se per ragioni opposte rispetto a Las Vegas. Qui sarà il degrado termico, e non il freddo, a mettere alla prova le gomme. Le strategie di gara potrebbero essere influenzate da un’usura importante, ma i dati disponibili sono limitati. Nel 2021, alcuni piloti optarono per una sola sosta, mentre altri, come Hamilton e Verstappen, scelsero una strategia a due pit-stop per contendersi la vittoria.
Hamilton e Verstappen si sono equamente divisi i successi e le pole position nelle due edizioni disputate finora, con Max che ha registrato anche due giri veloci e un secondo posto nel 2021. Sul podio sono saliti anche Alonso (terzo nel 2021 con Alpine), Piastri e Norris (secondo e terzo nel 2023). Il Gran Premio del Qatar sarà inoltre la penultima tappa stagionale per il campionato FIA di Formula 2 e la F1 Academy, entrambe supportate da Pirelli come fornitore unico di pneumatici.
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